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29 maggio 2018

No makeup: day #3

Può essere un bel titolo
L'assenza del makeup
Oppure
Sono una bambina bordeyeliner

Ho sonno.
Lente scivolano le palpebre quando leggo Borges sul bus (e non per Borges eh? Lui è divino). Esco prima perché non truccandomi ho un po' più di tempo per me. Ma essendomi abituata (un parolone) alla sveglia superpresto preferisco passare quel tempo in più bevendo mate.
Il martedì scivola lento, tra uno sbadiglio e l'altro, e come alle superiori mi chiedono che voto ho preso. Solo che rispetto a 20 anni si è trasformato in tu quanto hai fatturato?
Penso di non volermi integrare e di volermene stare per i fatti miei, interagire con gli altri è faticoso.
Mi costringe sempre a essere al 101%, io che non ho voglia di parlare, di spiegare, di raccontarmi.

Solo che poi mi tocca correre dall'altra parte e interagire anche lì.
Uh Carla che faccia sbattuta.
Sono solo senza trucco.

E mentre penso a come passare questa settimana evitando i commenti altrui, immagino di creare un album fotografico chiamato Cessa tra i cessi, in cui ci sono solo mie foto nei vari bagni a disposizione.



Il ragno continua a non muoversi. Ma cerco di darmi ancora un po' di tempo.
Anche se le Drosophile dentro la scatolina danzano come se stessero festeggiando la morte del loro acerrimo nemico.
Alla fine tengo sempre un po' di spazio per una piccola speranza. Anche se più passa il tempo e più diventa uno sport estremo. La speranza, dico.

E alla fine mi chiedo quanto ancora dover aspettare. Quanto ancora posso aspettare.

25 novembre 2017

Ho "tagliato" inglese

Lo so, lo so, ma voi non lo sapete ovviamente. Mi sono iscritta all'università popolare per fare più che altro inglese. Alla fine dato che pagando la stessa somma posso fare tutti i corsi che voglio, il risultato è che tutte le sere ho lezione e sono riuscita a incastrare inglese il venerdì dalle 21 alle 22.30, subito dopo la lezione di Psicologia Criminale tenuta dall'insegnante che fa anche il corso di Sessuologia (che però mi si sovrappone con inglese).

Dato che durante la lezione di Psicologia criminale ha accennato alla relazione tra sesso e potere mi sono detta che, dato che a inglese siamo al verbo To Be e posso tranquillamente saltare per un po', mi sarebbe piaciuto fermarmi alla prima (per me) lezione di sessuologia.

Ed è stato ISPIRANTE.

A parte sentire persone che fanno domande sul sesso e sull'orgasmo (evviva evviva, finalmente un luogo dove parlare di clitoride non sentirti un maniaco sessuale) ma ho finalmente capito diverse cose che a 36 anni ancora mi sfuggivano (o volevo che sfuggissero?).

In primo luogo che nel sesso una piccola componente di dominazione ci deve essere. Le coppie coccolose spesso a letto non funzionano.
Pensiamo agli animali (sì, lo so che lo sapete ma lo ripeto, anche noi siamo animali). Il maschio monta sopra la femmina, la immobilizza e ha un'immediata erezione.
Piccola componente. Ripeto.

Un'altra cosa che ho imparato è quella di vivere nel presente. Non nel futuro, non nel passato, nel presente. Cosa significa vivere nel presente? Godersi il momento, con tutti i sensi.

Ci ha consigliato un esercizio, no, non è da bollino rosso. Scegliete un piatto preferito e aspettate prima di assaggiarlo. Godetevi l'odore, il colore, cercate di capirne la consistenza. Mettetelo in bocca (il cibo, mamma come siete maliziosi, oh) sentite il tatto sulla lingua, la consistenza. Apprezzatene il sapore, toccatelo con la lingua. Ecco, vivere il presente.

Sappiate che il 100% delle donne può sicuramente avere un orgasmo clitorideo ma solo il 70% di queste potrà avere anche un orgasmo vaginale, e non c'è nulla di sbagliato in questo: è FISIOLOGICO.

Ha ironizzato e rassicurato i maschietti in sala dicendo che la lunghezza dei peni di tutti gli ometti presenti sarebbe stata sufficiente a soddisfare qualsiasi donna perché la zona ricca di terminazioni nervose è all'inizio della vagina.

Era così interessante che alla fine mi sono chiesta: "E ora come faccio con inglese?". Ho provato a incastrarlo in altri giorni ma ho sempre cose più interessanti da fare e non c'è nulla che io voglia saltare nelle date in cui potrei farlo.
Dovrei scegliere di rinunciare a spagnolo oppure a cosmesi e bellezza della pelle? Non penso proprio.

Quindi bai bai inglisc dovrò trovare un altro modo per studiarlo.

Qualcuno avrà da ridire pensando che queste cose le sapeva già, ovvio. Anche io le sapevo. La lezione è stata lunga e non posso trascriverla tutta.

Inoltre per vincere la pigrizia ed eliminare le scatole (baibai scatole) ho deciso che l'obiettivo di liberare le scatole è un obiettivo troppo grosso per me e quindi devo procedere a piccoli passi. Ieri mi sono messa di buzzo buono per liberare il divano pieno zeppo di roba. Sono riuscita a liberarne metà perché l'altra metà è occupata dai libri ma almeno ora posso scrivervi da qui e ho una postazione comoda per leggere, no? Quindi lunedì comincerò a buttare roba vecchissima dal bagno per fare spazio a quella sorta di profumeria che io chiamo scatola dei trucchi e non di magia. Ombretti, palette, pennelli, rossetti, matite e chi più ne ha più ne metta.

A proposito di makeup, essendo io una poraccia ieri mi sono concessa l'acquisto di due rossetti scontati col black friday. Sono andata da sephora e ho preso due rossetti liquidi a lunga tenuta dai colori soft, tenui e indossabili con qualunque makeup. Il nero e il verde.

Al minuto 9:13 del seguente video lo swatch del colore verde
Al minuto 9:25 lo swatch del colore nero

Voi pensate che io non abbia coraggio di indossarli, vero?


12 marzo 2014

Brussel e altre recensioni

Sono in fibrillazione per vari motivi. A fine mese Fry andrà in Belgio per lavoro.
L'albergo lo prenderà ad Anversa (figo!) ma il posto di lavoro è un luogo sperduto a metà strada tra Anversa e Bruxelles. Cosa farà la sua Leela? Andrà con lui, ovvio, e si passeggerà Anversa, Bruxelles e poi sabato, insieme, gireranno per Bruxelles e domenica mattina partiranno per tornare alla casa base. Sì son pochi giorni ma sono contentissima. Il Belgio non è mai stato tra le mie destinazioni di vacanza ma visto che c'è, perché no?



I gatti? Come faremo?
No problema, ho trovato una ragazzotta (coi capelli blu) che fa questo lavoro da 4 anni. Verrà una volta al giorno a dar loro la pappa, pulire la lettiera, cambiare l'acqua e fare un po' di coccole. L'ho conosciuta e mi è piaciuta molto. Sta prendendo il diploma come educatrice cinofila, le manca l'ultimo esame.

Poi, vi volevo parlare anche di due acquisti che ho voluto provare prima di poterne scrivere mezza recensione. Il primo è la BB cream della Sleek MakeUp.



