31 gennaio 2011

Per BadGuy e Sonia

Ciao ragazzi,
non so come contattarvi e sfrutto il blog per darvi queste info. Quando volete venire a Torino? In macchina o in treno? Cambia molto perché qui è ancora tempo da neve quindi se salite dovrete attrezzarvi in questo senso. Inoltre con la macchinina avete un sacco di posti in più da osservare, come la Reggia di Venaria Reale che, a quanto dicono, merita tantissimo. Quanto vi fermerete? Per quanto riguarda gli alberghi, su lastminute trovate diverse offerte, fate solo attenzione che non sia in zona parco del Valentino, o stazione Porta Nuova che non sono proprio un bijoux. Immagino che vogliate un albergo in centro, non ne conosco molti, ma in base a prezzo e zone posso consigliarvi questi.
Se siete con la macchina appunto vi consiglio di vedere la reggia di Venaria Reale

Visualizzazione ingrandita della mappa
E a quel punto potete anche cercare un albergo fuori dal centro, che in centro si può entrare in macchina ma è un casino ed è a pago il parcheggio.
Ma se demacchinati le cose da vedere assolutamente, nel centro storico, sono: il Museo Egizio, secondo al mondo dopo quello de Il Cairo, Palazzo Madama in piazza Castello, il Duomo, il palazzo col piercing, il Museo del Cinema (Mole Antonelliana, con annesso ascensore vertiginoso e trasparente per guardare dall'alto la città).
Posti in cui passeggiare: Piazza Vittorio Veneto, la piazza porticata più grande d'Europa, via Roma per i negozi, via Po per i locali notturni (ma meglio forse sempre piazza Vittorio), ma anche il quadrilatero romano. Per mangiare, sempre rimanendo nel centro potreste andare allo Sfashion Cafè in via cesare battisti 13, è il locale di Chiambretti, si mangia bene e si spende il giusto (e se non volete cibi particolari fa anche da pizzeria, anzi direi che è una pizzeria buona con annesso ristorante buono). Ma ragazzi scrivetemi una email! Nel commento del post precedente vi ho inserito la mail, scrivetemi che vi spiego per bene che forse questo weekend non ci sono!

Rettifico: ci sarò questo weekend. Fatemi sapè :)

28 gennaio 2011

Neuronal Chic

Oggi altro test di tecniche di programmazione. Domande altamente incomprensibili, tant'è che il primo esercizio è stato poi cambiato per permettere a ognuno di noi la perfetta o quasi comprensione di tutto il testo.
Com'è andata? Bene. Ho un po' copiato dal mio compagno di banco, ma nemmeno copiato. Mi mancava un passaggio (specifico che il test era carta, penna e linguaggio java: nemmeno un pc per testare se è tutto ok) e così ho dato una sbirciatina, ma poi un "ah ecco" silenzioso e il resto è tutta farina del mio sacco. Soddisfatta? O rimborsata?
Purtroppo in giornata ho ricevuto notizie non positive dall'azienda presso cui lavoravo prima di partire per Firenze, non hanno modo di stare dietro a una stagista, quindi la mia proposta è andata a farsi benedire: se non altro il responsabile è stato molto carino e ha detto che avrebbe sparso la voce in altre aziende.
All'uscita dal corso, cioè poco fa, volevo andare al cimitero. Ma d'inverno chiude alle 16, così sono rimasta un po' col cuore in gola lì davanti al cancello semiaperto (o semichiuso, ma io i cancelli li vedo sempre semiaperti), con l'allarme che ululava, pensando che forse potevo strisciare nell'apertura. Mi piacciono i cimiteri.
Luoghi calmi e silenziosi.
Va bhe, poi il mio cervello si è ristabilizzato e sono tornata a casa.
Cinema saltato stasera, alla fine i miei compagni avevano altro da fare, io ero di corsa che stasera cena qui. Diciamo che il mio cervello si deve ristabilizzare anche per un sacco di cose, ci sono molti cancelli su cui sono rimasta incantata.
Per esempio, oggi mi è stato fatto un mezzo complimento. Ma proprio mezzo, perché l'altro mezzo non aveva senso. Tipo che un ragazzotto che frequenta quella scuola ma un altro corso, amico di un mio compagno, ha commentato la mia persona dicendo "quella ragazza è tanto carina, perché si fa i capelli viola?".
Ora, deficiente, una ragazza è carina punto e basta e tu, compagno di corso, potresti solo dirmi che ha detto che sono carina, a me faceva piacere uguale. E quindi sono stata un po' lì ferma a pensare perché ho questa bassa considerazione di me, è evidente che sono così insicura di tutto, che peggio non potrebbe essere.
E allora sono qui, telefono alla mano, numero della psicologa in evidenza, dito pronto, ma non riesco a chiamarla.
Ok ok, drin drin chiamata in diretta, vediamo.
Chiamata, lasciato messaggio in segreteria per farmi richiamare: che cosa bruttina però, almeno sentire una voce che interagisce con te dall'altra parte invece di una fredda segreteria.
I parametri con cui l'ho scelta (dopo che milioni di persone mi hanno detto che mi avrebbero dato un nominativo di fiducia e non è mai accaduto) sono: vicinanza a casa, che tipo ci arrivo a piedi, mucho comodo. Sesso femminile indispensabile. Scherzi ad avere un uomo che sta lì in silenzio solo ad ascoltarti e ad aiutarti nella vita? Uno poi si prendere una cotta tremenda. E basta.
Andrò da lei una volta, cercherò di sentire che impressione mi da' e sarò molto sincera con me stessa.

Canzone del giorno: Talk Dirty To Me Poison

27 gennaio 2011

Classi? Metodi? Funzioni? Eh?

