Io e il sardosabaudo siamo tornati a essere amici.
Lo eravamo già nel lontano 1995, quando lui andava in skate e io in pattini e ci incontravamo al Ruffini. Ho ricordi belli di quel periodo e ogni volta che rivedo il sardosabaudo mi tornano in mente quelle giornate spensierate: il viaggio in pattini con amici da casa al parco Ruffini, le chiacchierate con i ragazzi della rampa, i primi timidi tentativi di flirt (andati sempre male, da sempre sono un'imbranata cronica).
A me il sardosabaudo piaceva. Mi chiamava Clara, mi diceva sempre ti porta via il vento, lo chiamavo in mille modi: nei miei diari compare come Giova, Gianni il pecoraro, ma in rampa lo chiamavo anche spazzolino, perché aveva la cresta ricciolina coi capelli rasati ai lati.
E così ieri sera ho cercato testimonianza nei miei diari passati: non c'è scritto molto, un massimo di 4 date dedicate a lui, nell'estate del 1995. Sono passata dal "Forse Giova mi piace", al "Gianni (pecoraro) mi manca" (forse era andato in vacanza? Mha), al "Togliendo il forse, Giova mi piace".
Non mi ero mai fatta avanti, un po' perché quei 5 anni di differenza pesavano come un macigno, un po' perché non sono mai stata brava nell'approccio con le altre persone. Ma è divertente rileggermi: i miei voli pindarici, le mie insicurezze, le confessioni agli amici.
E poi, dopo qualche pagina, ritorno sul mio migliore amico: il mio unico amore per anni.
Ad oggi si potrebbe dire che sì, lo stalkerizzavo. Lo chiamavo tutti i giorni, se non lo chiamavo passavo sotto casa sua a citofonargli, quando uscivamo insieme facevo sempre in modo che restassimo da soli per poterlo accompagnare a casa. Quando andavo in vacanza gli scrivevo lunghe lettere e lui mi rispondeva. Mi ero fatta avanti ma lui, anche se non interessato, non era sparito.
È venuto in ospedale con me per la mia ultima chemio, ed era il suo compleanno.
Rileggo della me di qualche anno fa, e quella piccola persona mi fa tanta tenerezza.
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27 dicembre 2017
28 maggio 2009
Terapia Blu
Stanotte ho fatto un brutto sogno: avevo il tumore al seno e mi stavano inserendo una cannula nella schiena per iniettarmi qualcosa che, dicono, avrebbe reso più sopportabile la terapia. Però la cannula era grossa e faceva male.
Nonostante tutto la dottoressa mi disse che nulla era possibile contro il dolore della "terapia blu".
Oggi sono parecchio giù, mi devono arrivare e, oltre alla sindrome premestruale che già fa il suo, ci sono le pastiglie a rendermi eccessivamente emotiva. Se, nella mia normalità di ora, può commuovermi una stretta di mano, immaginate cosa può provocarmi una minima discussione.
Oddio, non so se sono le pastiglie, sono sempre stata un po' emotiva ma mai così.
Palando di cose più futili, ho comprato le Birkenstock, le "ciantelle" miracolose. Il prossimo che mi dice ancora quanto siano comode se le ritroverà stampate in fronte. Un male! L'infradito è durissimo e mi sta spaccando l'alluce. Per un perverso meccanismo psicologico però continuo a indossarle perché ormai ho speso i soldi e me le becco.
Dicono che una volta abituata non le leverò più. Sarà.
Per ora preferirei camminare a piedi nudi sull'asfalto rovente.
P.s. la palestra continua, è un bello zoo. Mi sono messa anche a dieta, più verdura e carne e meno (molti meno) carboidrati. I risultati si vedranno a lunga scadenza ma la pasta mi manca un sacco. Quanto è difficile essere determinati?
Nonostante tutto la dottoressa mi disse che nulla era possibile contro il dolore della "terapia blu".
Oggi sono parecchio giù, mi devono arrivare e, oltre alla sindrome premestruale che già fa il suo, ci sono le pastiglie a rendermi eccessivamente emotiva. Se, nella mia normalità di ora, può commuovermi una stretta di mano, immaginate cosa può provocarmi una minima discussione.
Oddio, non so se sono le pastiglie, sono sempre stata un po' emotiva ma mai così.
Palando di cose più futili, ho comprato le Birkenstock, le "ciantelle" miracolose. Il prossimo che mi dice ancora quanto siano comode se le ritroverà stampate in fronte. Un male! L'infradito è durissimo e mi sta spaccando l'alluce. Per un perverso meccanismo psicologico però continuo a indossarle perché ormai ho speso i soldi e me le becco.
