18 maggio 2018

Io letto, birra e ukulele.

C'è una ragazza che conosco da poco. Leggo di lei da tantissimo tempo, non era ancora nata mia figlia. Non pensavo che l'avrei mai conosciuta. E invece è successo. In maniera strana, eh. Ero un po' teso.
Lei è diversa. Dalla maggior parte delle persone che conosco. Lo capisco da come scrive, da quello che racconta. Mi considero fortunato a conoscerla. Penso a molti che "se la perdono" e penso: ahahaah minchioni.
Io faccio il tifo per lei. Da prima di conoscerla di persona. Da tanti anni.
A volte temo [ancora] che scriverle che le voglio bene, dopo solo 1 mese che ci conosciamo, possa essere frainteso. Che possa pensare, che so, che ho secondi fini. Perchè lo ammetto è strano seguire una persona 12 anni e fare il tifo per lei in silenzio, e senza secondi fini. Ma la verità è che io spero davvero che lei sia felice.
Io credo anche che a volte lei stia un po' a pezzi. Tipo oggi. Perchè lei è sensibile come un nervo scoperto.
Vorrei dirle qualcosa di figo, qualcosa che la faccia star bene anche solo qualche secondo, tipo: sei diversa, particolare, speciale, profonda, sensibile, mi piacciono i tuoi capelli verdi, quello strano hukulele.
E anche un ti voglio bene ficcato lì a tradimento.

Io non so nulla dell'amore. Guardo le coppie di lunga data che si tengono ancora per mano e le invidio un po'. Parlo con amici che stanno insieme da una vita e ancora si amano e li invidio un po'.
Invidio un po' insomma, quelli che riescono a lavorare su quello che io ho sempre considerato il mostro a due teste che chiamo coppia.

Ognuno ha il suo modo di mantenere vivo l'amore. Di certo, anche se sembrerà banale, il sesso è importantissimo. Ma a parte questo, al secondo posto, c'è la lotta continua per gli spazi.

Definisco la coppia aiutandomi con una banale intersezione di due insiemi matematici.


Definisco "coppia", l'unione dei due insiemi. TU ∪ ME.
La differenza tra i due insiemi sarà quello che siamo, i nostri spazi, le nostre passioni che rimarranno nostre, il tempo che dedichiamo solo a noi stessi. In cui usciamo da soli con gli amici a prenderci una pizza o che facciamo una passeggiata, in cui fotografiamo o andiamo a vedere una mostra che ci piace.
Quindi lo spazio fisico e mentale di ciascuno di noi, quello spazio inviolabile e sano che dovremmo avere tutti (e che le coppie mostriadueteste non hanno).
Quindi ME - TU e TU - ME.
C'è poi uno spazio sacro che è quello più difficile da mantenere. Che rischia di inglobare qualsiasi parte di insieme o di essere risucchiato negli spazi personali smettendo così di esistere che è lo Spazio Comune, ovvero SC.
SC è dato dall'intersezione dei due spazi fisici e mentali. SC = TU ∩ ME.

Questo è lo spazio vitale per la coppia. Lo spazio in cui fare l'amore, condividere la giornata, andare a fare una passeggiata, vedere un film. È lo spazio in cui ci si incontra o ci si scontra, si discute e si sta insieme.
È lo spazio che si fa fatica a mantenere equilibrato nel tempo perché non si ha voglia o si fa fatica. Perché si è stanchi dopo il lavoro.

SC è il mio tallone d'achille. SC è la condivisione che non deve essere intromissione e non può essere troppo piccola. Nella mia vita SC ha preso sempre lo spazio della somma degli insiemi, o addirittura si è annullato, rendendo i due insiemi totalmente disgiunti e separati.
Io lo vorrei quello spazio comune. Lo vorrei per guardare le stelle stando seduta in un prato, per guardare un film scemo bevendo un bicchiere di vino, per fare un aperitivo mostrando compassione per un cane ignorato.

Ho parlato ultimamente con diverse persone che mi hanno confermato che SC va mantenuto, con grinta e con i denti. Bisogna mantenerlo in vita nutrendolo anche di spazi programmati. Che sia il venerdì sera ad esempio, o il weekend. So che programmare il tempo comune è poco romantico, ma se prima era solo una teoria esposta dal mio professore di sessuologia, ora è una conferma datami dalle coppie di lunga data che conosco.

Questa è, a mio parere, l'unica modalità di mantenimento equilibrata in cui le persone possono vivere felici insieme.
E l'unico modo di fare squadra. La squadra è formata da elementi singoli, con una propria vita, una propria testa, che giocano insieme per lo stesso obiettivo.
E se lo stesso obiettivo è stare insieme e sopravvivere al Tempo, forse una formula c'è.


Nessun commento: