12 novembre 2009

Ho scoperto (nulla ho scoperto, che dovevo scoprire mai?)

Ho scoperto, che cosa buffa, che gli Slayer mi fanno addormentare. Per intenderci gli Slayer sono un gruppo thrash metal tutto tuppatutta gnagnau turuttuttuppà ecc ecc.
Ecco, loro:

Questo ultimo album mi piace. Non sono il mio gruppo preferito nel genere, però questo ultimo album... promosso.
Mammamia dovrei lavarmi, o rischio di tenere tutti a distanza domani, ma ho zero voglia, mi viene freddo brr brr.
Si vede che non so cosa scrivere?
Potrei fare così.
Bi.
Ba.
Bu.
Cic.
Ciac.
Sullo sfondo di queste mie cazzate si sente Di Pietro che parla ad Annozero, io ho un grosso abiocco post cena.
Bz bz bz.
Quando non so cosa scrivere non c'è nulla da fare. Potreste pensare "E allora non scrivere" eeee la fate facile voi. Io entro nel mio blog e vedo la data dell'ultimo post e mi prende malissimo.
Ieri sera abbiamo visto Chocolat. La mia pastiglia ha ripreso con i suoi disturbi perché oltre alle caldane, stavo attaccando a piangere dalla prima scena del film.
Via, vado a lavarmi, se no davvero poi non vado più.

Canzone del giorno, appunto: Hate Worldwide Slayer

05 novembre 2009

Che meraviglia!

Alè alè



mi viene da ridere, ma ci sarebbe da piangere...

5° giorno

Al quinto giorno sono perfettamente ambientata con la mia mooncup.
Con questo aggeggio ci si deve sicuramente alzare 10 minuti prima ogni mattina perché bisogna aggeggiare un po’ per levarla, lavarla e rimetterla. Poi a partire da ieri ho notato una cosa fastidiosa: quando si rimette, nel momento in cui la coppetta all’interno si apre e aderisce alle pareti, fa un effetto ventosa e ci si sente risucchiare l’interno. Dura mezzo secondo ma fa un po’ sobbalzare: se non altro così si è sicuri di averla inserita per bene. Dei due modi per piegarla prima dell’inserimento (vedere libretto di istruzioni o sito internet dedicato o video su youtube) io preferisco il secondo. Mi sembra più “aerodinamico” (io avrei scritto aereodinamico ma il correttore automatico di Word me lo ha bocciato, mi devo fidare? Boh..) e scivola meglio.
Sto pensando a come tenerla tra un ciclo e l’altro e Zion mi ha proposto di chiedere in farmacia un contenitore sterile. Non male come idea. Lo sterilizzo dopo il ciclo, lo risterilizzo poco prima del ciclo successivo, lo asciugo bene e lo metto in un contenitore per le urine, sterile.
No?
Per ora, comunque, promossa.
Ieri sera siamo andati a vedere Parnassus, l’ho trovato molto carino. A me i film onirici piacciono molto. Lo vorrei anch’io uno specchio così!

03 novembre 2009

Il 2° giorno (o il 3°?)

Il secondo giorno di mooncup è più rilassato del primo. Ammetto che bisogna avere parecchia confidenza col proprio corpo, non è decisamente indicato per donne pudiche che hanno pausa di sporcarsi le mani. Però lo trovo piuttosto comodo. Una volta presa l’abitudine non lo senti proprio, se non si hanno perdite a valanga si può tenere anche 8 ore o più.
Pro e contro ci sono, ovvio, se la giocano parecchio.
I contro sono dovuti ai cambi. Se ci si trova in giro non sempre è possibile dargli una sciacquata, bisogna munirsi di salviette o bottiglina d’acqua. Poi i primi giorni c’è un po’ di paranoia e la voglia di andare in bagno a controllare ogni due minuti e se non c’è la possibilità si finisce per entrare in una dimensione parallela in cui si cerca di intuire i movimenti dei fluidi all’interno del nostro corpo. Una dimensione allucinatoria.
Devo dire che, se inserito bene, è come non averlo. Non è ruvido come l’assorbente interno che quando viene tolto asciuga tutto l’asciugabile. Stamattina ho trovato la mia posizione ideale per inserirlo ed è scivolato senza problemi. Blup.
Se qualcuno si schifa all’idea posso assicurare che non è così schifoso come ci si può immaginare.
I pro sono altri. Innanzitutto non si deve più girare con mille pacchettini quadrati violacei che lasciano poco spazio all’immaginazione (non so se capita anche a voi: io ho una borsa incasinatissima e ogni volta che tiro fuori qualcosa spunta un assorbente), non ci sono cattivi odori, si può girare nude per casa senza fili che penzolano (assorbente interno), non c’è spazzatura perché se tenuto bene dura 10 anni.
Altri contro: tra un ciclo e l’altro va sterilizzato. I metodi sono: bollitura per 10 minuti in un pentolino apposito, oppure lavaggio in acqua e amuchina. Io posso anche sterilizzarlo appena finito il ciclo, solo che una volta riposto nel suo sacchettino di cotone non è giù più sterile. Come funziona la cosa? Lo sciacquo e via? Boh? In ogni caso non si può fare altrimenti, perché non siamo sempre a casa quando arrivano. E quando arrivano, arrivano.
A tirare le somme la bilancia pende a favore. E’ molto scomodo all’inizio, perché non si è abituate all’idea di una cosa “riutilizzabile” da inserire all’interno, ma forse a lungo andare ci si fa l’abitudine. Del resto l’uomo è fatto per adattarsi.