Il packaging è molto carino, il tubetto è rettangolare e schiacciato e la scatolina nera che lo contiene è molto sottile, appunto. Tant'è che mi è stata spedita in una busta imbottita. Io pensavo che la BB cream potesse essere indossata senza crema, ma la consistenza mi pare piuttosto densa quindi io l'ho sempre usata con la crema come base ed è perfetta, forse meno coprente di un fondotinta ma ottima da portare in giro. Probabilmente si può usare senza cipria sopra (infatti volevo portare solo lei a Bruxelles e vedere come va). La cosa ottima è che essendo molto leggera e non troppo coprente da' un effetto molto naturale, insomma la classica base acqua e sapone.
Per ora promossa, dura tutto il giorno (quando mi strucco la sera ne vedo le tracce sul dischetto di cotone - cosa che non avviene con alcuni fondotinta minerali, tranne la Buff'd, quella oltre a essere molto coprente dura anche lei tutto il giorno addosso). Nota negativa, ha un INCI non proprio bellissimo...

Il colore che ho preso è il fair, mi schiarisce lievemente il colore della pelle, ma a me piace molto e non si nota nessuna differenza col collo, quindi è ottima.

Consigliato? Sì, è una marca economica, anche il loro fondotinta è il mio preferito, e uso praticamente solo più i loro ombretti. W W Sleek MakeUp allora.


La seconda cosa di cui volevo parlarvi è la crema alla salvia della Martina Gebhardt, acquistata su eccoverde.

Di questa crema esistono due formati: quello standard da 50 ml e quello mignon da 15 ml.
Guardando un po' di recensioni su internet tutti consigliavano la 15 ml in quanto il formato standard tendeva a deteriorarsi in breve tempo, inoltre data la sua consistenza (di cui ora vi parlo) dura tanto, e il 15 ml è più che sufficiente.
Dal sito ecco-verde dicono che si tratti di una crema da giorno, che regola la produzione di grasso e sebo (è infatti per pelli grasse e impure). NO, NO e ancora NO.
La crema è grassissima, e dura da spalmare. Avete presente la pasta Fissan? Anzi, meglio dato che l'ho usata per i tatuaggi, il BePanthenol? Ecco, immaginate di dovervi spalmare quella roba in faccia. Quindi non è una crema da giorno (ma non l'ho nemmeno provata perché ero già informata sul fatto). Come crema da notte è perfetta. Al mattino avrete un viso splendidamente morbido.
Ha il classico odore da crema da vecchia, un ulteriore motivo per usarla di notte invece che di giorno.

L'INCI in questo caso è perfetto, per cui potete andare tranquille.

Sto seguendo una strana dieta misto-macrobiotica, semivegana, vegetarianissima. Ho acquistato questo libro, dietro consiglio di un'amica:


Ehm sì scusate, non avevo una foto solo del libro. Comunque è quello in basso a sinistra: "Prevenire i tumori mangiando con gusto". Non sto a spiegarvi tutta la tiritera trallalà, ma il progetto Diana, che viene menzionato, è una sorta di sperimentazione in cui le donne sottoposte a questa dieta vengono tenute sotto controllo (peso e analisi del sangue), seguono un corso di cucina e mangiano direttamente in questa struttura.
Le analisi del sangue servono perché si è scoperta una certa correlazione tra alcuni ormoni con livelli molto alti, o sostanze in genere, e alcuni tipi di tumore.

Se ve la devo fare breve, non dicono molto di più di qualsiasi libro di diete:
 - pochissimi grassi animali, se volete mangiare carne consigliano solo carne bianca ma poca, e pesce
 - tanti tanti cereali, decorticati e non raffinati. Orzo, miglio, riso integrale, farro.
 - poco poco sale e se usato quello marino integrale, oppure il gomasio (che ha in effetti un ottimo sapore) oppure ancora, nelle zuppe ad esempio, il miso di orzo.
 - alghe giapponesi, di cui ancora non sono venuta in possesso, specie nelle zuppe
 - olio d'oliva in giusta quantità soprattutto a crudo
 - per friggere, poco olio di sesamo
 - taaaanta verdura di stagione (da evitare nel mio caso verdura a frutto come pomodori, peperoni e melanzane). Taaaanta verdura a foglia verde
 - riscoprite i legumi, taaaanti legumi soprattutto freschi o secchi, ma allontanatevi percaritàddiddio da quelli in scatola che vengono confezionati con conservanti del demonio, inoltre la latta rilascia delle sostanze che apriticielo!
 - la curcuma, leggenda vivente anticancro, che si assimila meglio se associata al pepe nero. A sto punto, dice, meglio il curry (che io adoro) che contiene anche pepe nero e zenzero.
 - il latte vaccino è cattivo, meglio il latte di soja.
 - c'è anche una ricetta di maionese fatta con tofu che dovrò assolutamente provare!
 - addio alcolici, sono la porta per l'inferno (io qualche birretta però me la faccio)
 - i formaggi sono vietatissimi, io ogni tanto ne mangio un po', giusto per non considerarmi troppo sfigata.

Sono importanti anche le pentole in cui le cose vengono cucinate. W la pentola a pressione che permette una cottura più veloce e minore perdita di nutrienti.

Ah vi spiega anche come cucinare i legumi per assorbimento.

Con questo tipo di dieta dovrete lasciare i preconcetti occidentali e avvicinarsi a una cucina che usa molto più robe tipo tahin, sesamo, miso appunto, varie alghe, strani fagioli azuki, predilige roba fresca e legumi. La pasta è ammessa ma meglio integrale o massimo massimo di grano duro.

Io stasera mangerò una ottima zuppa di porri e miso, a Fry ho ovviamente preparato altra roba se non voglio che mi scodelli in faccia la zuppa...

Bon apetit!

28 febbraio 2014

Recensioni cosmetiche, fotografiche e letterarie.

In questo mese, in cui mi è arrivato San Paganino e Santa Liquidazione, mi sono data alle pazze spese. Dico pazze perché ho preso davvero di tutto.

Vi parlerò prima delle robe cosmetiche che ho acquistato, a parte la crema alla salvia di Martina Gebhartd che è proprio arrivata ora in questo momento quindi non ho ancora dati a disposizione. Di quest'ultima crema ho preso il formato piccino da 15 ml, perché pare ne basti pochissima dato che è molto untuosa. Vedremo.

Acquisti cosmetici: in questo preciso istante mi sono ricordata che devo ancora ricevere i prodotti della Sleek MakeUp. Vado a controllare sul loro sito a che punto sono!

Ecco, sarebbe dovuto arrivare al massimo venerdì scorso. Uff...

Comunque, acquisti cosmetici:
è tanto che volevo provare un vero correttore. Ho sempre usato o fondotinta minerali che coprono ma non troppo, oppure ultimamente usavo un correttore della Lavera, abbastanza buono ma volevo qualcosa di più coprente.

Così a forza di imbattermi in recensioni discordanti mi sono decisa ad acquistare Absolutely Flawless Concealer della Too Faced. Le accuse delle recensioni negative sono la non troppa coprenza, la pastosità e la tendenza a finire nelle pieghette delle rughe.
I meriti riconosciuti invece, di tenere fino a sera, di essere coprente e di stendersi bene.

Il mio personale parere è:
il correttore non è pastoso, anzi sembra piuttosto liquido finché non lo stendi. Poi però lo senti un pochino pesante. Io lo stendo con le dita e ne metto una quantità pari a una capocchia di spillo. Appena comincio a picchiettare si spande e quella minuscola quantità basta a ricoprire tutta l'occhiaia. Poi c'è quello che io definisco "momento critico", ovvero l'istante prima di asciugarsi un po', in cui effettivamente finisce un po' nelle pieghette. Se avviene io ci ripasso pianin pianin il dito e torna a posto. Ma questo potrebbe essere dato forse dalla mia crema contorno occhi che è in effetti un po' densa (ne parlerò qui sotto)

Importantissimo, anzi vitale, fissare per bene il correttore con la cipria picchiettando col pennello. Così posso dire anche io che sta lì tutto il giorno. Ne sono relativamente soddisfatta anche perché credo che non esista il correttore perfetto. Questo però ha una buona coprenza, ne uso poco quindi potrà durare parecchio e resiste fino a sera. Unico neo, non penso lo userò d'estate, lo vedo già colare giù come una maschera di cera accanto al fuoco. Inoltre la Too Faced fa delle confezioni che mi piacciono un sacco!