Benvenuti al mio primo giorno di difficoltà da corsista. Introducendo classi, metodi, attributi, mi sono persa alla prima definizione.
Che volete che vi dica? Ho la testa un po' annebbiata. Stanotte ho dormito finalmente come una bambina e stamattina ho faticato ad alzarmi ma ero proprio bella riposata.

Non ho scritto che poi i miei compagni sono stati carini, mi hanno chiesto scusa, hanno risistemato il forum ed è finita, come al solito, a tarallucci e vino.

Canzone del giorno: Ever Fallen In Love (With Some You Shouldn't) Buzzcocks

You stir my natural emotions
You make me feel I'm dirt
And I'm hurt
And if I start a commotion
I run the risk of losing you
And that's worse
Ever fallen in love with someone?
Ever fallen in love?
In love with someone
Ever fallen in love? (Love…)
In love with someone
You shouldn't've fallen in love with
I can't see much of a future
Unless we find out what's to blame
What a shame
And we won't be together much longer
Unless we realize that we are the same
Ever fallen in love with someone?
Ever fallen in love?
In love with someone
Ever fallen in love? (Love…)
In love with someone
You shouldn't've fallen in love with
You disturb my natural emotions
You make me feel I'm dirt
And I'm hurt
And if I start a commotion
I'll only end up losing you
And that's worse
Ever fallen in love with someone?
2 anni fa

Ever fallen in love?
In love with someone
Ever fallen in love? (Love…)
In love with someone
You shouldn't've fallen in love with
Ever fallen in love?
In love with someone
Ever fallen in love? (Love…)
In love with someone
You shouldn't've fallen in love with
Fallen in love with
Ever fallen in love with someone
You shouldn't've fallen in love with…

bhe però la canzone di oggi è anche questa (che non riesco a levarmi dalla testa)
Cohiba Daniele Silvestri

26 gennaio 2011

Do u remember?

Queste ultime due sono state serate degne di nota.
L'altroieri sera era in programma la cena con i compagni delle elementari. Le adesioni sono state incredibili: infatti eravamo in cinque.
RagnoB in ritardo, ma questo perché lei prende la vita in modo sciallo e fa bene. Arrivo davanti al ristorante e becco Francesca. Caspita, Francesca. Anche se sono passati circa 18 anni dall'ultima volta che l'ho vista, non è cambiata proprio per niente, ora è super-responsabile di una super-ditta di super-servizi. Appena ci vediamo mi arriva un sms, era proprio lei che mi stava chiedendo "Ma dove cavolo siete?". Non ci si vede da 18 anni e questo è il messaggio che mi invia! Poco dopo arriva Matteo, che ora lavora al sito della provincia di Torino e si occupa dei contenuti multimediali, ma non solo. E' cantante/bassista nonché credo leader di una rock band dal nome Nadàr Solo. Sono ganzi e i loro pezzi mi piacciono, ma tipo che proprio quella sera prima di andare in pizzeria, mentre mi facevo la doccia, ne canticchiavo uno. Arriva anche RagnoB, di lei ho già parlato un sacco, siamo rimaste in contatto e in amicizia abbestia. Ed ecco Marco, ora è precario e studia teatro comico: ci ha mostrato il suo personaggio in fase di sviluppo, il dj sfigato (ma credo di essermi persa due o tre battute).
La serata è incentrata su Francesca che, come al lavoro, si dimostra un po' leader e sviluppa una sorta di intervista in cui ci chiede che facciamo, ogni due per tre insulta, scherzando, Matteo perché dice che lui le ha rovinato l'infanzia (loro hanno passato anche le medie assieme, come compagni di banco). Così Matteo ci ha raccontato di un paio di scherzi che le ha combinato e lei lo ha infamato abbestia.
Abbiamo anche ricordato la nostra maestra. Io devo dire, avevo dei ricordi "abbastanza" positivi su di lei, anche se ricordava molto la sig.ina Rottenmeier di Heidi, sempre precisina, sempre in tailleur, sempre perfettina.
A mano a mano che raccontavano però mi sono tornati in mente altri particolari, abbastanza inquietanti, che non potevo ricordare perché con le secchioncelle (come io ero all'epoca, lei era abbastanza gentile. Ma appena ti trovavi in difficoltà era in grado di lanciarti le peggiori umiliazioni.
Ricordo che ai bambini che si infilavano le dita nel caso cantava canzoncine tipo "le manine laboriose", ricordo che quando beccava le bimbette che scrivevano foglietti romantici ai propri amori lei li leggeva davanti a tutti. Una grande pedagoga insomma.
Poi religiosissima. Ci ha inculcato questa cosa così fortemente dentro di noi che io sono arrivata a essere intollerante verso la religione cattolica. Ricordo che ci faceva recitare la preghiera all'inizio delle lezioni e alla fine, che ci insegnava i canti di chiesa ma la cosa peggiore è che ci interrogava sulle preghiere. Francesca ricorda addirittura una sua interrogazione sull'atto di dolore, preghiera che dopo quest'esperienza traumatica non è mai più riuscita a imparare. Ricordo che Marco era preso anche a strattonate da lei e lui ovviamente ne ha un pessimo ricordo, ma come di una persona che davvero gli ha rovinato l'infanzia.
Matteo ci ha anche raccontato di quando incontrò la maestra non troppissimi anni prima, alla stazione di Porta Nuova. Lui capellone e con la barba incolta e la zona, bhe non proprio delle più tranquille. Dice che quando lui l'ha avvicinata lei ha fatto un salto incredibile, poi si è ripresa e lo ha riconosciuto.
Dopo la pizzeria (pizza buona ma i camerieri ci stavano attorno come se volessero mandarci via) siamo andati al St Martins a prendere qualcosa da bere. Lì abbiamo fatto alcune foto e io ho provveduto a disegnare la mano di Matteo con un quadretto degno di nota.





