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04 maggio 2022

Fallisci ancora, fallisci meglio

Allora, è quello giusto? - Decisamente sì 


Mi ci è voluto un po' per capire di aver bisogno di una mano. Se a 40 anni la mia vita procede ancora lungo un'ellisse in un loop continuo, non sono di certo in grado, da sola, di dare uno stop, fermarmi, procedere in linea retta.

Così ho deciso di andare da un terapeuta. A volte quando mi siedo di fronte a lui (che sembra David Gnomo, gigante però) mi dico di non averne bisogno. Ci facciamo grosse risate (ma so che le battute sono un mio efficientissimo strumento di difesa).

È un investimento grosso per me, in questo momento, ogni tanto glielo chiedo Allora, come procede la villa con piscina?

Ride, rido.

Ma intanto qualcosa si è mosso. Penso che il solo andarci è stato l'inizio di un processo di cambiamento, e in parte lo devo a Cliff. Mi vedo tra qualche anno rovinare qualcosa di molto bello, e non voglio. Non voglio più.

Ci sono delle cose che vanno cancellate. I due anni e mezzo che precedono l'ingresso in casa Tasso non li ricordo quasi più. Probabilmente un altro meccanismo di difesa. La vergogna per aver permesso a un altro essere umano di trattarmi in un certo modo. Chissà.

Mi dice che le strategie che ho usato fino ad ora sono servite, del resto, mi dice, stiamo parlando nel mio studio e non in un carcere femminile.

Ma ora le mie strategie vanno riviste, non sono più idonee. Forse è per quello che non trovo vie di uscita?

E mi rendo conto di essere sempre insicura sul mio aspetto e su quello che sono, ma molto più obiettiva. Accetto me stessa, e accetto l'altro. Accetto anche la rabbia degli altri, purché non sia rivolta verso di me, divento più accudente, più empatica.

Anche con me stessa, l'oggetto principale della mia rabbia.

Se qualcuno dovesse chiedermi consiglio su come migliorare la sua vita, in primis direi di trovare un lavoro, se non c'è. Poi di fare un percorso di terapia anche breve. Perché no.

Oggi è passato Dado a prendere un caffè in pausa pranzo da lavoro. Mi ha portato un libro per il mio compleanno (un libro che sarà utilissimo per procedere con lo studio - parlerò anche di questo - e per tante altre cose). La sua dedica è una citazione:

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

È proprio come mi sento. Ma il fallire non mi abbatte, continuo imperterrita. Potrò non riuscire mai ma come dice David Gigante Gnomo, bisogna complimentarsi con se stessi non solo quando si riesce ma anche solo per il fatto di averci provato.

Non volevo fare il saggio di violino, ma parlandone con lui ho capito che l'unico modo per andare avanti in una cosa è porsi nuovi obiettivi sfidanti. E provarci, non per forza raggiungerli.

Così sì, farò il saggio di violino, continuerò a studiarlo anche l'anno prossimo, e oggi ho ordinato un violino nuovo.

Sensei Massimo dice che per un discreto violino il prezzo si sarebbe aggirato intorno ai 500 euro. Così ne ho trovato uno che sembrava fare al caso mio, ho bestemmiato perché non me lo potrei permettere, ma grazie alle rate di Paypal (odio pagare a rate, ma tant'è) tutto è possibile. Ovviamente prima di acquistarlo ho scritto al Sensei e solo una volta avuta la sua benedizione sono andata avanti con l'acquisto.

Il mio violino da studio lo porto da Cliff così posso studiare e suonare anche quando sono da lui.

Insomma, sono pronta a fallire di nuovo, a fallire meglio. Ma invece di preoccuparmi del fallimento e di sentirmi inutile a ogni errore, cerco di grattare via un po' di errori ogni volta. Lentamente.

Come una scultura che piano piano prende forma togliendo gli eccessi, idem farò con il resto delle cose. Scavo piano il marmo per scoprire ciò che nasconde. E se ci vorrà tempo, pazienza.

Non ho più fretta.



18 novembre 2020

Cuor di cervello tenebroso

Mi sveglio con questa strana sensazione che provo da giorni. Non è un mal di testa, ma non riesco a spiegarlo altrimenti come una sorta di prurito in un punto preciso del mio emisfero cerebrale sinistro.

Un prurito intracranico. 

Non so come alleviarlo. Apro gli occhi: dal letto a soppalco vedo l'ombra scura di C girato di spalle. La luce dei lampioni che entra dalla finestra disegna strane fantasie sui muri, amplificate dalla tenda 

Massaggio il cuoio capelluto sperando di sentire meno fastidio. Ed ecco che arriva l'altro problema. Sembrano alternarsi. È come se una bestia strisciante si facesse largo tra i miei capelli sul retro della testa. I capelli si spostano, pochi, la sensazione è quella. Come un dito che passa accanto alla radice dei capelli.