Creme: avevo detto che avrei provato delle creme naturalissime, prodotte da Alchimia Natura, non appena avessi finito le mie. Ecco sono rimasta in realtà a secco per un po' perché non avevo liquidità, ma finalmente sono riuscita a prenderle. Alchimia Natura ha sede in quel di Modena, producono da sé tutti i loro prodotti, e l'azienda mi è stata consigliata da un amico che lavora per loro.

Mi sono fatta mandare in effetti tempo fa dei campioncini e ne ero rimasta molto soddisfatta. Purtroppo, e devo dirlo, sono costosi. Certo la qualità spesso si paga, ma capisco se alcune persone preferiscono altre ditte. E confesso che anche io ho acquistato per provare, perché ero curiosa, ma se fossi stata in tempi più magri sarei passata ad altri lidi.

Partiamo da: "Occhi di fata contorno occhi" di Alchimia Natura. Primo neo piccino: c'è il dosatore a pompetta. Essendo un prodotto antirughe quindi abbastanza corposo, si rischia lo spreco pigiando a fondo la pompetta. Quindi bisogna pigiare poco poco, per intenderci già un puntino di 5 mm per entrambi gli occhi è sufficiente, se non troppo. Non ricordo un odore particolare (ottima nota positiva). Tende ad essere un po' grasso e a lucidare ma, come scritto sopra, difficile trovare un prodotto antirughe "leggero". Inoltre se ci fosse stato il vasetto anziché il dosatore forse, usandone una quantità inferiore, si sentirebbe meno pesante.
Tutto sommato la mia valutazione è molto positiva: si tratta di un prodotto assolutamente naturale e se avete il contorno occhi leggermente secco è davvero un toccasana!

Ho preso anche A fior di pelle crema viso riequilibrante. La crema ha lo stesso dosatore a pompetta del contorno occhi, ma in questo caso è perfetta. Ecco eventualmente tenete la confezione in verticale se no tende a spruzzare. Ha un ottimo odore di fresco (credevo fosse salvia ma leggo negli ingredienti rosmarino). Sono odori che devono piacervi ma preferisco questo al classico odore delle creme da supermercato, stile nivea, per dire. Non è per niente unta, si stende benissimo, i primi giorni ne mettevo poca e mi sentivo la pelle un po' secca, ora ne metto un po' di più e in effetti va molto meglio. E' un'ottima base trucco.

Se volete puntare su qualità e ingredienti naturali ve la consiglio. Sono molto veloci nelle spedizioni e molto spesso organizzano da loro degli eventi così, se potete andare, avrete l'occasione di conoscerli e vedere come producono i loro prodotti.

P.s. nel fare una pausa durante la scrittura di questo post, sono andata in posta a ritirare il kindle di Fry e ho scoperto che c'erano altre due cartoline nella buchetta. Una di queste cartoline era proprio la BB cream della Sleek MakeUp che recensirò appena l'avrò provata.

Parliamo di altro. Ho acquistato un po' di prodotti per fare le macro con la macchina fotografica. Degli adattatori, ecc.

Ho comprato un adattatore per attacco M42. Avevo in realtà sbagliato perché dovevo prendere un adattatore che mi facesse utilizzare le vecchie ottiche delle analogiche canon con le nuove EOS. Ma chissà come mai mi ero fissata con l'attacco M42 che in realtà è un attacco a vite delle macchine fotografiche della DDR. Ero un po' sfavata perché l'ottica Canon vintage ha un'apertura massima di 1.8 mentre l'ottica della Dederrina (Exa 1b) è un 2.8.

Così mi sono ricordata che a Berlino avevo preso un'altra Dederrina, sono andata a controllare e per fortuna quest'altra ottica è un 1.8. Perfetto e a culo, direi.

Ho preso anche un adattatore per montare l'obiettivo al contrario, in questo caso l'ottica canon vintage, dei tubi di prolunga, un flash made in china ma wireless, un diffusore per il flash e un braccetto per flash, da attaccare alla macchina fotografica. Ho fatto qualche prova e i risultati non sono perfetti ma per essere alle prime armi...








Con i tubi di prolunga invece...








e oggi le prove macro con tutto attaccato, tranne il braccetto del flash perché devo regolarlo e non ho trovato le viti











Mi allenerò: promesso.

Volevo anche parlarvi di un libro che ho appena terminato: Deumanizzazione, di Chiara Volpato. Me lo ha regalato una mia amica per natale.
Inutile dirvi che è un libro nelle mie corde. Sarebbe bello se fosse nelle corde di tutti. La deumanizzazione, la infra-umanizzazione e l'oggettivazione sono talmente comuni che ormai non ci facciamo più caso, ma quando apriamo gli occhi (e questo testo in parte aiuta) verrebbe voglia di chiedersi in quale mondo desideriamo vivere...

15 febbraio 2013

e altre avventure

COme scrivevo nel post precedente da lunedì ho cominciato il turno 8-14. Figo - penserete voi, ma non lo è affatto. Ho preferito il turno in cui iniziavo alle 9 e finivo alle 20 con una pausa di 4 ore nel mezzo. Non so come spiegarlo ma quando hai una pausa così lunga e esci tardi sai che devi fare tutto in quelle 4 ore. Leggi, studi, cazzeggi... mentre quando esci alle 14 sei stanco dalle 6 ore di lavoro peso, devi mangiare, dopo mangiato hai il mega abbiocco e ti dici che tutte le cose le puoi fare anche dopo, o meglio domani. E' una questione psicologica. E alla fine in questa settimana non ho fatto tedesco, pur avendo tutto il tempo del mondo, non ho pulito casa (bhe oggi sì, infatti sono stramazzata sul divano a scrivere sul blog proprio per quello) e in più domani, sabato, mi tocca lavorare 10 ore. Non so se mi spiego, lavorare 6 ore al giorno e sabato 10 non è una cosa così figa. Tra 6 e 8 ore di lavoro (continuative) non c'è molta differenza ma se lavori 8 ore continuative il sabato è tutto un relax.

Così in questa settimana mi sono un po' annoiata. Lunedì mi è arrivato l'avviso dell'arrivo di un pacchetto, così ho chiamato per farmelo consegnare Martedì, dato che sarei stata a casa dalle 14.30 in poi. Quindi lunedì megacazzeggio con film. Martedì arriva il pacchettino: una vera sorpresa, dei sample di un'azienda che si chiama Alchimia Natura. La cosa davvero figa è che non soltanto vendono prodotti davvero bio, ma si occupano anche della coltivazione delle piante con cui poi creeranno i cosmetici.
L'idea di partire dalla pianta coltivata in proprio per arrivare al prodotto è un'idea innovativa e spero davvero che abbiano tanta fortuna.

Comunque i prodottini sono questi:




Per ora ho provato solo il tonico ma non voglio anticipare niente perché voglio provare anche la crema viso (l'olio massaggi non so come usarlo, vedo se è abbastanza delicato da usarlo come struccante).