La serata è stata davvero bella. Sono quasi convinta di essere migliorata nel socializzare con gli altri. Sabato i Nadàr Solo suoneranno in via delle Cacce 36 a Torino, tutti invitati ad ascoltarli (ma alla fine del post metterò un video). Accorrete un po' più numerosi della cena di classe insomma.

Ieri sera RagnoB mi chiede se andiamo a bere qualcosa che saluta un ex collega di quando faceva la maschera/guida a Palazzo Bricherasio. Quando arrivo lì siamo io, RagnoB e decine di sconosciuti. Però... aspetta un attimo.
Il ragazzo che andrà a vivere a Berlino è Tino, un compagno di mia sorella dell'Accademia di Belle Arti, lo conosco, me lo ricordo e quando lo saluto si ricorda di me. Bha, e guarda te chi c'è, Barbara, la zia di Alessandro, mio ex compagno delle superiori e ora bravissimo fotografo con cui l'altra sera sono uscita insieme alla sua compagnia. Anche lei era compagna di mia sorella, ora ha un bellissimo bambino e mi ha raccontato la sua storia nonché i soliti "ah becchiamoci allora su facebook, ma tua sorella niente facebook?", no mia sorella niente pc, niente internet, ancora lettere a mano, massimo sms. Lei è proprio bella, è la versione bella di Bijork, infatti mi è venuto spontaneo di rivelarle che è sempre più bella. E lei mi ha detto che sembra che io abbia ancora 20 anni (mi stavo quasi commuovendo).
Insomma questo Tino andrà a vivere a Berlino a fare l'artista, il pittore e io, che sono faccia da sedere, penso che andrò a trovarlo.
Ho dimenticato qualcosa? No, certo che no. Il corso prosegue e bene, stasera però voglio stare a casa che in queste due sere sono rientrata tardissimo e io se dormo meno di otto ore sono davvero storditissima.
Dicevo che sì, sto imparando a stare in mezzo alla gente e la gente mi piace ma forse lo avevo già scritto. Ad aprile per pasqua penso scenderò a Catania, a luglio c'è un meeting di piante carnivore in inghilterra (mi sono assicurata che ci fosse Aga, con lui ci si diverte!) dove ovviamente salterò tutte le conferenze per andare a girare posti e luoghi anche se in due giorni... va bhe uno ci va per la compagnia mica per altro.
Con RagnoB si pensava di andare in macchina un paio di giorni a Lione, che è vicina.
Un mio compagno di corso dice che con la bella stagione si potrebbe fare un salto a Pitigliano, e io penso che se non siamo solo io e lui ma si aggrega un po' di gente si può fare.
Insomma, vivo.

Canzone del giorno: Radical Trip Nadàr Solo

24 gennaio 2011

Ok, ok, sono abbastanza arrabbiata. Per una cavolata, lo so, ma c'è qualcosa che mi ha dato tremendamente fastidio in tutto ciò.
Appena cominciato il corso, i miei compagni hanno aperto un forum dove gli iscritti potevano scambiarsi codice, consigli, appunti, ma avevano anche previsto una meravigliosa sezione off topic dove sbizzarrirsi con video youtube, minchiate varie, appuntamenti per cinema e altro.
Oggi scopro che hanno aperto una nuova sezione a cui solo alcuni di noi possono accedere. Ora: se il forum è stato creato appositamente per gli allievi e per il restante mondo ci sono alcune sezioni giustamente chiuse, com'è che mi chiudi una sezione a cacchi tuoi? Sei tu il moderatore? hai ideato te il forum? Dimostri che ne sei il re supremo? Stracazzi, non voglio più entrarci. Passiamo ore a discutere di libertà e politica e minchiate varie e appena puoi dai il colpo di grazia a tutto quello che dici chiudendo alcune sezioni ad alcune persone? Non possiamo nemmeno accedervi.
Lo so, è una cavolata. Ma mi sono sentita (io come l'altra ragazza del corso) esclusa. E' già un settore dove essere donna è difficile. Se si comincia così...

23 gennaio 2011

Primi problemi con la mooncup

E' ormai più di un anno che uso la mooncup e mi sono sempre trovata bene. Devo dire però che ho avuto qualche problema lo scorso weekend quando ero a Bologna per il compleanno di Snoopy.
Quando i buchini sul bordo superiore per qualche ragione si intasano e si chiudono, la nostra adorata mooncup non fa quell'effetto ventosa tanto utile a tenerci pulite e sicure tutto il giorno. Il problema, quando sei in giro, è la difficoltà nella pulizia. Già solo levarla, lavarla e reinfilarla porta via un sacco di tempo (era una situazione particolare, 8 in una casa, due bagni, tutti che dovevano andare in bagno ecc) per cui non riuscivo a lavare bene i buchini e ho avuto bisogno di un assorbente aggiuntivo. E' stata la prima volta e spero che sia l'ultima perché l'idea di andare in giro con una roba del genere che perde un po' mi mette male.

22 gennaio 2011

Dalì: il sogno si avvicina.

Stamattina sveglia all'alba, anzi prima. Il treno da Torino a Milano delle 8.50 avrebbe portato me, MinchiettaUno, RagnoB e ben altre sette persone ad andare a vedere la mostra del mio pittore preferito in assoluto: Dalì.
Siamo rimasti d'accordo con due amici di Milano in modo che facessero la coda e prendessero prima i biglietti. Purtroppo (per loro) non è stato possibile, e alla fine hanno fatto la coda per un sacco d'ore e poi sono stati costretti a rifarla con noi. La coda, per chi avesse intenzione di andare in questi ultimi giorni, è durata due ore e mezza. Ma sapete? Ne è valsa la pena. La mostra, pur non essendo vasta e ben strutturata come quella che avevo visto a Venezia diversi anni fa, è stata molto bella. Presente uno dei miei dipinti preferiti, Spagna, assente il suo dipinto più famoso, La persistenza della memoria.
La coda è stata la parte più divertente della giornata. Grazie ad Aga le fanciulle (minorenni) dietro di noi non avranno più alcun dubbio sul sesso e, anzi, avranno già appreso più cose di quante potrebbero imparare con la pratica (se ancora non sono avvezze).


