04 novembre 2011

Il mio Bambino

Fry e Leela volevano solo un nido. Preferibilmente caldo, e nulla più.
La conoscenza con la bionda strega maligna è stata un duro colpo per loro. Un concentrato di capelli ossigenati, voce stridula e cattiveria. Aveva da ridire ogni cosa, i loro stipendi, i loro contratti, persino la pensione della mamma di Leela. Sta di fatto che si sentirono trattati come pezzenti. Difatti appena conosciuta, Leela si voltò verso Fry per comunicargli il suo disappunto "Ci ho ripensato, andiamocene!".
Ma la bellezza del nido in questione e la necessità di una casina nuova l'hanno fatta tornare sui suoi passi. In questo Fry le è stata d'aiuto. Sta di fatto che alla fine sono riusciti ad entrare nella loro casina e sapeste... E' molto carina, tutta rivestita in legno, molto piccina e intima. Con uno sgabuzzino enorme dove infilarci ogni cosa.
Altro problema, non c'è il gas. Purtroppo l'attivazione della luce è stata veloce ma il gas, bhe quello, insomma abbiamo passato qualche giorno di freddo in casa a 16°C. Per niente piacevole svegliarsi e scaldarsi l'acqua al microonde per lavarsi la faccia, o i capelli, o le ascelle. Arriva il tecnico e ad accoglierlo c'è Leela con cui fa quattro chiacchiere. Problema. Dice che non può aprire loro il gas perché c'è una perdita. Sconsolatissima Leela chiama la proprietaria che, gentilissima stavolta, la fece chiamare subito dal suo idraulico per la riparazione della perdita. L'idraulico arrivò ma controllò ovunque senza trovare perdita. Le disse che capita spesso e anche degli amici le confermarono la cosa. Lei non ci poteva credere. Peccato che per il seguente appuntamento avrebbero dovuto aspettare altri 9 giorni. Meno male che Leela in qualche modo riuscì ad anticipare l'appuntamento, accorciando l'agonia. Stavolta fu Fry ad accogliere il nuovo tecnico che in realtà fece test più accurati e disse anche lui che la perdita non c'era. Gas collegato.
Peccato che ancora la caldaia non andava anche se avere l'acqua calda non era male.
Poi di punto in bianco la caldaia si mise a funzionare.
Intanto però la bionda strega stava tramando alle loro spalle, e mentre la banca si rifiutava di concedere il fido a Leela e si cercava un'altra strada, la strega trovava nuove strade per complicarci la vita.
No, non è una favola, ma tutto sommato: la bionda strega si è alla fine rivelata più gentile di quanto potevamo sospettare, mentre gli agenti immobiliari si sono macchiati di grave ignoranza. Il tecnico che non ci ha aperto il gas alla fine non credo che abbia colpe ma si trova invischiato in una società che sta macchinando per far uscire più spesso i propri tecnici. La caldaia aveva i cazzi suoi, e ora tiscali che ci sta dando problemi ha ripreso a funzionare. Spesso penso che nessuno è cattivo per davvero, che ci sono situazioni e situazioni che ci portano a volte a fare determinate cose.

Divago. Ci sono così tante cose da raccontare.
Pensate che se tutto va bene a febbraio sarò sul treno della memoria. Dopo anni si letture su Olocausto e Nazismo andro ad Auschwitz.
Questa visita mi sconvolge e mi rende felice e mi rende triste e poi penso che è triste andare a vedere un posto dove sono morte così tante persone e in che modo, un posto trasformato in un museo dove mucchi di ragazzini urlanti mi fanno venire voglia di prender loro la testa e sbattergliela contro un muro gridando "Non capisci che è proprio questo? Indifferenza, sufficienza, non capisci che sta capitando ancora? Non capisci cosa stai facendo?"

Poi altre cose, il lavoro a volte mi fa impazzire a volte mi fa sentire utile. Il libro che sto leggendo sull'Analisi Transazionale mi rende triste nervosa e arrabbiata e questo ha il nome di "consapevolezza". Mi sono tornati alla mente tanti ricordi che non avrei voluto riguardare e tanti miei atteggiamenti che non dovevano essere e parlandomi così, tuttavia, dimostro ancora di non aver capito un cazzo di niente dal libro appena terminato ("Le parole sono finestre"). Penso al passato e ai miei atteggiamenti e anche se mi dico e mi ripeto che in quel momento avevo bisogno di quello e perciò mi sono comportata in tal modo, a volte è difficile riconoscere che i bisogni del passato avevano ragione di esistere in quel momento.
Detesto questi momenti, a volte.
Che poi ho 9 euro e qualcosa in banca mentre Fry è già in rosso e devo anche sentirmi in colpa perché il mio Bambino Adattativo deve andare su a Torino per il compleanno di mio nipote, ma non posso, non posso proprio, e mia mamma è già la quinta volta che mi chiede se vado. E a volte la pazienza si esaurisce.

Canzone del giorno: 2 minutes to midnight Iron Maiden

4 commenti:

Zion ha detto...

A proposito dei bisogni passati: è un bene che non riesci a riconoscerti più nelle scelte di allora. Fermo restando che quel che è fatto è fatto secondo criteri passati che al momento sembravano quelli migliori, se non ti riconosci in qualcosa significa solo che sei evoluta.
E' un bene cazzo!!! xD

Carla ha detto...

Avoja

Metamorfosi ha detto...

ciao, bellino il tuo blog mi piace =)

Carla ha detto...

Grazie :)