Presa dall'entusiasmo del pacchettino ricevuto e dopo un'abbondante dose di cazzeggio mi sono decisa al grande passo. Era tempo che ci pensavo, e che lo dicevo, e me lo ripetevo. E alla fine martedì l'ho fatto. Mi sono tinta i capelli di viola.
Ma non il viola accettabile che avevo prima, un violetto leggero che tende al blu elettrico. Lo stesso, identico, preciso, spiccicato colore (e tinta e marca di tinta) che mi ero fatta a 16 anni. Anzi, che mia sorella mi aveva fatto a 16 anni mentre lei si era tinta di blu.
Nello specifico la tinta è stargazer, colore violet.
Ecco le fasi con le foto fatte dal cellulare in quella giornata incredibile.





Dopo la decolorazione i miei capelli erano sull'arancio andante ma il viola ha attecchito comunque anche se, per mia totale incapacità nel fare queste cose, alcune ciocche sono bianchine, alcuni ciuffetti sono gialli perché non ci ho proprio passato la tinta (specie nell'attaccatura dei capelli di lato al viso) e in una ciocchettina addirittura non ci ho passato nemmeno il decolorante, infatti è bella castanina!

Il giorno dopo ho fatto qualche foto alla luce del sole, giusto per mostrarvi davvero di che colore incredibile siano!





Nella terza foto si vede perfettamente il ciuffetto castano ribelle e nell'ultima le ciocchine gialle ai lati del viso, ma va bene comunque. Ieri mi sono lavata i capelli e non ha scaricato tantissimo, conto quindi di tenermi questa tinta per un po' prima di farmi quest'altro colore. Un po' più scuro e molto più carico.

Cosa mi hanno detto al lavoro?
La mia responsabile ha detto "Perché non verdi? Secondo me staresti bene verde"
Una mia collega mi ha portato questo biglietto:



Eh insomma che ci vuole un bel coraggio. Non penso, il coraggio (vedi post precedente) è su altre cose. Portare un abito bizzarro, un rossetto bizzarro



vuol dire solo essere moderatamente eccentrici e la stessa cosa è per un colore di capelli bizzarro.
E' il terrore di essere troppo comuni, di essere mediocri.
Psicologia da quattro soldi a parte mi piacciono un casino e sono ben contenta di averli fatti.

Dopo un San Valentino non festeggiato (Fry odia festeggiare San Valentino) e passato a guardare Sanremo con l'aiuto di un gruppo d'ascolto su facebook (grazie al quale ci siamo fatti un sacco di risate) ieri ricevo dagli Stati Uniti una cipria che sembra miracolosa.
Il suo nome è Vegan Perfecting Powder e dal loro sito pare faccia meraviglie. Lo usa anche una delle mie blogger preferite quindi perché non provarci?

Ah comunque un verdino in futuro ci potrebbe stare. Ma non il verde che pensate voi, qualcosa che tenda più all'azzurrino, stile questo. O un bel turquoise. Perché no.

Arriviamo dunque a oggi. Sono stanchina, raffreddata da lunedì, e domani mi tocca questa maratona.
Anche se essendo arrivato proprio oggi lo stipendio, è tutto più sopportabile.

Ah, ieri per fare la figa ho comprato a Maya la carne di almonature. Tutta roba naturalissima e certificata senza schifezze. Peccato che mentre di solito quando le metto la carne non faccio in tempo a versarle tutto che già comincia a sbranarla, questa non se l'è inculata manco di striscio a parte mezza leccatina snob non appena messa. Secondo gli ecologisti devo fare morire il mio gatto di fame o posso comprarle le scatolette normali?

Canzone del giorno: Sotto Casa Max Gazzè

24 gennaio 2013

Home, sweet home.

Sapete vero come funziona al lavoro da me per andare in bagno? Sinceramente non ricordo se ve ne avevo mai parlato, quindi lo scrivo. Se ve l'ho già detto saltate questa parte.
Siamo circa 30 telefoniste e il nostro ufficio è abbastanza grande, composto di due doppie file di scrivanie. Per uscire in corridoio ci sono tre porte. A ognuna delle porte è attaccato un pupazzetto. Quando qualcuno va in bagno, toglie il pupazzetto. Ecco come sappiamo quando qualcuno è in bagno e come regolarci per andare uno per volta. Il fatto è che quindi la pausa pranzo + pausa caffè (che va solo preso alle macchinette e consumato rigorosamente alla scrivania pena il senso di colpa di vedere qualche collega che se la fa letteralmente addosso) non può durare più di 4-5 minuti (che è già un record, pena il senso di colpa ecc ecc).
Ieri mi è venuto il cagotto, ed è per questo che oggi e domani starò a casa. Andare in bagno tante volte, in quell'ufficio è cosa complicata.

Comunque oggi ho avuto modo di sistemare i nuovi fondotinta minerali arrivati dal Canada, dalla ditta Buff'd. Hanno diversi fondotinta, peraltro molto coprenti, in diverse formulazioni e colorazioni, nonché due diversi tipi di coprenza. L'original e il Concealer, rispettivamente coprente e moooolto coprente. Non mi sono fotografata gli swatches che mi ero fatta sul viso che ero ridicolissima, in ogni caso dei diversi sample che ho preso, quello della tonalità più scura è l'unico per me indossabile, gli altri sono troppo chiari (se qui in Italia io sono megapallida e faccio fatica a trovare un tono giusto di fondotinta evidentemente in Canada non è così). Inoltre sono stati così carini da mandarmi anche una polvere illuminante, un blush e un ombretto. Molto molto carini.
Comunque sul viso indosso il Neutral - Fair in versione original. Come correttore uso invece il Neutral - Pale in versione concealer. Inutile dire, la pelle ha un aspetto di porcellana. Neve Makeup è buonina ma in confronto, non regge il confronto.
Spero più avanti di postarvi qualche foto dei sample che mi hanno regalato.







Stanotte ho fatto due sogni, che in certo senso sono collegati perché parlano di case. La simbologia della casa ha un senso particolare per me, la collego alla mia persona. E le due case che ho sognato sono parecchio diverse tra loro.

Nel primo sogno scopro di avere ereditato un piccolo fondo in centro a Torino. Mentre ci vado (e incrocio mia mamma per strada che tira dritto senza salutarmi - ma cammina a testa bassa, forse non mi ha vista) vedo che non si tratta di un fondo, ma è una stanza. Con tutte le caratteristiche del fondo, piccolo tralaltro. C'è la vetrina, ma ci sono delle abat-jout. La pareti sono di un azzurro carico (avete presente la miniserie Rabbits, se così si chiama, di David Lynch? Ecco il colore di quelle pareti). Atmosfera spettrale, il tutto è illuminato dalle abat-jout ma c'è molta ombra. Credo ci sia anche un divano.
Ma non vedo altro.
Mi chiedo dove possa essere la camera da letto e tutto il resto.
Alzando lo sguardo noto che c'è una piccola scalinata di metallo, molto stretta, attaccata alla parete. E salendo queste scale c'è una porta. Decido di andare (c'è qualcuno con me ma non so chi) e saliamo. Apriamo la porta e c'è una sorta di ponte tibetano che attraversa uno spazio molto ampio e d'impulso decido di andare. Ma appena metto il piede sulla scala, tutta la struttura scivola in avanti e, credetemi, mi sono spaventata di brutto. Decido di tornare indietro e noto che dall'altro lato della stanzina/fondo c'è un'altra porta. Solo che questa è chiusa a chiave, che non ho. Vorrei proprio sapere cosa si trova dietro quella porta sigillata ma non posso.

