12 aprile 2007

Un boss mafioso in banca

Dividendo in due tranche la giornata di ieri.
Ieri mattina ho avuto un colloquio presso una banca: nella mail era "raccomandato" l'abito formale. Allora ho tirato fuori dall'armadio il mio tailleur gessato e l'ho provato. Perfetto, sembravo un boss mafioso. Pantaloni e giacca, ho annullato le poche curve che ho, ho preso la macchina e sono andata. Ovviamente cosa capita quando si ha fretta? Che tutto va storto. Sono andata al centro commerciale dietro casa per comprare il biglietto del treno per scendere venerdì, dato che c'è anche sciopero, e per fare le fototessere richieste alla banca. Vado all'agenzia viaggi, ho con me due bonus di rimborso per gli innumerevoli ritardi fatti da trenitalia ma non vanno bene. La somma dei due bonus supera il costo del biglietto e non è fattibile. Non fa nulla, ho una piccola carta prepagata che abbiamo fatto io e Roccio per quegli acquisti online, che non facciamo, ma non si sa mai. Può capitare.
Purtroppo quella carta passa come carta di credito e loro non sono abilitati, ma grazie a dio ho il bancomat di mia mamma. Chiedo se possono cambiarmi 10 euro in moneta per fare le foto alla macchinetta delle fototessere ma nulla. Purtroppo il macchinario cambiamonete accetta banconote fino ai 5 euro. Vado allora dal tabaccaio a comprare due biglietti del pullman, piglio il resto (tutto quanto sempre vestita da boss mafioso) e vado a farmi le foto. Sono in ritardo pazzesco.
Vado in macchina, richiamo Roccio ma lo saluto subito, devo correre al colloquio con le mie 4 fototessere stile Morticia Addams. Mi trovo nel traffico totale della Torino che non lavora (o lavora in strada). Ma quanta gente c'è che non lavora? Chiedo a Roccio di entrare nella mia casella gmail e di controllare se nella mail della richiesta colloquio della banca c'è un recapito telefonico ma nulla. Quindi mi cerca il numero di telefono su internet, li chiamo per dire che arriverò con un po' di ritardo. Dopo un paio di manovre da arresto trovo parcheggio praticamente lì davanti e alla fine non sono arrivata così tardi dai. Mi fanno attendere, come al solito, e poi arriva il tizio. Vestito da boss mafioso anche lui, ma da boss mafioso "inside". E attacca con la solita tiritera: parlaci di te, cosa hai fatto nella vita, come ti vedi a 36 anni, cosa cerchi in un lavoro, ecc. Mi preannuncia che stanno facendo colloqui a un migliaio circa di persone e ci sarà un seminario sabato che scremerà di molto questo numero. Sabato? Sabato, mi conferma. E' saltato tutto. Il biglietto del treno che avevo fatto, la mostra dell'artigianato a Firenze, ma soprattutto: e ora io e Roccio come ci organizziamo? Lui dice che non ci sono problemi, che sale lui. Però a me spiace tanto. Anche perché sono mesi che ci parliamo di questa fiera dell'artigianato e ci tenevo al fatto che la girassimo insieme. Allora decidiamo per lo sbattimento totale, però ci guadagnamo in fatto di giorni. Sì perché se viene lui il weekend, va via alle 17 di domenica, mentre se vado io posso andare via anche il lunedì mattina. Allora è deciso, venerdì sera viene lui, sabato ci sorbiamo questo seminario, e sabato a pranzo scendiamo. Così domenica andiamo alla fiera, dormiamo tranquilli e lunedì mattina riparto. Sbatti, sì, ma sono ore importanti e non le vogliamo perdere.

Quindi, il pomeriggio vado al secondo colloquio. Stavolta in pullman, e con i jeans. Questo colloquio è dovuto a una similraccomandazione. Il fratello di RagnoB ha fatto il mio nome a questa azienda che subito mi ha contattata. Loro sono molto propositivi, mi parlano un po' di ciò che fanno e mi propongono in quattro e quattr'otto un corso, full-time, di due mesi, su .NET. Io sono entusiasta e accetto subito, solo che, appena uscita da lì mi chiama Seat per riconfermarmi il contratto che ripartirà dal 2/5. Ho accettato, anche perché se faccio il corso .NET rimarrei senza lavoro fino a luglio. Abbastanza pesantina come cosa. Invece così ho l'opportunità di avere il sedere un po' coperto e magari fare qualche corso serale finanziato dal comune su un qualsiasi linguaggio di programmazione.

Poi vado a Porta Nuova, alla stazione, a richiedere il bonus del biglietto fatto la mattina stessa. E una volta tornata a casa... Pattini. Sono tornata a pattinare, sia ieri pomeriggio che stamattina e oggi ho le gambe a pezzettini. Ma perché limitarci alle gambe? Parliamo anche della schiena.

Ora aspetto solo che arrivi domani sera. Siamo sempre di corsa ma almeno sempre insieme, e conta solo questo.

2 commenti:

Zion ha detto...

conta solo quello, accidenti, sì!!!

:-)
Meno male che hai le chiappette coperte fino a luglio sono proprio contenta per te!

Zion

Carla ha detto...

Eheh grazie, capo..