08 novembre 2011

Bazza sì o bazza no?

C'è stato un qui pro quo, un problema linguistico. Perché vedete, i miei colleghi usano il termine "bazza" per indicare una piccola bega. Così anche io ho cominciato a usarlo. Poi Fry e un amico mi hanno corretto, perché sembra che "bazza" sia nel bolognese che nel modenese significhi in realtà "buon affare". Peccato che proprio ieri un signore di una certa età venuto allo sportello, sospirando a lungo e riferendosi al casino che c'è nei suoi contratti, ha sussurrato "è una bazza senza fine!", chiedendo spiegazioni mi ha riferito che "bazza" è una cosa di poco conto però che non va bene, Una piccola bega. Ora sono dubbiosa, non è che bazza si utilizzi in un senso per i ggggiovani e in un altro senso per le persone di una certa?

Il lavoro che faccio se da una parte è stressante, dall'altra mi permette di migliorare la comunicazione con gli altri, in qualunque situazione. In particolare, come nella vita di tutti i giorni, ogni cliente si ritiene più importante degli altri e il suo problema è più importante e pesante degli altri. Soprattutto un cliente che ha aspettato tanto in coda non vuole assolutamente essere liquidato in pochi minuti.
In alcuni casi però c'è la persona remissiva che ti chiede persino scusa "del disturbo" quando in realtà è un servizio loro offerto, noi siamo lì a lavorare per loro, quindi il "disturbo" non esiste.
Però, oltre i nervosi che cercano in tutti i modi di metterti in difficoltà e le persone che hanno un cattivo odore, in assoluto i più detestabili sono i ragazzotti spocchiosi.
Oggi arriva un ragazzo, giovane, ben pettinato e ben vestito, mi comunica che deve chiudere un contatore, che arriva da un'altra città e che quindi se posso chiamare un tecnico da mandare subito. Per subito intende in giornata. Il discorso è andato pressappoco così.
Doveva venire la scorsa settimana ma ho trovato un incidente per la strada e non ho fatto in tempo, poi mi ha detto che sarebbe ripassato ma non mi ha più richiamato. (Questa procedura è fuori prassi, una persona ha una fascia oraria d'appuntamento e deve rimanere in quel posto, durante la fascia, finché non arriva il tecnico. Non esiste che il tecnico ti chiama perché non ci sei e tu gli dici "sìsì, mo' vengo") Bene, le dovrò prendere un altro appuntamento.
Ma io ho preso ore di permesso, ho un'attività mia che capisce non posso lasciare. Quanto mai ci vorrà a chiamare un tecnico e mandarlo a casa di mia mamma per chiudere il contatore? Lei lo chiama e se è in zona fa un salto, E' una roba di due minuti.
Guardi, mi spiace ma non è la procedura. Mi rendo conto che lei arriva da lontano (come del resto anch'io e ci vado tutti i giorni) ma anche io quando mi sono venuti ad aprire il gas sono rimasta a casa per la fascia oraria richiesta senza muovermi, e ho preso un'ora di permesso.
Ma ha presente dove si trova I**** rispetto a qui? Io ho un attività, mica posso andarmene così, già per venire qui ho dovuto mollare tutto.
Le ripeto, non è la procedura, al massimo posso venirle incontro chiedendo di anticipare l'appuntamento, che di norma va a 5 giorni lavorativi, ma di sicuro non verrà nessuno oggi.
- alzo la cornetta e chiamo la persona che si occupa dei tecnici chiedendo se oggi è disponibile qualcuno - Ciao, scusami, ho qui un signore che viene da I**** e dovrebbe chiudere un contatore, c'è un tecnico in giro che può andarci oggi? Ah capisco, non hai nessuno. Va bene, perfetto, grazie ancora. Ciao.
Mi spiace non c'è nessuno in giro e oltretutto chi si occupa di quella zona oggi è malato.
(in fase quasi paranoide) Li capisco questi giochini qui, sa? Figurarsi se non c'è nessuno che può venire, sarà una roba di due secondi.
Io più che così non posso fare, i tecnici sono impegnati, hanno le agende piene, dovrà prendere un appuntamento.
(sbuffando) No, non verrò di certo io, ho un'attività mica posso prendermi tre ore per venire fino a qui e aspettare il tecnico, e poi mica è colpa mia, ha detto che mi avrebbe richiamato e non mi ha richiamato. Farò chiamare da mia mamma a questo punto. Arrivederci

Certo, ci va pazienza. Era una comunicazione senza sbocco, entrambi bloccati nella stessa posizione. Anche se il suo evidente narcisismo non aiutava (io ho un'attività, io non posso, io vengo da lontano, io io io). Dall'altra io faticavo a comunicare con lui come una persona adulta normale, sicuramente il mio messaggio arrivato a lui è stato "non è che sei migliore di altri, per cui mettiti in coda e stai calmo, soprattutto se anche io ho dovuto attendere che lavoro qui, figurati tu". Io stavo minimizzando il suo enorme ego e lui non faceva che alimentarlo. Un loop senza fine, direi.

4 commenti:

Silvia ha detto...

come dico ai miei bimbi, IO IO IO, lo dice solo l'asino!!!

Zion ha detto...

ahahah grande silvia!

bella la tua analisi sul loop senza fine! si vede che ti stai studiando l'argomento :-)

Quando leggo del tuo lavoro, sono contenta...perchè sotto sotto, leggo tra le righe che ha dei lati positivi e questo vuol dire che un po' ti piace. :-) Evviva!

Zion ha detto...

tra parentesi, a milano bazza vuol dire bugia tra i gggiovani.

Carla ha detto...

ahaha vedi si impara sempre qualcosa di nuovo. E comunque sì, a tratti il mio lavoro mi piace, a tratti mi annoia, a tratti mi fa uscire dai gangheri. Come tutti i lavori :)