Ma noi ci divertiamo comunque, facciamo un po' di foto, un po' di facce buffe e il tempo passa. E passa bene.





Finalmente tocca a noi, riusciamo ad accedere alla seconda coda, quella che poi ci permetterà di fare i biglietti.
La mostra è bella, davvero. I quadri non sono moltissimi, e le luci non sono posizionate nel modo migliore, alcune sono addirittura fulminate. Ma non posso assolutamente lamentarmi. Vi è presente la riproduzione della stanza di Mae West, dove ci si può sedere su un divano in plastica (eh a saperlo prima non mi ci sarei fiondata con tanta foga) e farsi una bella foto.


Per i dettagli vi posto ciò che è scritto sul sito della mostra:
Salvador Dalí arriva a Milano. Dopo la personale che si nell’ottobre del 1954 nella Sala delle Cariatidi, il genio surrealista ritorna a Palazzo Reale. La mostra, prodotta da Comune di Milano e da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, inaugura a Palazzo Reale il 22 settembre e termina il 30 gennaio 2011. L’esposizione, curata da Vincenzo Trione, è resa possibile grazie alla straordinaria collaborazione della Fondazione Gala-Salvador Dalí di Figueres e si avvale di importanti prestiti provenienti da musei nazionali e internazionali. L’allestimento è a cura dell’architetto Oscar Tusquets Blanca, amico e collaboratore di Salvador Dalí: autore, insieme con il Maestro surrealista, della sala Mae West nel museo di Figueres e del famoso sofà Dalilips. Per la prima volta la sala di Mae West verrà realizzata all’interno del percorso espositivo così come fu ideata dallo stesso Dalí: una sorprendente installazione contemporanea. Chiude il percorso il cortometraggio Destino di Salvador Dalì e Walt Disney, mai proiettato in Italia.

LE SEZIONI DELLA MOSTRA

La mostra intende approfondire il rapporto tra l’artista spagnolo e il tema del paesaggio. Si tratta di un aspetto poco conosciuto dal grande pubblico, che offre inattesi spunti di riflessione in merito al legame di Dalí con la pittura rinascimentale italiana, il surrealismo e la metafisica, in un processo che, secondo il curatore Vincenzo Trione, porta il pittore dal caos dell’inconscio al silenzio.
Quadri che vogliono documentare un “altro” Dalì: mistico, religioso, spirituale.
1 Paesaggi storici: guardare dietro di sé e intorno a sé.
Nella prima Stanza dedicata alla Memoria saranno accostate le opere che illustrano il rapporto dell’artista con il passato come La Venere di Milo con tiretti, proveniente dal museo Boymansvan Beuningen di Rotterdam, o le tele dedicate a Velaquez.
Nella successiva Stanza del Male è illustrato il rapporto dell’artista con la contemporaneità: in particolar modo il tema affrontato è quello legato alla guerra (come nella Melanconia Atomica del Reina Sofia di Madrid e nel Visage de la guerre del Boijmans Museum di Rotterdam.

2 Paesaggi autobiografici: guardare dentro di sé
Nella Stanza dell’Immaginario sono presenti le opere più legate al periodo surrealista, in cui l’artista approfondisce le tematiche legate all’inconscio, all’introspezione e alla ricerca di sé: dalle Tre età dal Museo di St. Petersburg (Florida) alla Ricerca della quarta dimensione della Fondazione di Figueras.
L’immaginario surrealista, poi. prenderà vita all’interno della Stanza dei Desideri dove sarà ricostruita, in modo filologicamente ineccepibile e inedito, la celebre Stanza di Mae West ad opera dell’architetto Oscar Tusquets Blanca, che fu co-autore del progetto: come scrisse lo stesso Dalì in un’intervista (esposta in mostra) gli specchi utilizzati a Figueras dovevano essere in realtà sostituiti con schermi televisivi, confermando ancora una volta la sua precoce mediatica.

3 Paesaggi dell'assenza: guardare oltre di sé
Infine, Dalì abbandona la rappresentazione della persona umana. E nella Stanza del Silenzio si fa sempre più forte l’assenza della figura sino alla sua sparizione e al trionfo del paesaggio. In un rimando metafisico che ha il suo climax nel Cammino dell’enigma (Fondazione Gala- Salvador Dalí Reina Sofia).
La Stanza del Vuoto è il punto di arrivo dove la pittura di caos si trasforma in pittura del silenzio. Dapprima, scenari segnati da desolanti inquietudini. Poi, addirittura l’astrazione, come testimonia l’ultimo olio dipinto dall’artista prima della morte, nel 1983, Il rapimento di Europa (conservato a Figueras): un monocromo azzurro, spaccato da ferite, quasi un involontario cretto.

4 Epilogo
La sezione conclusiva del percorso espositivo è una sintesi. Vi si documenta il rapporto tra Dalí e Walt Disney. In esposizioni, quadri che rivelano richiami classici, memorie rinascimentali, atmosfere metafisiche e iconicità pop.