Secondo sogno.
Io e Fry viviamo in una casa che non è questa. Pare tipo uno di quei villini inglesi con quelle vetrate in sala disposte a semicerchio, non so come spiegarmi. La casa nel complesso è buia (abbiamo le serrande tirate giù) e sporca. C'è da dirlo, anche nella realtà io e Fry siamo disordinati. Quando finiamo un pacchetto di patatine possono passare diversi giorni prima che dal pavimento (dove è scivolato per svariate cause dal tavolino della sala) si goda il meritato riposo dentro la spazzatura.

Il fatto è che non viviamo da soli ma la casa è talmente grande che non ci si incrocia mai. Anzi è come se fossero due villette attaccate senza alcun muro che le separi.
I nostri convivente sono Roberto Chimentelli (che nel sogno si chiama Alessio e nella realtà è i batterista dei Punition Babek) e sua dolce signora nonché il loro figliolo (che nella realtà non c'è).
Così vado nella loro parte di appartamento e sono sorpresa di vederli lì perché era come se mi fossi scordata di non essere solo io e Fry in quegli spazi. Il loro appartamento è luminoso e pulito. La porta è aperta ed entra il sole, bambini giocano per la strada come se non esistessero le macchine e ogni cosa sembra essere al suo posto.
Guardo Fry e penso che sia arrivata ora di mettere in ordine. Così faccio un piano di pulizie e mi metto all'opera.

Sono piuttosto stanchina e ho ancora un po' di Ruzzo al Buzzo per cui penso che mi leggerò un po' di Don Chisciotte (ho saltato la lezione di tedesco di Assimil ma ne ho fatta una online da un sito piuttosto carino, per cui... l'importante e non smettere mai, poi non importa cosa io legga - anzi ho già chiesto a una collega che ha studiato il linguistico di portarmi dei testi di grammatica tedesca) e poi crollerò tra le braccia di Morfeo. Magari chissà, domani pulisco un po' casa.

Canzone del giorno: Preso Blu Subsonica

11 gennaio 2013

Il mio rientro su facebook

Oggi mi è arrivata la e-mail con la password di facebook. Direttamente da futureme.org.

Devo dire che è stata una bella sorpresa rientrare, qualcuno ha scritto che sono mancata (persino una mia collega ex compagna di banco dice che le manco, tenera), qualcuno mi ha proposto di passare da lui a prendere delle cassette del Commodore 64, qualcuno mi ha proposto l'acquisto di un bel serpentello nero. Mi devo abituare, non è una cosa di cui si può fare a meno. Come quando il telefono prese il posto delle lettere, e gli sms il posto del telefono, facebook è la nuova comunicazione. Raggiungi tutti e con meno fatica delle e-mail. Mi sono accorta ad esempio di non avere le e-mail di tutte le persone che conosco e organizzare qualsiasi cosa, anche una cena a casa di amici, è stata grande impresa tra sms, squilli, ecc.
In fondo è una comodità e non esserci dentro è essere tagliati dal mondo. Come a sentire mia mamma che mi dice che gli sms non le piacciono e preferisce una chiamata, ma spesso gli sms sono più comodi. Così è tanto bello vedersi ma a volte quando devi rintracciare qualcuno di cui non hai altri contatti che quello, bhe direi che è un bell'attrezzo.
Molte persone ci sono fuori e ci sono sempre rimaste fuori. Ma molte mie amicizie sono tenute insieme da piccoli fili e sono nate in un momento in cui facebook già c'era. E se posso a queste persone mando un messaggio su facebook invece che un sms.

Insomma, briglie larghe ma il cavallo lo tengo.

Parliamo di novità: ho quasi terminato il mio fidato fondotinta minerale della neve makeup. Lo avevo recensito piuttosto bene, ma ammetto che rimane un po' polveroso sulla pelle anche se l'effetto è wow.

Così, seguendo il consiglio della cugina di Fry, ho acquistato dei sample da Buff'd Cosmetics.

Pare siano molto buoni e dato che non conosco ancora bene il mio sottotono di pelle (dovrebbe andare bene un neutral - ma io mi intestardisco perché vorrei un bell'incarnato cool, che so di non avere) o non lo voglio conoscere, ho preso dei sample di fair e pale di sottotoni neutral e cool. E dato che non mi faccio mancare niente ho preso anche di ogni tipo, due differenti modulazioni di coprenza. L'original e il concealer. Il concealer è molto coprente, è perfetta per le pelli grasse ma così coprente che insomma a molti non piace. Mal che vada mescolerò tutti i colori e le tonalità e ne verrà fuori un fondotinta mega super. Da questo sito una review. Vi farò sapere ovviamente.


08 luglio 2012

Pure i miei sogni

Lo devo dire: il mio lavoro non mi piace. Ci vado con quel senso di angoscia, sto male a pensare di passare un'altra giornata così. 8 ore al telefono, con quella pausa lunghissima che però col bus si accorcia, uscire tardi, tornare a casa tardi, non avere tempo per me, per noi. Sentire che una giornata è finita e un'altra sta per cominciare, senza sosta. Il lavoro che mi mangia il tempo, quello che ho sempre evitato e detestato, il lavoro che mi mangia la vita e gli affetti, il lavoro che regola il battito del mio cuore e la mia ansia.
Martedì pomeriggio sono stata male. Mi sentivo debolissima, avevo un po' i lucciconi, quella sensazione brutta di debolezza alle gambe, testa confusa e annebbiata. Nausea.
Mi sono detta che forse era un po' di stanchezza, dovuta a questi ritmi in cui io non esisto più, che forse con una bella dormita tutto sarebbe passato.
Così torno a casa, anche Fry sta male e difatti nella notte ha un attacco di panico. Al mattino successivo la mia situazione è peggiorata: mi sento debolissima, non riesco a reggermi in piedi. Prendo un integratore ma la cosa non migliora. Così dico alla mia responsabile che non sarei andata al lavoro perché non stavo bene e che le avrei fatto sapere quanti giorni mi avrebbe dato il medico.

Con due facce che nemmeno i condannati a morte hanno, io e Fry ci siamo presentati dal dottore per chiedere un paio di giorni. Lui per attacchi di panico e io (cito testualmente) per stato astenico.
Ma il dottore non era molto convinto che io stessi male, e notavo il sorrisino sotto i baffi che non ha, quelle rughe del giudizio.
Vorrei che facessi tu, mio caro dottore, il mio lavoro. Tu guardi un po' di vecchietti al giorno che chiedono ricette per le stesse cose. Sono gli stessi vecchietti che tratti male perché pensi che non capiscano le tue indicazioni.
Provaci tu a stare nel mio alveare, con l'ape regina che osserva con quell'espressione cupa e in posizione strategica, nell'angolo dove tiene il suo alveare sotto stretto controllo.
Provaci a tu a sognare di chiedere una mattina di permesso (cosa che devo fare perché martedì mattina andiamo a ritirare la macchina) e sentirti dire "Assolutamente no, non ti devi schiodare da qui". Questo lavoro mi sta rubando anche i miei sogni.
Venerdì mattina sono tornata al lavoro. Giovedì ero già rinata ma venerdì mattina al pensiero di dover tornare lì ho di nuovo sentito la stessa stanchezza. Una mia collega, la collega tatuata, nuova di zecca, sta cercando altro. Non le piace per niente.

Un ragazzo che è stato preso lunedì in sostituzione di un altro (che non ha accettato il rinnovo) anche lui non si trova bene. Ma, come me, lo fa perché non ha altro.
Guardo gli annunci e non trovo niente per me. Non perché sono difficile, ma perché cercano competenze diverse. La verità è che non so fare nulla. E spero di non essere destinata a fare questo per tutta la vita.

