Io ero un foglio di carta.
Mi sono piegata per essere più bella.
Ma poi mi sono appallottolata.
Ho aspettato,
meditato,
e alla fine sono qui.
Sono ancora intatta
e bianca.
Mi piego ancora,
voglio essere qualcosa
avere forma.
Eccomi.
Sono una barchetta di carta.
Forse devo ancora aspettare,
perché se mi immergo
per andare lontano
mi inzuppo
e affondo.
Oppure mi piegherò ancora
e diventerò un aereoplanino.
E finchè il vento mi sosterrà
io
volerò.
Canzone del giorno: Losing my religion REM
9 commenti:
Piegati sempre...
Ma non per sempre...
DC
io sono un foglio di carta. e tu sei la mia penna. vieni. scrivimi. incidimi, vergami, segnami. sono il tuo presente, il tuo passato il tuo futuro. scrivimi con i tuoi desideri. sono quello che vuoi...
abbiamo un nuovo scrittore tra noi, mi piacciono le tue parole.
Che dolce che sei!
Carla..... vuoi essere vergata? Ma hai visto che oscentià scrive il nuovo scrittore????
E Tu ada.... dove vedi la dolcezza?
Rob
...dove i tuoi occhi e la tua mente non vedono...
ragazzi, vi lascio soli per un paio di giorni e già litigate?
vivete sereni. Rob, se tu non vedi poesia non c'è, almeno per te.
inoltre non penso mi si volesse vergare, forse qualcuno voleva essere vergato chissà..
grazie ada cara, presto scrivo un post di questa magnifica vacanza..
vergare vuol dire semplicemente scrivere velocemente o incidendo la carta. guardate un vocabolario! ci rinuncio! :(
pardon l'ignoranza. per me vergare è sinonimo di frustare :-)
guarderò il vocabolario.
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