Forse è mattino, forse tra poco suona la sveglia, ma sono le due. 

Ho appena fatto un sogno strano, ma nel mio caso è uno dei miei soliti sogni.

Nella notte (e "col favore delle tenebre") le persone scappano dalla pandemia. Gli spettacoli che includono persone sono vietati e così vengono organizzati spettacoli clandestini con marionette e burattini. Tinder non permette più di incontrarsi, è ormai un altro tabù. Ma le persone riescono comunque ad accedere a questi spettacoli per adulti e a far incontrare il proprio pupazzo (anche piccolo pochi cm) con un altro. Le riproduzioni in miniatura dei palazzi al cui interno avvengono gli incontri lasciano poco spazio all'immaginazione. All'interno delle stanze la luce accarezza i vetri delle finestre, le ombre sono più che esplicite. 


via GIPHY


Il prurito all'interno del cranio prosegue e con esso, la sensazione sul cuoio capelluto della bestia strisciante.

Non riesco a prendere sonno e la mente vaga.

Forse ho uno di quei parassiti del cervello, magari ho mangiato qualcosa che non dovevo. Sushi? No, è un millennio che non lo mangio.

La carne di pollo era abbastanza cotta? Sì, ma anche fosse...

Forse è un tumore, cominciano così, magari fa pressione all'interno del cranio.

Oppure è un ictus che arriva.




Mi giro verso il muro. 

Ci sono, è colpa delle onde elettromagnetiche, questo sibilo continuo che sento quando il telefono è sotto carica, è lui, sicuramente è lui.

Stacco la spina e il sibilo smette. Forte della convinzione di avere estirpato la causa di ogni mio male, mi riaddormento. Nonostante l'evidente delirio da dormiveglia e la mia stranissima lucidità (per un istante, uno di quei rarissimi casi in cui tutto è limpido e chiaro) mi addormento di nuovo.

Il fastidio è cessato, per ora. Altri sogni strani mi daranno motivo di pensare.

Il mio cervello è salvo.

21 maggio 2018

Un'indovina mi disse

Proprio te cercavo.
Ah sì, ti hanno mandato?
Mi hanno detto di venire da te. Posso registrare questa conversazione?
(Sorride).
Certo.

Mano destra, (mi applica due gocce di un olio) questo è solo per purificare e aprire i canali. Strofiniamo (strofino i palmi delle mani l'uno contro l'altro, lei fa lo stesso).
Nome e cognome di lei.
CC.
(esegue dei gesti, suona una campana, mescola le carte).
Le faccio le carte in generale e poi quando finiamo ha diritto a tre domande.
Faccio tre mazzi, passato presente e futuro.
Divida i mazzi.

Con quale mano?

Qualunque.

(divido il mazzo di tarocchi in tre pile, prende la prima pila). Per lei. (la seconda pila) per la sua casa. (la terza pila). Per quello che avverrà.
Per lei.

È un po' nervosa.
Sì (ero arrivata lì quasi con le lacrime agli occhi).
Negatività, invidia, tanta.

Tanta invidia.
Tanta invidia, e tanta tristezza. Tanta. Ha un buco nel cuore.

(con le lacrime) sì.

(intanto mostra le carte del primo mazzo, per ogni carta dice) Una persona che le ha fatto tanto male. Una persona che le è mancata. Un piccolo viaggio che deve fare però non se la sente. 

Sì.

Litigasion (è colombiana. Intende litigio). Di sera piange.

(Proprio questa notte. Io, quasi devastata) Sì.

Tanto. C'è una melanconia, vuole come sparire, vuole come trovare qualcuno, sfogarsi e urlare, ma non riesce. Ha un nodo e questo nodo la fa star male.
Sei troppo buona, troppo. Sei troppo buona. Apri il cuore per tutti, sei una persona che dai tutto e non riceve niente. Sei stata presa in giro da parte di un uomo e da parte di un'amica.

Da un uomo e da un'amica (ripeto, come a riflettere).

Chi è questa persona che è mancata? Quella che le ha fatto più male.

È mancato mio padre quando avevo 18 anni.

Perché questa persona è ancora vicina a te, non la lasci andare, capisci? Ci pensi tanto, tante volte gli chiedi aiuto e forza. Lo fai di sera, ti metti come a parlare con lui. Non lo lasci andare.
I morti devono esser morti, devono essere lasciati in pace. Ogni tanto possiamo accendere una candela per loro. Ma non dobbiamo essere presenti per loro, se no non hanno pace.