Se sono lamentona? Sì, per una volta sì. Non mi sono mai lamentata di niente, ho fatto sempre tanti lavori e tutti diversi e facevo ogni cosa mi venisse chiesta. Persino lavorare allo sportello al pubblico è stato meno pesante. Non trovo nessun umorismo, nessuno sbocco in quello che faccio qui. Persone che lavorano lì da 6 anni e fanno sempre la stessa cosa. Mi chiedo come abbiano fatto.

Che poi nonostante le premesse, con i miei colleghi mi trovo molto bene. Sono gentili e disponibili e con me hanno tanta tanta pazienza. Un mio collega ieri mi ha riaccompagnata a casa, c'era sciopero dei bus, mi è bastato un cenno e mi ha detto di sì. La ragazza che lavora dietro di me è dolcissima ed è molto simpatica.
E ora ho il patema di chiedere questa mezza giornata. Sono sotto ricatto del contratto a termine e sono l'unica che è stata in mutua due giorni e ha preso un'altra mezza giornata di permesso per andare dal medico. Sì lo so, sono stata male. Ma il male non fisico non viene preso in considerazione in questa società dove l'unico motivo per assentarti dalla tua comodissima sedia con rotelle e la tua lindissima scrivania è una febbre a 40°. E sei un po' più sfortunato, qualcosa di più grave.

I miei capelli sono diventati finalmente bianchi. Il trucco? Tanta pazienza.






Canzone del giorno: L'eccezione Carmen Consoli

25 maggio 2012

Lush...amoci conquistare

Non amo il negozio Lush. Ogni qualvolta ci passo davanti tendo a cambiare strada, nauseata dai fortissimi odori che ne vengono fuori. Una puzza (profumata ma pur sempre puzza) immane. E non ho mai pensato di comprare dei loro prodotti anche se, recentemente, leggevo sempre più di ragazze che scrivevano recensioni fantastiche dei loro prodotti. Perché fatti a mano, naturali, efficaci, ecc...
Un paio di anni fa o forse più, una mia cara amica mi regalò un prodotto Lush: una sorta di gelatina/sapone da passare sul corpo sotto la doccia. Profumo splendido, ma un po' difficoltosa da usare (mi sgusciava ovunque). Le istruzioni dicevano di tenerla in frigo, forse per farla solidificare. Ma immaginate stare beati sotto la doccia bollente e passarsi una saponetta freddissima sul corpo?

Così la mia esperienza Lush è finita lì.

Qualche giorno fa leggevo sul blog di una ragazza, che seguo per i suoi makeup, della sua cura per le labbra. In effetti fa sempre foto delle sue labbra indossando i rossetti più disparati e pare davvero avere labbra perfette. Ho visto che usava un burro per labbra e uno scrub della Lush.
Va bene, mi dico, proviamoli.
Il mio problema con le labbra è che sono secchissime. Forse perché bevo poco, inoltre non le aiuto perché mi strappo le pellicine rendendole sanguinanti e ancora più secche.
Ho preso due prodotti diversi da quelli usati dalla ragazza, perché forse non li usano più, e mi sto ripromettendo di non torturarmi troppo le labbra, sperando di riuscirsi.
Poco fa ho usato lo scrub alla menta (che in realtà sono solo granellini di zucchero aromatizzati) dal nome "labbrividisco" e ho avuto la sorpresa immane di vedere le mie labbra quasi perfette. Ora ovvio, devo idratarle sempre e stare attenta a queste manacce schifose, però non male, dai.
Il burrocacao che ho preso (da usare sera e mattina, durante il giorno ne uso uno in stick che già ho) si chiama "baciami". Costicchiano, però va bene dai. Eventualmente prossimamente lo scrub me lo faccio io con olio d'oliva e zucchero.
Ora vado a farmi della mia droga, Dead Space 2. Shhht arrivano i necromorfi!

08 marzo 2012

Due pazze in centro a Bologna

Chi dice che in rete si incontrano solo maniaci non ha mai girato la rete. La rete è come una grande città, puoi trovare i delinquenti e le persone giuste, bisogna avere buon senso e pazienza e possono nascere amicizie e rapporti incredibili. Ma veniamo ad oggi! Oggi una mia amica, Zion, ha preso un giorno di ferie per venirmi a trovare da Milano e fare acquistini cosmetici, e non. insieme, far quattro chiacchiere, insomma passare un po' di tempo insieme. A me devo dire la cosa mi ha stupito, capita raramente che un'amica prenda un giorno di ferie per me, per questo e perché mi trovo molto bene con lei, ero contenta come una bambina che scarta il regalo di Natale (e Natale poverino è rimasto senza - ahahah miss simpatia lo so!). E indovinate come l'ho conosciuta? Un popò di anni fa, quando nacque il mio blog. Nel lontano 2005-2006.

Per cui arrivo zompettando in stazione, in ritardo perché il mio trenino ha deciso di fare tardi, e intanto mi chiama. Lei è già al binario, le dico dove sono, ma optiamo per vederci all'uscita ma "non quella principale, l'altra". Mi metto su piazzale ovest e aspetto. Mi richiama, è sul mio (ormai ex) binario!

Abbracci, baci, evvai! Si parte. Cominciamo con un bel giretto per via Indipendenza, tappa obbligata da Kiko dove ricompro un mascara, una "tinta per sopracciglia" (sìsì avete capito bene) e un gel per pettinare le sopracciglia. Ce lo avevo ma l'ho perso misteriosamente a casa di Fry le prima volte che sono andata a trovarlo. Lo avrà mangiato Maya.

Passeggiando passeggiando siamo arrivati alla chiesa di S. Petronio che Zion non aveva mai visitato. In effetti quando ha abitato a Bologna non ha avuto molto tempo per visitarla. Così entriamo e in effetti, bhe fa effetto. E' proprio una bella chiesa. Le ho raccontato a grandi linee la storia (perché io purtroppo non ricordo mai niente e copro le mancanze con la fantasia, però potrei non essermi inventata troppo). Dopodichè saltino al museo, all'interno della basilica, dove ha comprato delle caramelle fatte dai frati ghtyauefensi (non ricordo, abbiate pietà. Forse erano camaldolesi...) - approposito com'erano le gnam gnam?

Tappa da Sephora dove constatiamo, purtroppo, che a Bologna non è ancora arrivata la Urban Decay... Peccato perché cercavamo proprio la loro mitica primer potion, ma troviamo una valida alternativa della benefit (o too faced, sono due marche che confondo *sempre*) - ah no era la benefit, perché tra i suoi prodotti aveva la bene-tint, e per assonanza...

Esploriamo il piano di sotto pieno di ombrettini marchiati Sephora ma soprattutto la palette per lo smokey eyes. Totalmente inutile resistere. Scivola in borsa così facilmente!

Quindi succede una cosa buffissima, Zion doveva stampare la mail del biglietto del viaggio di ritorno, così abbiamo anche la fortuna di incontrare un internet point sul nostro cammino. Entriamo e un omino sta fotocopiando un libro. "Salve". Nessuna risposta. Segue uno scambio di battute che definire epico è riduttivo. Per farvela breve il tizio delle fotocopie ci cagava a tratti e rispondendo solo a monosillabi. Farci dare un po' di attenzione è stato davvero difficile (che sudata!) ma alla fine fatto anche questo.