Ogni sezione è accompagnata da ampie sezioni documentarie dove lo stesso Dalí, attraverso interviste e apparati video, racconta il suo rapporto privilegiato con alcuni dei luoghi e dei paesaggi a lui più cari, come gli stessi paesi della Catalogna, che diventano il suo rifugio e sede della Fondazione a lui intitolata (Figueras, Cadaques, Portlligat), l’Italia e l’amata Parigi.


E comunque Spagna è meravigliosa.

Un altro dipinto che decisamente mi ha colpito è stato Tavola solare:


Non si può immaginare, finché non lo si vede dal vero, con che accuratezza ha dipinto i bicchieri e i cucchiaini al loro interno, come se fossero la cosa più importante del dipinto.
Ovviamente stupendo il bellissimo e inquietante Volto della guerra

Dipinti famosissimi ce n'erano, ma sinceramente sono cotta per descriverli. Sappiate che è bella, ne vale la pena, anche se c'è molto da attendere (al freddo) prima di entrare.
la visita dura circa un'oretta, io ho pranzato alle 15 insomma. Poi un girettino e alle 18.10 ho ripreso il treno. Tutto fattibile, almeno da qui.
Ringrazio chi mi ha tenuto compagnia, persone che conosco da una vita, da un po' meno, persone che non vedo da una vita e persone conosciute solo oggi.
L'arte e gli amici riempiono il cuore. Se sono presenti insieme è ancora meglio.

Canzone del giorno E ti vengo a cercare CSI e Battiato



Today's makeup

21 gennaio 2011

Un tuffo carpiato nel passato

Dei primi due anni delle superiori ho un ricordo fisso: A.
Io e A. eravamo amicissimi, stavamo sempre insieme, dopo la scuola andavo da lui a volte dormivo anche da lui e a volte lui dormiva da me. I nostri genitori erano tranquilli e non si facevano problemi. Mi fece ascoltare i primi pezzi metal, era una cosa davvero incredibile. Provarono a separarci di banco ma non ci fu verso, con dei magheggi senza pari tornavamo di nuovo vicini.
Ieri sera, dopo un'infinità di anni ci siamo rivisti, c'era anche il suo gruppo di amici.
E non è cambiato per nulla, ma per nulla.
L'unica cosa che ha cambiato sono i gusti musicali. Da giovincello ascoltava solo metal, teneva i capelli lunghissimi, si vestiva solo di nero e borchie e suonava solo metal. Ora ascolta di tutto, da Lady Gaga ai Subsonica, e suona musica elettronica.
Insieme a lui, E., con cui è rimasto in contatto.
Io lo devo dire, mi sono divertita moltissimo. Siamo andati a cena al kettepare e anche se conoscevo solo loro due mi sono trovata bene. Anche perché A. è monotematico: porno.
Quando esci con lui non devi essere tanto schizzinosa con i termini, altrimenti rischi di dar di matto dopo due secondi. Non credo di aver mai sentito (dalle superiori appunto) tanti termini volgari tutti messi insieme in una frazione di minuto. Per fare un esempio: andiamo alla Drogheria, un locale in piazza Vittorio Veneto, siamo in nove e entriamo in una saletta abbastanza piccola dove si era già sistemata una coppietta che pomiciava tranquilla. Invadiamo la stanza e loro si stringono nell'angolino.
Ad un certo punto A. parla di infilare il pisello nel barattolo gigante di Nutella (non chiedetemi perché) e questi due ci guardano con due occhi sgranati, tipo coniglio che incontra un tir sull'autostrada e rimane fissato sui fari.
Mi ha fatto molto piacere e spero si possa ripetere. Mi ha fatto piacere anche ricordare eventi delle superiori che non ricordavo.
Piesse: al corso ho anche preso un 100/100 sul compito sui flowchart che temevo mi desse noia. Insomma, sta andando bene. Meglio di quanto sperassi. Ma ancora non va.
Il tempo, quello sicuramente mi aiuterà. Ora sono in pausa, dal mondo e da tutto, ma soprattutto da me.
Ho capito che non è mai mancato nulla e che sono sempre scappata. Che non potevo avere di meglio. Ma per come sono ora, quello che manca è in realtà dentro di me. Ho un vuoto che non riesco a colmare. E finché non sarò completa non potrò mai affrontare nessun rapporto. Ho degli schemi che si ripetono sempre e sempre e non riesco mai a uscirne. E ora io sono stanca, anzi diciamocelo bene. Mi sono proprio rotta i coglioni.

Canzone del giorno: Fucking Hostile Pantera

19 gennaio 2011

Velocemente: il test è andato meglio di quanto sperassi. Stamane ero così contenta e orgogliosa di me che quasi mi mettevo a piangere!
Brava Carla, forse so fare qualcosina dai.

18 gennaio 2011

Domani test Java

Pronti?
Certo che no.
Però posso dire di essere abbastanza soddisfatta. Se ci ragiono un po' le cose mi riescono, anche se spesso sembro fissare il monitor in attesa che la soluzione piova dal cielo. Ma ce la posso fare. Quattro ore per tre esercizi (più uno opzionale) dovrebbero bastarmi, no?

Stasera sale un mio ex collega di Firenze, che domani ha un appuntamento qui a Torino. Andiamo a cena fuori (al "Kettepare", scelto da Alelè che non ho ben capito nemmeno se ci sarà) e poi due passi. Fortuna vuole che l'albergo sia a pochi minuti di distanza da qui. Meno male.

Canzone del giorno: Symphony Of Destruction Megadeth

17 gennaio 2011

Sogno la stabilità che non c'è

Sabato notte ho sognato di essere sposata a un uomo dai capelli brizzolati, più grande di me, presente e oppressivo.
Dobbiamo andare a una festa o organizzare una festa, non si capisce. Ci viene chiesto cosa preferiamo, se è meglio che ci sia più pollo o più pane, perché a seconda del cibo che scegliamo dobbiamo poi selezionare le bevande che l'accompagneranno.
Scegliamo il pane.
Mi affaccio dunque sulla sala che contiene le cibarie. E' vuota e c'è solo il mobile della casa in cui abitavamo io e Roccio. La fuciliera riadattata a vetrinetta. Accanto a questo mobile un tavolo stracolmo di fette di pane.

