05 aprile 2006

Barchette di carta

Io ero un foglio di carta.
Mi sono piegata per essere più bella.
Ma poi mi sono appallottolata.
Ho aspettato,
meditato,
e alla fine sono qui.
Sono ancora intatta
e bianca.
Mi piego ancora,
voglio essere qualcosa
avere forma.
Eccomi.
Sono una barchetta di carta.
Forse devo ancora aspettare,
perché se mi immergo
per andare lontano
mi inzuppo
e affondo.
Oppure mi piegherò ancora
e diventerò un aereoplanino.
E finchè il vento mi sosterrà
io
volerò.

Canzone del giorno: Losing my religion REM

9 commenti:

Decimo Cirenaica ha detto...

Piegati sempre...
Ma non per sempre...

DC

Anonimo ha detto...

io sono un foglio di carta. e tu sei la mia penna. vieni. scrivimi. incidimi, vergami, segnami. sono il tuo presente, il tuo passato il tuo futuro. scrivimi con i tuoi desideri. sono quello che vuoi...

Carla ha detto...

abbiamo un nuovo scrittore tra noi, mi piacciono le tue parole.

Anonimo ha detto...

Che dolce che sei!

Anonimo ha detto...

Carla..... vuoi essere vergata? Ma hai visto che oscentià scrive il nuovo scrittore????
E Tu ada.... dove vedi la dolcezza?

Rob

Anonimo ha detto...

...dove i tuoi occhi e la tua mente non vedono...

Carla ha detto...

ragazzi, vi lascio soli per un paio di giorni e già litigate?
vivete sereni. Rob, se tu non vedi poesia non c'è, almeno per te.
inoltre non penso mi si volesse vergare, forse qualcuno voleva essere vergato chissà..

grazie ada cara, presto scrivo un post di questa magnifica vacanza..

Anonimo ha detto...

vergare vuol dire semplicemente scrivere velocemente o incidendo la carta. guardate un vocabolario! ci rinuncio! :(

Carla ha detto...

pardon l'ignoranza. per me vergare è sinonimo di frustare :-)

guarderò il vocabolario.