Dicono che una volta abituata non le leverò più. Sarà.
Per ora preferirei camminare a piedi nudi sull'asfalto rovente.
P.s. la palestra continua, è un bello zoo. Mi sono messa anche a dieta, più verdura e carne e meno (molti meno) carboidrati. I risultati si vedranno a lunga scadenza ma la pasta mi manca un sacco. Quanto è difficile essere determinati?
17 novembre 2008
BruciaGrassi e MangiaBanane
Ci sono innumerevoli novità in questo mondo. Venerdì sera la prima serata mondana tra colleghi e non (ho scoperto che i nostri due validissimi informatici erano compagni di università di Roccio, tant'è che mi hanno detto "Dovevi dircelo che stavi con Roccio, così capivamo chi era!") e siamo andati a sentire un mio collega suonare in un pub ad Empoli. Devo dire che sono stati proprio bravi.
Venerdì, incuriosita dal corso sulla comunicazione fatto in azienda, ho comprato un libro sulla PNL. Se cercate su web non vi sarà difficile trovare qualcosa.
Nella mia vita ho sempre accusato gli altri di non capirmi ma forse sono io a non capire o a non spiegarmi bene, così voglio darmi un'opportunità per cambiare e cercare di capire gli altri mondi che mi circondano. Sto diventando davvero una piattola, intollerante di qualsiasi cosa e/o persona e spesso mi chiedo cosa mi renda così acida.
Altre news, lo sapevo, ma ho trovato conferme, sulle difficoltà intrinseche della vita semimatrimoniale. Odio quelle coppie (ecco l'intolleranza) che quando gli chiedi "Come va?" Rispondono "Benisssssimoooo". Non è vero!
Ci sono sempre delle piccole/grandi difficoltà e il fatto di riuscire ad affrontarle rende sicuramente la coppia più stabile di quanto non si creda.
Esempio: ieri sono entrata in vivissima paranoia perché in 24 ore Roccio avrà spiccicato sì e no 10 parole. Io cado in depressione quando non capisco cosa succede e Roccio non è la persona più comunicativa del mondo.
Alché mi chiudo e l'insicurezza e il senso di colpa prendono il sopravvento su qualsiasi cosa. Entrare in un vortice negativo è facile perché dal suo silenzio scaturisce il mio silenzio che genera altro silenzio e musi lunghi ecc ecc.
In genere però a questo punto scatta qualcosa nella mia testa che razionalizza il contesto e rende tutto un po' più chiaro. Spesso una frase un po' più forte, un po' provocatoria suscita una risposta. Magari non quella che ci aspettavamo ma comunque una risposta.
E allora da un silenzio può nascere una discussione, un chiarimento e si può andare avanti più solidi di prima.
E questi non sono problemi.
Entrare nel bagno e sentire che dall'altra parte, il bagno maschile, provengono suoni sospetti (sfregamenti e sospiri.. spero proprio che si tratti di una persona a cui piaccia molto lucidarsi le scarpe)... questi sono problemi.
Una novità per chi è a dieta: la dieta delle banane. Esperti orientali confermano che mangiare due banane al mattino sorseggiando acqua tiepida (vomito al solo pensiero) possa far perdere un sacco di chili.
Certo.
E' passata la moda della dieta dell'ananas, del cocco, ora è arrivata quella delle banane e mi aspetto che qualcuno si decida a far uscire la dieta dei cachi che tanto mi piacciono.
Io, in preda a una crisi maniacale di attività fisica, ho comprato due dvd: uno con esercizi bruciagrassi e uno di pilates. Entrambi mi spezzano gambe e schiena ma "se bella vuoi apparire un poco devi soffrire" maledetto chi ha inventanto questa frase. Mi chirurgizzo tutta così soffro tanto ma una volta e basta.
Oltre ai dvd abbiamo comprato una corda per saltare e domenica sono andata a pattinare col risultato che oggi ho le gambe a pezzi.
Stasera ho sentito Aga, carnivorofilo di aspirazione e postino di professione, il quale mi ha detto che un personaggio in italia sta micropropagando le piante carnivore. Che dire: bravi! Or ora che mi serve un bel cephalotus so dove poterlo comprare.
Quando l'ho messo in vivavoce perché parlasse con Roccio ha urlato "Quanto sei figo!" e ovviamente il complimento non era rivolto a me.
Sabato ci sarà una pizza carnivora a Torino, così ci si può rivedere e fare 4 chiacchiere. Mi farà piacere e chissà se si riuscisse a riprendere i contatti e il giro. Volevo scrivere mille cose, ma ci provo domani. Prometto di impegnarmi un po' di più col blog. E' che il lavoro e gli interessi impegnano il 99,9% del tempo. Ma mi impegnerò a scrivere sul water closed mentre rifletto sul mondo. Così unisco l'utile al dilettevole.
Venerdì, incuriosita dal corso sulla comunicazione fatto in azienda, ho comprato un libro sulla PNL. Se cercate su web non vi sarà difficile trovare qualcosa.
Nella mia vita ho sempre accusato gli altri di non capirmi ma forse sono io a non capire o a non spiegarmi bene, così voglio darmi un'opportunità per cambiare e cercare di capire gli altri mondi che mi circondano. Sto diventando davvero una piattola, intollerante di qualsiasi cosa e/o persona e spesso mi chiedo cosa mi renda così acida.
Altre news, lo sapevo, ma ho trovato conferme, sulle difficoltà intrinseche della vita semimatrimoniale. Odio quelle coppie (ecco l'intolleranza) che quando gli chiedi "Come va?" Rispondono "Benisssssimoooo". Non è vero!
Ci sono sempre delle piccole/grandi difficoltà e il fatto di riuscire ad affrontarle rende sicuramente la coppia più stabile di quanto non si creda.
Esempio: ieri sono entrata in vivissima paranoia perché in 24 ore Roccio avrà spiccicato sì e no 10 parole. Io cado in depressione quando non capisco cosa succede e Roccio non è la persona più comunicativa del mondo.
Alché mi chiudo e l'insicurezza e il senso di colpa prendono il sopravvento su qualsiasi cosa. Entrare in un vortice negativo è facile perché dal suo silenzio scaturisce il mio silenzio che genera altro silenzio e musi lunghi ecc ecc.
In genere però a questo punto scatta qualcosa nella mia testa che razionalizza il contesto e rende tutto un po' più chiaro. Spesso una frase un po' più forte, un po' provocatoria suscita una risposta. Magari non quella che ci aspettavamo ma comunque una risposta.
E allora da un silenzio può nascere una discussione, un chiarimento e si può andare avanti più solidi di prima.
E questi non sono problemi.
Entrare nel bagno e sentire che dall'altra parte, il bagno maschile, provengono suoni sospetti (sfregamenti e sospiri.. spero proprio che si tratti di una persona a cui piaccia molto lucidarsi le scarpe)... questi sono problemi.
Una novità per chi è a dieta: la dieta delle banane. Esperti orientali confermano che mangiare due banane al mattino sorseggiando acqua tiepida (vomito al solo pensiero) possa far perdere un sacco di chili.
Certo.
E' passata la moda della dieta dell'ananas, del cocco, ora è arrivata quella delle banane e mi aspetto che qualcuno si decida a far uscire la dieta dei cachi che tanto mi piacciono.
Io, in preda a una crisi maniacale di attività fisica, ho comprato due dvd: uno con esercizi bruciagrassi e uno di pilates. Entrambi mi spezzano gambe e schiena ma "se bella vuoi apparire un poco devi soffrire" maledetto chi ha inventanto questa frase. Mi chirurgizzo tutta così soffro tanto ma una volta e basta.
Oltre ai dvd abbiamo comprato una corda per saltare e domenica sono andata a pattinare col risultato che oggi ho le gambe a pezzi.
Stasera ho sentito Aga, carnivorofilo di aspirazione e postino di professione, il quale mi ha detto che un personaggio in italia sta micropropagando le piante carnivore. Che dire: bravi! Or ora che mi serve un bel cephalotus so dove poterlo comprare.
Quando l'ho messo in vivavoce perché parlasse con Roccio ha urlato "Quanto sei figo!" e ovviamente il complimento non era rivolto a me.
Sabato ci sarà una pizza carnivora a Torino, così ci si può rivedere e fare 4 chiacchiere. Mi farà piacere e chissà se si riuscisse a riprendere i contatti e il giro. Volevo scrivere mille cose, ma ci provo domani. Prometto di impegnarmi un po' di più col blog. E' che il lavoro e gli interessi impegnano il 99,9% del tempo. Ma mi impegnerò a scrivere sul water closed mentre rifletto sul mondo. Così unisco l'utile al dilettevole.
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