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28 gennaio 2012

Review e terremoti

Come forse saprete ho cominciato il corso da addetta alla compilazione del 730. Non credevo di essere così portata per i numeri.
Le mie speranze per questo corso sono state due: fare amicizia (sì lo so, c'è bisogno anche di questo e io sono una persona purtroppo particolarmente difficile) e imparare qualcosa che potesse essermi professionalmente utile. Mi sono gettata quindi in una materia a me del tutto sconosciuta. E mi ci sto trovando bene, vedremo come andrà. Oggi abbiamo avuto la lezione obbligatoria che prevedeva al mattino quattro ore sulla sicurezza dei lavoratori (abbiamo parlato, non ci crederete, anche di terremoto) e nel pomeriggio un avvocato ci avrebbe spiegato diritti e doveri dei lavoratori. Ecco, verso le 16 sentiamo una lunga scossa di terremoto, non particolarmente intensa, almeno io non l'ho sentita molto, però ecco ho saputo che Roccio a Firenze ha visto diversa gente scendere giù in strada (mentre lui ascoltava i Sepultura e non ha sentito nulla). Idem Chiarina e le altre mie ex colleghe. So che a Parma si è sentita molto, a Milano qualcuno si è spaventato. A Vercelli e a Torino è stata sentita, a Venezia pare sia stata molto forte. Io devo dire, se la mia collega non avesse detto ad alta voce, zittendoci tutti "TERREMOTO!" probabilmente non avrei sentito nulla. Quando l'ha detto però ho sentito la sedia dondolarmi da sotto al sedere.
Mi ricordo di terremoti più forti quando ero piccina, ma capisco che chi non ne ha mai sentito uno intenso, si spaventi abbastanza facilmente. Soprattutto dopo il caso de L'Aquila.
La scena migliore è stata in pausa pranzo.

X: "Ma tu, Carla, quanti anni hai?"
Io: 30
X: "Cavoli, non li dimostri assolutamente"
Y: "No davvero, ne dimostri al massimo 26!"
Io: "Grazie! Tu X quanti anni hai?"
X: "Io 44"
Io: "Cavoli, complimenti, nemmeno tu li dimostri!"
Y: "Io ne ho 36!"


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(canto dei grilli)


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Il 20 febbraio comincerà un altro corso a cui mi sono preiscritta e a cui penso di partecipare. Il corso è per Web Designer ed è a Torino. Sono 6 settimane quindi per me è importante sapere prima se mi daranno o meno l'indennità di disoccupazione. Se me la danno sono più tranquilla a stare 6 settimane senza fare colloqui. Altrimenti devo solo muovere il culo a trovare un lavoro. La domanda è: entro il 20 febbraio, avrò notizia della mia posizione? Chi lo sa?

Per ora mi godo questo corso, è un po' stancante, molta teoria, tanti calcoli, nessuna possibilità di errore. Però inspiegabilmente mi sta piacendo, i miei compagni sono molto carini e potrebbe essere un campo su cui vale la pena investirci del tempo, chissà.

Avevo anche voglia di parlarvi di due prodotti che ormai uso da qualche mese e di un prodotto che ho rovato ora ma di cui sono già innamoratissima.
I primi due prodotti li accorpo e sono il fondotinta liquido e il correttore della Lavera.
Ho deciso per questi due prodotti per due motivi principali: non sono testati sugli animali e hanno un INCI particolarmente buono. Ovviamente quando elimini la paraffina e i siliconi dai cosmetici hai un buon cosmetico per la composizione ma assolutamente poco buono per la coprenza e la resa sulla pelle. Questo è vero in parte. I fondotinta con paraffine e siliconi formano una sorta di patina sulla pelle: credo sia quello a dare l'effetto coprenza. Questo, appena steso (diciamo che comunque la tonalità più chiara è troppo scura per la mia carnagione), si fonde abbastanza bene ma non appena si "asciuga" diventa come polvere che fa uno strano effetto sulla pelle. Soprattutto il correttore finisce nelle pieghe delle rughette e dopo poche ore il risultato finale è che sembra di avere gli occhi più stanchi di prima. Questo è il prezzo da pagare per un fondotinta bio. C'è da dire un'altra cosa però: ho scoperto questo fondotinta della Glominerals e quando ho visto il video di questa ragazza mi sono innamorata. La domanda è: sarà testato sugli animali? L'INCI?
Quindi volevo prima informarmi. Nell'attesa vi lascio col video in questione:



L'altro prodotto di cui vi volevo parlare è uno smalto Top Coat della Orly che fa un effetto matte sulle unghie. Messo su uno smalto lucido fa un effetto non male. L'ho appena messo su uno smalto nero e questo è stato l'effetto finale. Non male, vero? Nell'immagine era stato utilizzato uno smalto nero opaco, mentre io, usando uno smalto nero qualunque e applicando il top coat ho ottenuto lo stesso effetto.

In questo giorno non ho però scritto l'unica vera cosa importante. Ovvero di non dimenticare. E' il giorno della memoria. Vorrei quindi lasciarvi con questo pezzo.

Canzone del giorno: Auschwitz Guccini



Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi, Se questo è un uomo)

04 giugno 2011

Il mio blog

Mi scordo sempre che il mio è un blog pubblico. Mi scordo sempre che ci si arriva da Google. Mi scordo sempre.
Oggi mi chiama Ciava. Se cercate in questo blog l'ho nominato almeno un paio di volte. Era uno dei miei più cari amici quando pattinavo. Mi ha tenuto compagnia durante la notte di un lontano capodanno quando tutti festeggiavano ed io ero a fare la chemioterapia in ospedale. Insomma, è stato un vero amico.
Ciava qualche mese fa lo ribecco su facebook. Ci scambiamo i numeri con la promessa di rivederci. Oggi mi chiama, per chiedermi quando davvero ci rivedremo ma io sono a Bologna. Per cui, ci vedremo a metà luglio, quando torno a Torino per l'esame. A lui sta bene ma mi dice che ha letto "il mio foglio su Google". Rimango interdetta perché non so cosa voglia dire. Mi ripete che ha letto il mio foglio su Google dove parlo del Ruffini. Non capisco.
Poi faccio duepiùdue. Avrà trovato il mio blog, e c'era sicuramente un post dove parlo di lui. Dice che si è commosso a rileggere di quel periodo (che in effetti era un bel periodo spensierato, io avevo tipo 15 anni), che gli sono venuti i lacrimoni aggiungendo che scrivo davvero bene e dovrei scrivere un libro. Mi fa piacere ma non so se è il caso. Un conto è raccontare a sprazzi la propria vita, un conto è trovare una storia di fantasia che riesca minimamente a interessare la gente.
In ogni caso mi ha fatto piacere perché queste cose che scrivo non sono inutili, a volte mi fanno riflettere, ma a volte fanno anche sorridere e commuovere terze parti.

Sono contenta e ho pensato parecchio.
Ho pensato che ogni nuova casa va costruita su nuove fondamenta. Non si possono costruire case nuova su vecchie fondamenta perché possono avere falle o crepe. Devo buttare giù ogni cosa e pensare a questo momento. E smetterla di piangermi addosso. Sono solo una donna fortunata. Nessuno, e dico davvero, nessuno ha ciò che ho io.
E combatterò, schiena contro schiena, per la nostra felicità.

E stasera ho portato mia mamma a cena fuori. Il più delle volte mia mamma mi fa imbestialire, come tutte le mamme. Stasera mi ha fatto una gran tenerezza. Non va mai a cena fuori, o quasi mai, e si era messa tutta in tiro, col trucco e tutto il resto, persino una maglietta tutta scollatella. Queste cose mi fanno un bel po' tenerezza, il segno del tempo che non vuole passare e di un orgoglio femminile duro a morire. E' giusto. Bisogna sentirsi sempre belle. Bisogna diventare belle. Non c'è limite d'età per questo.

E ovviamente: andate a votare per il referendum. Siamo tutti indispensabili.