Gli stomaci cominciano un po' a brontolare, volevo fare prima un giro da coin ma camminiamo camminiamo camminiamo e ci perdiamo. Poi Bologna è un gran casino, ci sono portici ovunque, le strade si somigliano un po' tutte. Ci arrendiamo ai mezzi tecnologici, io con il mio Samsung e lei con il Nokia. E nonostante ciò riusciamo a sbagliare di nuovo strada (credo che abbiamo attraversato strada maggiore due o tre volte prima di prendere il verso giusto). Io mi perderei anche dietro casa! Trovato ITIT, mangiato e fatto due saluti a due amici incontrati lì per caso riprendiamo i nostri giri, andando all'OVS e da Orea Malià, un hair stylist in centro a Bologna che in realtà si è rivelato davvero alla mano. Gli abbiamo chiesto quanto costa fare un paio di cose, abbiamo appreso che per essere chi è non è poi così caro e andiamo via soddisfatte, incamminandoci verso la stazione. Che dire, sono stata davvero bene e vorrei davvero ringraziarla per avermi fatto scordare per questo pomeriggio che sono incasinata e che sto cercando un lavoro. Abbiamo parlato tanto e di tutto, soprattutto dei rapporti umani. Ci siamo trovate in accordo su tante cose, stupefacente.

Poi però stasera, bhe stasera m'è rimasta la scimmia dei capelli. Convinco il povero Fry a fare la spesa al centro commerciale "così intanto posso anche tagliarmi i capelli" e dato che se li deve tagliare anche lui, finisce che passiamo la sera dal parrucchello. Quando, dopo avermi lavato i capelli, la parrucchiera guarda dal mio cellulare il taglio, rimane perplessa un attimo e dice "Aspetta, vado a chiamarti la mia collega, che lei questi tagli li sa fare". In effetti, a parte non sputare mai in terra, è molto brava. Solo che sforbicia così tanto che mi chiedo quando mai finirà. Il risultato? Giudicate voi. A me piace molto e devo dire che la parte con i capelli molto corti mi piace talmente tanto che penso che appena arriverà il caldo li taglierò tutti corti definitivamente.

Quindi stupenda giornata, in compagnia di un'amica che ho trovato grazie a queste pagine e che sono proprio contenta di aver conosciuto. Grazie cara Zion.

Canzone del giorno: Casa Mia Spazio Bianco



01 marzo 2012

Strano sogno

Ogni tanto, quando ci sono periodi stressanti e il sonno fa fatica ad arrivare, io e Fry prendiamo delle goccine omeopatiche di valeriana. Ieri non abbiamo trovato la valeriana e in farmacia abbiamo comprato un misto di valeriana, biancospino e passiflora. E stanotte nemmeno il casino (ma davvero casino) di Maya ci ha potuti svegliare. La sentivo ma il mio cervello era rilassato e stava pensando "sì, vabbhe, smetterà, ora goditi questo riposo". E stamattina eravamo un po' storditini quindi sicuro stanotte meno gocce. Anche se funziona, eh?

Il sogno che ho fatto stamane era molto confuso. Mi trovavo in una casa strana, con luci basse e strane e pareti bianche e drappi colorati alle pareti e tende divisorie. Una casa fatta di scale e scalette. Sembrava una di quelle mostre d'arte un po' particolare, uno scenario alla David Lynch, in realtà io ero lì per fare il test del 730. Forse quello che ho saltato. La realtà è che questo posto era pieno di gente, poteva sembrare una festa, anche perché sembrava notte. Difficile dirlo dato che eravamo al chiuso. Ovunque c'erano strane installazioni, gente che parlava inglese. Ricordo di essere passata davanti a una ragazza con tratti orientali, che era salita su una scaletta e guardava la parete davanti a sè (in un corridoio) su cui c'era un piccolo forellino. Mentre guardava questo buco, mandando un bacio, diceva timidamente "Hello", a bassissima voce, ma in quel momento le sono passata davanti e ho visto un flash. Ho capito dunque che le avevo rovinato la fotografia, quindi ho detto un timidissimo "mi scusi" e sono passata avanti. Sta di fatto che mi scappava la pipì (in effetti mi sono svegliata che ne avrei fatti due litri) e quindi mi sono messa a cercare un bagno. Ovviamente trovare un bagno non era cosa facile con tutte quelle luci basse, di ogni colore, le scalette e nessuna indicazione. Finalmente trovo quello che potrebbe essere un bagno e mi ci siedo, ma il water era (non so come spiegarlo a parole) una specie di sedia ripiegabile che una volta seduta, mi aveva intrappolata. Stavo in una posizione scomodissima, al buio, schiacciata dentro questa seggiola e drappi ovunque. Solo allora mi rendo conto di essere in un corridoio lungo e sia alla mia destra che alla mia sinistra mi sono trovata una fila lunghissima di queste seggiole, occupate da altre donnine.

Una ragazza in piedi passava dietro di noi e a un certo punto disse "Ok, ragazze, state calme. Ora vi passo la pasta di olive". Io non avevo il coraggio di chiedere a cosa servisse (e come mi capita nella realtà, non volevo apparire ignorante e chiedere informazioni aggiuntive) così guardai che facevano le ragazze prima di me. Quella seduta due seggiole alla mia destra (che ricordo come sinistra perché nei sogni mi vedo spesso come in una telecamera, che mi riprende) prende questa pasta, abbastanza duretta e gommosa, e comincia a spalmarsela sui denti e sul viso. Quindi la mia vicina più prossima prende coraggio e chiede a cosa serve e la donnina risponde "Per pulirsi i denti!".

Guardo la donnina due seggiole in là che sapeva cosa fare e la imito. Noto infatti che preme la pasta sull'arcata dentale superiore, come a farne un calco (premetto che aveva la consistenza del didò, per intenderci), poi fa la stessa cosa anche con l'arcata inferiore e poi mastica il tutto e reimpasta con le mani.

Poi mi sono svegliata. Ricordo di esserci andata con altre persone, ma non ricordo se con gli amici di Firenze o i miei amici del corso Java.

Buffo.

Canzone del giorno: Prima di partire per un lungo viaggio Irene Grandi

Oggi tenterò di rifare questo makeup. Mi faccio gli auguri da sola .


Source: google.co.in via Carla on Pinterest

28 febbraio 2012

Di cose futili

Ve lo state chiedendo? Non ve lo state chiedendo? Non m'importa e ve lo dico: oggi sto meglio.
Un bel po' di gocce di valeriana mi hanno calmata e ieri notte mi hanno fatta ronfare della grossa. Ora sono qui sonnacchiosa e stiracchiosa in attesa che mi venga voglia di scrostarmi lo sporco di dosso con una bella doccia calda. Per poi truccarmi col mio nuovo fondotinta della Catrice. Sì lo so non ho resistito. Ma dato che comincia a esserci una temperatura decente, se di giorno posso (e voglio) usare il fondotinta minerale in polvere, di sera posso osare con qualcosa di più coprente. Questo fondotintino lo hanno paragonato a quello della MUFE che costa 5 volte tanto, per cui se non mi dovessi trovare bene almeno non ho buttato 40 euro nel WC.
Oltre a questa piccolissima e futile novità sto cercando un taglio nuovo per i capelli, un taglio corto e comodo.

Qui potete trovare l'album di riferimento, ogni foto ha una didascalia col numero e, se vi va, partecipate anche voi a questa inutile votazione. Senza condizionarvi (nono) stanno vincendo a parimerito il 3 e il 13. A me piaceva tanto il taglio numero 10, ma in effetti volevo qualcosa facile da pettinare e il 10 decisamente non lo è.
Vi lascio a quest'ardua impresa con una canzone un po' malinconica che mi suonava nella testa qualche giorno fa e che è dunque

La canzone del(l'altro) giorno: Country Roads John Denver





P.s. sempre meglio con le parole del giorno, bravi bravi, bravi, bravissimi.