Canzone del giorno: Il Volo Zucchero

01 novembre 2009

Samhain e mooncup

da wikipedia:
Benché nel Calendario di Coligny, l'unica fonte archeologica che fa riferimento al computo del tempo presso i celti, l'unica festa chiaramente indicata sia Trinuxtion Samoni (Samonios), tradizionalmente si ritiene che dividessero l'anno in due parti: inverno (il cui inizio era segnato dalla festa di Samhain) ed estate (di cui l'inizio era segnato da Beltane). I Celti erano influenzati principalmente dai cicli lunari e delle stelle che segnavano lo scorrere dell'anno agricolo che iniziava con Samhain (in novembre), alla fine dei raccolti, quando il terreno veniva preparato per l'inverno.

La vigilia di Samhain (in irlandese Oidhche Shamhna) era la festività principali del calendario celtico, probabilmente celebrata il 31 ottobre, rappresentava l'ultimo raccolto. Oggi in Irlanda Oíche Shamhna indica la notte di Halloween. I falò hanno sempre avuto un ruolo importante in questa festa. Anche in epoca cristiana i villici erano usi lanciare nel fuoco le ossa del bestiame macellato (il bestiame aveva un ruolo prominente nel mondo gaelico pre-cristiano). Una volta che i falò erano stati accesi, tutti gli altri fuochi venivano spenti ed ogni famiglia prendeva solennemente il nuovo fuoco dal falò.

Come molte feste celtiche, veniva celebrata a più livelli: dal punto di vista materiale era il tempo della raccolta e dell'immagazzinamento del cibo per i lunghi mesi invernali. Essere soli in questa occasione significava esporre sé stessi ed il proprio spirito ai pericoli dei rigori invernali. Naturalmente, questo aspetto della festa ha perso in epoca moderna gran parte del suo significato, visto che oggi le carestie fortunatamente non costituiscono più un problema come presso le antiche società rurali.

Spiritualmente parlando, la festa era un momento di contemplazione. Per i Celti morire con onore, vivere nella memoria della tribù ed essere ricordati nella grande festa che si sarebbe svolta la vigilia di Samhain era una cosa molto importante (in Irlanda questa sarebbe stata Fleadh nan Mairbh ("Festa dei Morti"). Questo era il periodo più magico dell'anno: il giorno che non esisteva. Durante la notte il grande scudo di Skathach veniva abbassato, eliminando le barriere fra i mondi e permettendo alle forze del caos di invadere i reami dell'ordine ed al mondo dei morti di entrare in contatto con quello dei vivi. I morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e celebrazioni gioiose erano tenute in loro onore. Da questo punto di vista le tribù erano un tutt'uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non fu mai eliminato pienamente, nemmeno con l'avvento del Cristianesimo.

Infine, dal punto di vista dell'ordine cosmico, il sorgere delle Pleiadi, le stelle dell'inverno, segna la supremazia della notte sul giorno. In alcune parti della Bretagna occidentale, si usa cucinare le kornigou, torte a forma di corna di cervo, a simboleggiare il Dio cornuto che perde le corna prima di ritornare nel suo regno nell'Aldilà.
La festa in Italia [modifica]

Quando i Romani entrarono in contatto coi Celti, identificarono Samhain con la loro festa dei morti (Lemuria) che era però celebrata nei giorni 9, 11 e 13 maggio. Con la cristianizzazione venne istituita la festa di Ognissanti (1 novembre), mentre il 2 novembre si celebra il Giorno dei morti. Attualmente nei paesi di cultura anglosassone si celebra invece la festa di Halloween.


Non ci era mai capitato, ieri sera dei bimbi hanno bussato alla nostra porta chiedendo "dolcetto o scherzetto?". Noi avevamo, non per l'occasione, un sacchetto con dei cioccolatini che hanno gradito molto.

Io volevo truccarmi da una sorta di geisha morta, ma alla fine il risultato è stato molto bambolesco, mi mancavano le gotine rosse e potevano mettermi in una vetrina di un negozio per bambini.
Foto:





Comunque è stato molto divertente, anche se ero l'unica truccata. Siamo andati a sentire i Sovrappeso, mitica rock komic band (quest'anno hanno cercato di sfondare andando a "x factor" e diciamo che si sono fatti grasse risate ma non li hanno presi) a Pontedera.

Oggi, con un ritardo di 9 giorni, si sono presentate le "mie cose". Ieri ho comprato la mooncup. Prime impressioni: funziona, questo sì. E' scomodissima da mettere e da levare, bisogna fare un gran maneggio e la prima volta che l'ho tolta ho faticato parecchio e già mi immaginavo i titoli dei giornali locali "ragazza al pronto soccorso per coppetta incastrata in vagina".
Altra scomodità: sarebbe necessario pulirla bene ogni volta con un po' di sapone neutro, ma voi vi immaginate se uno va a fare due passi e sta via una giornata come la pulisce? Mi sono attrezzata oggi comprando l'amuchina, mi farò una bottiglietta con acqua e amuchina da usare per disinfettare. Altra scomodità, da' un po' fastidio: non è come l'assorbente interno che davvero non senti più dopo due minuti. Questo ha una presenza che un po' si fa sentire: forse è colpa del gambo, magari mi tocca tagliarlo un altro po'.
Per altre info devo aspettare un po', usarlo per diversi cicli e vedere se è davvero un rompimento o si può instaurare una sorta di nuova abitudine, per cui alla fine diventerebbe scomodo girare con gli assorbenti. Vedremo.

Canzone del giorno: Ho pulito il bagno Sovrappeso