04 dicembre 2013

Happy birthday

XIII carta delle minchiate fiorentine: La Morte.

Oggi è l'anniversario della morte di mio padre. 13 anni fa, alle 4 del mattino, il telefono squillava in casa Colombo. L'ospedale ci avvisava di andare lì, perché mio padre aveva avuto un altro attacco, e non ce l'aveva fatta.

Ieri i miei colleghi erano presi dall'installazione dei festoni di Natale, io in verità questo mese non lo amo. Un po' per quanto scritto sopra, un po' la famiglia che ti vuole vedere e te non hai voglia quindi ti senti in colpa, un po' per la gente che ti chiede cosa fai a capodanno quando tu vorresti solo stare a casina tua, con una copertina, del buon vino, il tuo fidanzato e un filmetto. E siamo solo a inizio mese!

Oggi visita, ultima visita prima di andare su a Torino dalla senologa. Trattasi di ecografia transvaginale, ovvero mentre fai conversazione con la dottoressa in posizione comoda (con le gambe all'aria e la patata al vento) lei, senza troppi complimenti, infila un gentilbastonediplastica mentre scandaglia l'interno della tua baginga. Tutto bene là sotto e anche se le mie cose sono in ritardo (da almeno una settimana direi) secondo la bagingologa il mio endometrio è ben lontano dal dare segni di vita, quindi tutti gli incazzi di questo ultimo periodo sono solo incazzi, niente sindrome premestruale.

Stanotte inoltre ho fatto un sogno brutto. E strano.

Esco da lavoro, dovrebbe essere sera ma è giorno. La mia collega Lisetta arriva in macchina,nel parcheggio di quell'orrendo capannone, con altra gente per chiedermi se mi va di uscire. Dico che non ho molta voglia (è la mia risposta di default anche al di fuori dal sogno). Prendo la mia macchina (nel sogno ho aggiustato la mia seicento dopo l'incidente mentre nella realtà io e Fry abbiamo una sola macchina) e sono sorpresa. C'è un mezzo ricordo dell'incidente della seicento, non ricordo ma a quanto pare l'ho aggiustata, per cui prendo la strada di casa ma c'è coda per la tangenziale/autostrada/strada così sbaglio uscita e quando ne vedo una esco in velocità ma la macchina non tiene le curve per cui dopo la seconda curva esco fuori strada, passo una sorta di muretto e finisco di sotto "volando" letteralmente giù con la macchina.
Non faccio in tempo a pensare a come fare per tirarmi fuori da quella situazione quand'ecco Fry. E' a torso nudo, probabilmente anche in mutande. Gli occhi rossi. Ha visibilmente freddo, è arrabbiato forse stanco. Chiedo come ha fatto a trovarmi in così breve tempo ma non so se mi risponde. Nello spiazzale dove la macchina è finita precipitando troviamo due turisti, una coppia di anziani signori. Ci chiedono dove possiamo trovare i "bagni oleosi" e io vedo un cartello bianco con scritta nera che indica la direzione per raggiungere i bagni oleosi. Quindi tutti e quattro ci mettiamo in marcia, io sono ancora sotto shock per l'incidente.

Oltre al sogno tante novità: un possibile trasferimento ma ancora non si sa niente, tempeste emotive ma quelle ce le teniamo, noia e devastante noia.

Canzone del giorno: Ballo in fa Diesis Minore Branduardi


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