Con Snoopy abbiamo dato un occhio su internet e sembra che il pane significhi stabilità ed equilibrio, e sognare il pane sia una sorta di ricerca degli stessi. Capito? Argh.

16 gennaio 2011

Sunto sunto sunto

Miseria questa settimana è volata e non ho avuto modo di aggiornare il blog.
Ok cominciamo quindi dallo scorso weekend, in cui abbiamo festeggiato il compleanno di Melania andando a mangiare al ristorante libanese (con annessa danza del ventre - con annesse anche noi donnine a cimentarci nella danza del ventre). Abbiamo passato una serata molto carina che poi è proseguita al nuovo teatrino, localino con calcino, cocktail e birre. Io lo ammetto ero molto cotta, quella mattina mi ero svegliata alle 5, ma ho resistito stoicamente finché non si è deciso di venire via.
La domenica mattina purtroppo sono ripartita alle 11, perché i treni successivi erano totalmente pieni, maledetto frecciasminchiola.
Menomale, dato che dovevo attendere a Santa Maria Novella il treno per un'ora, che Roccio mi ha tenuto compagnia, abbiamo fatto due passi e quattro chiacchiere, e sono stata molto bene.
Da lunedì ho ripreso il corso. Poco da dire, se non per il fatto che sono molto soddisfatta del mio rendimento. Sono entrata un mese dopo ma ho ripreso alla grande. I ragazzotti mi passano dietro la scrivania e mi chiedono se ho davvero eseguito da sola l'esercizio (sì, cazzarola, visto che brava?). Quindi da lunedì a venerdì poco da raccontare, ah sono uscita qualche sera ma farei difficoltà a dirvi in che giorni e cosa ho fatto. Però martedì sera (era martedì sera? penso di sì... o mercoledì?) sono uscita con due amiche, ex colleghe di quando lavoravo qui prima di trasferirmi. Siamo andate in un posto fichissimo: "la zupperia", dove fanno zuppe, torte salate, tutto gnam gnam buonissimo. Anche le torte sono eccezionali.
Ieri mattina partenza per casa di Snoopy. Ha festeggiato i suoi ennemila anni (in verità solo 31 anche se si spaccia per diciottenne). Dovevo beccarmi in stazione con suo fratello minore che ha tipo 16 anni (ma quasi 17 ci tiene giustamente a sottolineare): quando il loro babbo mi ha visto ha sgranato gli occhi, sarà il mio aspetto sbarazzino, o i capelli viola, ma decisamente di primo acchito non do' un'ottima impressione. Comunque il fratellino di Snoopy, Snoopino, è ganzo, ascolta un sacco di buona musica e abbiamo passato tutto il viaggio a scambiarci musica. Oltre ad avere incontrato tre personaggi fichissimi.
Ho scelto l'intercity come treno perché costa quasi la metà del frecciasminchiola, inoltre l'intercity, con quegli scompartimentini a 6 posti lascia un po' di privacy che permette meglio l'interazione rispetto a quell'enorme openspace che sembra essere il frecciasminchiola. Così è salita una signora fioraria, che ci ha raccontato del suo lavoro, della sua vita, della sua passione per la lirica e per l'astrologia (comunicandoci tratti interessanti dei nostri segni in cui noi ci siamo subito ritrovati).
Alla mia sinistra c'erano due musicisti, invece. Chiacchierando un po' con loro ci hanno detto di essere rispettivamente il batterista e il sassofonista/fisarmonicista di un gruppo, "Il parto delle nuvole pesanti", scelti da Antonio Albanese per inserire una loro canzone nel suo ultimo film che uscirà questo venerdì.
La canzone originale: "Onda Calabra" è stata un po' riadattata da Albanese, come si può vedere in questo trailer. Questi due ragazzi sono calabresi ma vivono a Bologna, e stavano appunto tornando lì da un concerto fatto a Torino. Li ho già avvisati: la prossima volta andrò a sentirli!
Arrivati a Bologna Snoopy ci attende in macchina fuori dalla stazione, parcheggiare è un macello quindi saliamo al volo e andiamo a casa dove aspettiamo una macchinata di torinesi in arrivo: cugini e amici di Snoopy. E tutti trasformeremo per l'occasione la casa di Snoopy in una sorta di accampamento primitivo dove, chi per terra, chi su un materasso arrangiato, chi su un letto o divano, cercherà di dormire. Ah, quasi scordavo la copia di Val Kilmer da giovanissimo, il coinquilino di Snoopy, 20 anni e studia medicina (infatti cercava di studiare anatomia mentre noi facevamo un baccano della madonna).
Ore 19, tutto programmato, andiamo io e Snoopy a prendere la torta. Io ho una fame bestiale, non avendo pranzato, e a sentire il buon odore di quella torta entrarmi nelle narici, ... ammetto di aver fatto molta fatica a non aprire lo scatolotto e affondarci la faccia. Indi portiamo la torta suddetta al ristorante, dove fanno anche karaoke, e anche lì una marea di buonissimi odori mi investono (come si chiamava il ristorante? la locanda degli artisti? non ricordo).
Torniamo a casa dove le altre donnine (siamo quasi tutte donne, girl power) si stanno preparando. Verso le 21 dobbiamo andare lì.
Io mi trovo un angolino riparato, imparo pazientemente i nomi di chi mi sta attorno (e mi va anche bene perché sono vicina a Snoopino, Snoopy, i torinesi), ma manco più volte il nome del mio vicino vicino, Leandro, che continuo a chiamare Aleandro e giù con la canzone di lady Gaga. E vabbhe.
La cena passa, tra una canzone cantata e un'altra (più volte provano a passarmi il microfono ma lo rilancio a qualcun altro), poi ovviamente al quarto bicchiere di vino partono i trenini e i balli. E comunque vorrei presentarvi dei personaggi meravigliosi di ieri sera. A parte babyvalkilmer, che con il suo chiacchiericcio alla bolognese mi faceva schiantare. Parliamo anche del parrucchiere gay (è arrivato truccato con un ciuffone biondo alla Malgioglio) che mi ha fatto mille complimenti sui capelli (e ho deciso che il prossimo taglio me lo farà lui) e ha anche provato a insegnarmi qualche movenza sensuale. Ma perché i gay ballano meglio delle donne? Bha.
Credo che a un certo punto anche Snoopino fosse cotto, tant'è che ha preso a ballare con tanta foga che pensavo crollasse da un momento all'altro. Nonostante due piccoli momenti di sconfortino, forse dovuti alla stanchezza, anche Snoopy si è divertito molto.
Ci conosciamo da un sacco di anni ma ci vediamo così poco, è una di quelle amicizie che quando ci si incontra è necessario raccontarsi un sunto degli anni passati. Ma va bene così, io non sono chiacchierona, non amo sentire spesso le persone, e questa distanza è necessaria affinché io possa sentirmi a mio agio. Anche se presto scenderò perché voglio visitare Bologna e approfitterò dell'ospitalità del bracco più simpatico del mondo (e di Babyvalkilmer). Auguri Snoopy e approfitta del consiglio: pensa di meno, vivi di più.

