28 aprile 2023

Fake it until you make it
42 è il numero perfetto

 Non so come, davvero non so come, a inizio aprile ho iniziato un nuovo lavoro. Passato un mese con l'azienda di Maleventum (che ci vorrebbe davvero una vita intera a parlarne, nel bene e nel male, appunto) ho trovato lavoro come sviluppatrice Java in un'azienda a Torino.

Stipendio più alto, una mensilità in più, buoni pasto da 8 euro. Colloquio solo conoscitivo e non tecnico. Insomma, innamorati a prima vista. Io, invece, panico. Non so fare nulla di quello che mi viene richiesto ma sono, ad oggi, ancora in formazione e lo sarò fino alla fine di maggio. Così, come ha detto la mia cara amica Tahio: "Fake it until you make it". Prendo alla lettera il consiglio: scorro il codice e riconosco Stream e Lambda Expression e poi le guardo come se mi stessero parlando in aramaico. 

La fuga da Benevento ha rinnovato l'amore per la mia casa e i miei spazi, anche se sento forte il desiderio di condivisione con Cliff.

Intanto, per il mio compleanno è venuto da me prendendo ferie. Esiste un patto non scritto e se possiamo cerchiamo sempre di prendere giorni di ferie per i rispettivi compleanni. Stiamo insieme, vicini e stretti, preparandoci del cibo, guardando dei film, spacchettando i regali. 

Inoltre era il 42esimo compleanno, il numero perfetto, la risposta alla domanda della vita, al significato della vita e a tutto quanto. Non avrei potuto passare quel giorno con nessun altro. Straziante la partenza.

Parlavo con un amico su quella sensazione disarmante che si sente all'inizio di una relazione, quella che ti distrae ogni secondo, che ti fa pensare sempre all'altro, che ti toglie sonno e fame.

Ecco, per me è sempre e ancora così. Lo adoro. Anche se cammina piano come se si godesse ogni passo, che fosse per andare in stazione (anche se siamo in ritardo) oppure per andare a vedere un film, o semplicemente per andare. Lo adoro anche se brontola come un sessantenne contro la tecnologia e per lui il telefono è davvero un accessorio. Se usa Google Maps e poi "Ma che strada mi fa fare? Era meglio se non lo seguivo". 

Però è l'unica persona al mondo con la quale riesco a dormire più di 8 ore filate, e mi sento tranquilla, amata serena. 

Basti pensare che non sono riuscita a prendere tutti i giorni di ferie, così ieri mi è toccato andare in ufficio. Cliff ha portato una frittata di spaghetti, una copertina, due coca cola e abbiamo fatto pic nic sul prato davanti a dove lavoro. Non ho bisogno di altro.

Buon compleanno a me, buona vita meravigliosa a noi.