(butta giù altre carte)

Un'offerta di lavoro che esce, come uno spostamento. Una vendita, una compravendita.
Sei una persona che ti piacerebbe avere una famiglia.
(annuisco, per me famiglia è anche solo due persone che stanno insieme)
Ti piacerebbe avere quello che ti è mancato, il nucleo familiare (molto generico, troppo banale)

Una persona del passato che torna. Una persona che ti ha fatto tanto male che torna. Ti vedo con un peso sopra, hai un peso troppo forte sopra. Ti senti stanca, mal di schiena, male al collo, male alla testa. Ogni tanto come che ti viene un capogiro.
(vero, soffro di mal di schiena, sento il collo scomodo e soffro di continui mal di testa. Dei capogiri non avevo fatto parola con nessuno, ma proprio stamattina ne ho avuto un altro. Accadono quando sono in piedi, anche se ho mangiato. E nulla c'entra la pressione. Questa sua intuizione mi colpisce perché è molto, molto specifica).
Tutto quello è la negatività che hai addosso.

Ma non è provocata da me.

No, è provocata dalle altre persone. Che ti mandano del malaugurio o delle cose negative. Sei una persona da ingelosire (trascrivo cosa ha detto, voleva dire che le altre persone sono gelose di me. Uno dei miei obiettivi è allontanare le persone negative, e lo sto già mettendo in atto da un po').

Per quello che avverrà. Ti vedo in mezzo a due persone. Sei in crisi per due persone. La tua testa in una, il tuo cuore in altra. Questo non ti fa stare in pace, non ti fa stare tranquilla e sei indecisa per questo.

C'è un foglio da firmare. La ruota della fortuna è accanto a te. C'è un foglio da firmare. C'è una persona accanto a te che è negativa, una doppia faccia, devi fare molta attenzione con questa persona.

È un'amica o un familiare?

Un familiare, devi fare molta attenzione. C'è un'amica che ti parla male dietro. Dice il contrario di quello che dici, per farti fare brutta figura davanti agli altri. Soldi da recuperare, un trionfo. Qua ti esce una buona notizia e una persona che non starà bene di salute. Questo per quello che avverrà.
Tre domande.

La mia situazione sentimentale.

Undici carte. (pesco 11 carte dal mazzo che ha aperto a ventaglio davanti a me). Ma sei con una persona adesso?

Mi sto vedendo con una persona adesso.

Questa persona ha una famiglia nel passato?

Ha avuto una relazione, sì.

La tua paura è che lui stia sentendo qualcuno.

Sì.

Questa persona che lui sente è la persona del passato. Con lui sei troppo insicura. Hai paura. Non sei certa di te. Devi far capire a lui, a tutti, che tu sei sicura di te stessa. Perché avendo questa insicurezza rendi insicura questa relazione. Lui con questa persona e con altre persone non ha niente. Solamente che si sentono, solo per queste cose del passato. Lei è interessata, lui ha passato la tappa e questa persona gli ha comunque fatto molto male. Tra di voi io vedo la ruota della fortuna, c'è anche convivenza, ci sono cose nuove tra di voi.

Ok.

Seconda domanda?

Ho dei problemi di salute, vorrei sapere come va.

Nove carte (scelgo nove carte dal mazzo che ha aperto a ventaglio davanti a me).

Hai paura di rimanere in un letto?

Mmmm no (non sono del tutto sincera. Ho sempre avuto grande paura di restare invalida).

La tua salute è un passaggio. Devi fare dei trattamenti, devi curarti bene e devi fare attenzione ma io vedo che tutto andrà a buon fine. Ok? È più paura che qualcos'altro ma io vedo che è solamente una cosa che guarisce definitivamente. Con la grazia di Dio.

Ultima domanda?

Mhm non lo so, aspetta che ci penso un attimo. Ti chiedo qualcosa sui miei nipoti.

Quanti anni hanno?

Lei ha 13 anni, lui 10.

Facciamo lei, perché lui è un angioletto. Nome e cognome di lei?

CC.

Ahhhhhh, sei la sorella della mamma? Sette.

(Prendo sette carte). Magari mi dici qualcosa di nuovo rispetto a ieri.

La vedo più positiva, con più forza, con più voglia di continuare. Sì il malocchio ce l'ha ma la vedo più... Forse la nostra conversazione l'ha resa più forte. Sono contenta. (prende tre braccialetti da una ciotola). Una per ognuna, ve li regalo io. Sono benedetti.

Grazie, grazie mille. Grazie infinite. Buona giornata.

Ho tirato fuori i 10 euro e sono andata via.

Scrivo questo post, trascrivendo la registrazione di stamani. E lei non può sapere che anche stanotte piangerò.