28 gennaio 2012

Review e terremoti

Come forse saprete ho cominciato il corso da addetta alla compilazione del 730. Non credevo di essere così portata per i numeri.
Le mie speranze per questo corso sono state due: fare amicizia (sì lo so, c'è bisogno anche di questo e io sono una persona purtroppo particolarmente difficile) e imparare qualcosa che potesse essermi professionalmente utile. Mi sono gettata quindi in una materia a me del tutto sconosciuta. E mi ci sto trovando bene, vedremo come andrà. Oggi abbiamo avuto la lezione obbligatoria che prevedeva al mattino quattro ore sulla sicurezza dei lavoratori (abbiamo parlato, non ci crederete, anche di terremoto) e nel pomeriggio un avvocato ci avrebbe spiegato diritti e doveri dei lavoratori. Ecco, verso le 16 sentiamo una lunga scossa di terremoto, non particolarmente intensa, almeno io non l'ho sentita molto, però ecco ho saputo che Roccio a Firenze ha visto diversa gente scendere giù in strada (mentre lui ascoltava i Sepultura e non ha sentito nulla). Idem Chiarina e le altre mie ex colleghe. So che a Parma si è sentita molto, a Milano qualcuno si è spaventato. A Vercelli e a Torino è stata sentita, a Venezia pare sia stata molto forte. Io devo dire, se la mia collega non avesse detto ad alta voce, zittendoci tutti "TERREMOTO!" probabilmente non avrei sentito nulla. Quando l'ha detto però ho sentito la sedia dondolarmi da sotto al sedere.
Mi ricordo di terremoti più forti quando ero piccina, ma capisco che chi non ne ha mai sentito uno intenso, si spaventi abbastanza facilmente. Soprattutto dopo il caso de L'Aquila.
La scena migliore è stata in pausa pranzo.

X: "Ma tu, Carla, quanti anni hai?"
Io: 30
X: "Cavoli, non li dimostri assolutamente"
Y: "No davvero, ne dimostri al massimo 26!"
Io: "Grazie! Tu X quanti anni hai?"
X: "Io 44"
Io: "Cavoli, complimenti, nemmeno tu li dimostri!"
Y: "Io ne ho 36!"


...


....

(canto dei grilli)


....
Il 20 febbraio comincerà un altro corso a cui mi sono preiscritta e a cui penso di partecipare. Il corso è per Web Designer ed è a Torino. Sono 6 settimane quindi per me è importante sapere prima se mi daranno o meno l'indennità di disoccupazione. Se me la danno sono più tranquilla a stare 6 settimane senza fare colloqui. Altrimenti devo solo muovere il culo a trovare un lavoro. La domanda è: entro il 20 febbraio, avrò notizia della mia posizione? Chi lo sa?

Per ora mi godo questo corso, è un po' stancante, molta teoria, tanti calcoli, nessuna possibilità di errore. Però inspiegabilmente mi sta piacendo, i miei compagni sono molto carini e potrebbe essere un campo su cui vale la pena investirci del tempo, chissà.

Avevo anche voglia di parlarvi di due prodotti che ormai uso da qualche mese e di un prodotto che ho rovato ora ma di cui sono già innamoratissima.
I primi due prodotti li accorpo e sono il fondotinta liquido e il correttore della Lavera.
Ho deciso per questi due prodotti per due motivi principali: non sono testati sugli animali e hanno un INCI particolarmente buono. Ovviamente quando elimini la paraffina e i siliconi dai cosmetici hai un buon cosmetico per la composizione ma assolutamente poco buono per la coprenza e la resa sulla pelle. Questo è vero in parte. I fondotinta con paraffine e siliconi formano una sorta di patina sulla pelle: credo sia quello a dare l'effetto coprenza. Questo, appena steso (diciamo che comunque la tonalità più chiara è troppo scura per la mia carnagione), si fonde abbastanza bene ma non appena si "asciuga" diventa come polvere che fa uno strano effetto sulla pelle. Soprattutto il correttore finisce nelle pieghe delle rughette e dopo poche ore il risultato finale è che sembra di avere gli occhi più stanchi di prima. Questo è il prezzo da pagare per un fondotinta bio. C'è da dire un'altra cosa però: ho scoperto questo fondotinta della Glominerals e quando ho visto il video di questa ragazza mi sono innamorata. La domanda è: sarà testato sugli animali? L'INCI?
Quindi volevo prima informarmi. Nell'attesa vi lascio col video in questione:



L'altro prodotto di cui vi volevo parlare è uno smalto Top Coat della Orly che fa un effetto matte sulle unghie. Messo su uno smalto lucido fa un effetto non male. L'ho appena messo su uno smalto nero e questo è stato l'effetto finale. Non male, vero? Nell'immagine era stato utilizzato uno smalto nero opaco, mentre io, usando uno smalto nero qualunque e applicando il top coat ho ottenuto lo stesso effetto.

In questo giorno non ho però scritto l'unica vera cosa importante. Ovvero di non dimenticare. E' il giorno della memoria. Vorrei quindi lasciarvi con questo pezzo.

Canzone del giorno: Auschwitz Guccini



Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi, Se questo è un uomo)

05 novembre 2011

Recensina. Piccola recensione.

La settimana scorsa o forse due settimane fa (non so perché il tempo per me ha assunto una dimensione tutta sua) ho finalmente acquistato Lavera Natural Liquid Foundation (nella colorazione più chiara, la 01, porcelain) e il Lavera Natural Concealer, il correttore anch'esso nella sua colorazione più chiara.
Purtroppo ho notato che il mio fondotinta in polvere, minerale, per l'inverno non va bene perché appena posato sulla pelle fa un effetto seccante anche se poi scaldandosi diventa perfetto ma, soprattutto attorno agli occhi, si infila nelle mie microrughette che diventano quindi più evidenti. Tenendo fede al mio credo verso prodotti naturali mi sono messa a cercare su internet alcune opinioni in merito. Ero indecisa tra il fondotinta di The Body Shop (non così naturale in effetti) e quello della Lavera. Dopo aver letto diverse opinioni negative su quello di The Body Shop (pare che si trasferisca su qualsiasi cosa e basta appoggiarsi un pochino da qualche parte per lasciare le impronte) mi sono decida per la Lavera. Sul web ho letto che è un buon fondotinta anche se non è molto coprente. Premetto che i fondotinta coprenti non mi piacciono, preferisco un effetto più naturale e una volta provato devo dire che questo, per me, è perfetto. Il mio unico problema è che avendo la pelle grassa, dopo qualche ora divento lucida come una bambola di cera ma su questo posso fare ben poco e credo che il problema sia della crema che uso come base, non molto consona alla mia pelle ma ad oggi questa è quella che ho, e che devo finire.
La texture è molto fine e come ho detto prima la copertura è medio-bassa. Il correttore anche, copre poco ma così facendo evita quello strano effetto pandaalcontrario che spesso vedo in giro (contorno occhi chiarissimo). Con una sventolata di cipria (nel mio caso minerale ovviamente) sopra la situazione migliora moltissimo e sono molto soddisfatta del mio acquisto. Appena riesco magari posto delle foto del prima e del dopo per farvi vedere l'effetto. Non ho una pelle orrendissima quindi nel mio caso il fondotinta serve solo a uniformare l'incarnato, ma credo che possa essere utilizzato anche da chi non ha una pelle propriamente stupenda. Penso che sia meglio vedere qualche difettuccio che presentarsi con un viso a mascherone.
Io le ho trovate in un negozietto di roba biologica ma se volete potete acquistare i prodotti del marchio Lavera anche qui. Ho conosciuto Lavera per caso, i suoi burrocacao sono gli unici che fanno qualcosa alle mie stupide labbra e speravo di prendere in futuro anche uno dei suoi deodoranti. Se qualcuno li ha provati me lo faccia sapere.