Canzone del giorno: Onda Calabra Il Parto Delle Nuvole Pesanti

07 gennaio 2011

Novità

Scoprendo che mancava una persona all'appello dei miei amici su facebook, e che nemmeno ricercandola riuscivo a rintracciarla ho ben pensato che si fosse disiscritta. Invece no, è tra gli amici dei miei amici (anche se io non posso vederla) e a quanto pare mi ha bloccata perché non possa più trovarla.
Fico.

Io capisco che tutte le persone abbiano il proprio modo di reagire e quindi non posso certo prendermela. Posso anche immaginare quale mio comportamento abbia determinato questo tipo di reazione, però che dire: mi spiace.

Ieri sera sono uscita con MinchiettaUno e mi sono fatta un trucco da urlo, con contouring annesso. Alla birreria c'era la festa Country ed era piena di ragazzotti più o meno giovani che facevano balli Country con annesso cappello da cowboy. Ganzo.

Ah, sono appena arrivate le uova di Triops! Evvai!

Canzone del giorno: Black Dog Led Zeppelin

La mia canzone della buonanotte...

Babe I'm Gonna Leave You Led Zeppelin

06 gennaio 2011

Un rumore nell'altra stanza e delle voci conosciute mi rendono sospettosa: sono arrivati i parenti da Milano. Io cerco di arrotolarmi sotto al piumone ma prima o poi dovrò sgusciare. I miei zii, il fratello di mia mamma e la sua consorte, mi ricordano un po' i genitori di Chef (personaggio di South Park).



Purtroppo non l'ho trovato in italiano. Ma è esilarante, la miglior puntata di South Park da sempre, per me.

La canzone del giorno è un capolavorissimo: Phantom of the Opera Iron Maiden

05 gennaio 2011

Scimmie di mare crescono

Come si evince dal titolo, le scimmie di mare sono cresciute. Sono passate da mezzo mm a circa 2-3 mm. Stanno lì sempre a nuotare, mangiare e fare cacca.
Vorrei essere una scimmia di mare. A breve nuovo filmato delle scimmie di mare (accorrete numerosi!).

Come scrivevo ieri, appunto, sono andata a comprare una stupenda agendina superbio (che se mi passa di mano la pigrizia faccio una foto e la metto online) e il diario con un cane in copertina, ovvio. L'agendina mi serve per scrivermi le cose che devo fare perché se mi prefisso delle cose non le faccio. Ma se ho una data e lo metto per iscritto mi "sento in dovere" di farlo. E' grazie all'agendina che stamani mi sono messa di buzzo buono e ho fatto alcuni esercizi. Grazie, grazie agendina.
Il diario ho cominciato a scriverlo stanotte, appena rientrata dalla cena con RagnoB (con la quale ho chiacchierato molto e di un po' di tutto e devo dire che lei è l'unica che riesce a dirmi cose che non vorrei sentirmi dire senza farmi incazzare, ma anzi facendomici ragionare sopra). Il mio proposito era quello di scrivere tutto ciò che mi passava per la testa e così ho fatto. E ho capito come mai non l'avevo mai fatto prima, non ho dei pensieri di cui vado fiera, anzi. Ma certe cazzate si pagano e a conti fatti è bene guardarsi indietro e cercare di capire. Ieri ho capito molte cose e credo sia questa la strada giusta da intraprendere. Per cui seguirò il consiglio di RagnoB, scriverò un'autobiografia, ci lavorerò molto. Sicuramente vi troverò schemi ripetuti e quindi gli stessi errori di sempre, ma rileggere le cose è illuminante, lo consiglio a tutti. Quindi il mio blog sarà il mio diario mascherato ma avrò sempre sottomano il mio diario cartaceo con cui confrontarmi davvero.
La mia agendina mi dice che tra poco devo andare dal medico a farmi prescrivere il Tamoxifene che non è bene rimanerne senza. Domani è festa e questo weekend non ci sono. Per cui, come dire, mi tocca abbestia.

04 gennaio 2011



Grazie alla mia amica di blog (certo che possiamo definirci così!) che mi ha fatto questo splendido disegno (che diventerà mio nuovo avatar su tutti i profili esistenti!).
Poldino è meraviglioso, è proprio lui!
Bha oggi pomeriggio vado a fare due passi (dopo aver portato in cantina un po' di roba) se no esplodo.
Ho scelto che diario prendere ma anche un'agendina cartacea (che non userò mai ma mi piacciono tanto), grazie cara :-).

Che bello!

La vostra nuova canzone preferita:



Una storia disonesta Stefano Rosso

03 gennaio 2011

Colazione con waffles

Mi sento come l'elemento disturbante in questa giornata lavorativa (e io col pigiamone arancione ormai fuso con me stessa medesima tale).
Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene.
Ripeteva l'omino mentre precipitava giù dal grattacielo.
Ma cosa si prova a sentire l'odore dello schianto?
Ieri mettevo in ordine (attività che dovrò riprendere anche in questa stessa giornata se non voglio essere sommersa da capi di vestiario, libri di ricette, documenti e fogli vari) e ho trovato un diario. Il *mio* diario. Quello che, a salti di anni, mi ha accompagnato dal 1998 circa al 2006. Lo leggevo, leggevo soprattutto le ultime pagine, e c'era qualcosa che non mi tornava.
Ho sempre temuto che qualcuno potesse leggere i miei diari e quindi non ho mai davvero scritto tutto, ma tutto tutto.
Per esempio come mi sentivo *davvero* o le cose che più detestavo o i singoli anche se minimi problemi. Rileggo quel diario e mi ricordo spezzoni di vita, e mi ricordo solo gli spezzoni belli. Perché solo quelli ho riportato. Il blog è come quel diario. Non posso, ovviamente, scrivere tutto. Ma nel mio diario sì.
Ecco uno dei miei propositi per il 2011. Scrivere sinceramente nel mio diario cartaceo, e solo e soltanto per me stessa.
E per poterlo fare, mi comprerò uno di quei bei diarietti da scolaretta con lucchetto. Ma forse no. Mi basterà un solito diario qualunque, come è sempre stato.
E ogni sera mi ripeterò: "Come è andata *davvero* questa giornata?".
Così, scriverò.

02 gennaio 2011

Sogni di me*da. Odio anche voi.

Neve e Mooncup

Stavo controllando ed è più di un anno che uso la mooncup, al posto degli assorbenti.
Devo dire che ora non ne potrei più fare a meno. Solo una volta ho fatto ricorso agli assorbenti, ma avevo dimenticato la mooncup a casa ed era urgenza, così una mia collega mi imprestò un classicissimo assorbente. Il fastidio che ho provato nei primi giorni si è quasi annullato, in un anno ho risparmiato l'acquisto dei pannolini e ho eliminato un bel po' di spazzatura aggiuntiva. Sono soddisfatta, direi.

Volevo anche parlare dei fondotinta minerali. Finora ne ho provati tre:
quello della Bare Minerals, quello della MAD minerals e il marchio Trucco Minerale (ora denominato Neve cosmetics).
Il peggiore in assoluto dei tre è stato quello della Bare Minerals. Molto buono sul viso ma poco adatto come correttore, in quanto contiene microscopiche pagliuzze illuminanti che invece di coprire le occhiaie le fanno risaltare. Ad avere un correttore minerale vero e proprio invece può andar bene, ma sempre per un effetto luminoso piuttosto che opaco. Finora mi sono sempre trovata meravigliosamente bene con il fondotinta MAD minerals che, oltre ad avere una certa coprenza, dava un effetto opaco a lunga durata. Proprio niente male. Ora è quasi terminato così mi sono dovuta attrezzare acquistandone un altro. Ovviamente avrei voluto ricomprare quello della MAD ma per altre ragioni stavo facendo un acquisto sul sito di saicosatispalmi dove, tra le altre cose, rivendono anche alcuni trucchi del marchio Neve cosmetics. Mi sono detta "proviamo!", pentendomene quasi subito leggendo alcuni commenti negativi online (di gente che però non l'aveva nemmen provato).
La sera di capodanno lo indosso ed è meraviglioso. Polvere finissima, coprenza assoluta, effetto opaco, fusione perfetta col colore della mia pelle. Ho usato anche un loro nuovo pennello, il flat kabuki, per cui può essere stato anche solo il pennello ad avermi permesso di ottenere quell'effetto. Il flat kabuki è molto denso, per cui preleva più prodotto, indi dovrebbe rendere con una coprenza maggiore. Però sulle occhiaie ho utilizzato il solito pennello da correttore e la coprenza era migliore rispetto a MAD.
Lo proverò anche con l'altro kabuki e vi saprò dire. Per ora, viva viva Neve cosmetics.
Se poi non mi vergogno troppo faccio delle foto prima & dopo.
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01 gennaio 2011

Ho un carattere difficile, lo so. Mi sembra di stare bene, forse me ne convinco abbastanza per essere spiritosa e brillante. Ma poi, non so bene, non conosco il meccanismo, casco. E mi rendo conto di essere a terra da un bel po'.
Poi sono in fase premestruale. Sommando le cose oggi è una bella giornata di merda.
Sta di fatto che il mondo gira e io sono immobile qui. Sono stufa di essere vittima di me stessa.
Una fine così non può che avere come seguito un ottimo inizio, e lotterò per averlo.

Buon anno, buon anno, buon anno

E che il 2011 finisca un po' meno di me*da.

Ieri serata tranquilla a casa del fratello di RagnoB, ciglia finte, tanta birra (a gogò), carte e foto spettacolari che metterò online appena possibile. Grazie!