21 ottobre 2011
Strega maligna e drago cattivo
17 ottobre 2011
Il nostro trasloco è durato il tempo record di una settimana. Mancano 2-3 scatole e altre piccole cosine che porteremo via oggi. La nostra nuova casina ora è un cumulo di scatole anche se ieri, nonostante la stanchezza, siamo riusciti a montare il kullen, il malm e l'expedit (sì, sono mobili ikea... E Fry li chiama tutti col loro nome.
Maya si aggirava curiosa per casa annusando ogni cosa e poi si è acciambellata sul divano e ha deciso che quello è il suo posto (anche se non ha snobbato il letto e le varie poltrone).
La nostra nuova casina è davvero bellissima. Al tramonto si colora di rosa e c'è proprio una bella luce. Ora non abbiamo il gas (ci spiombano il contatore mercoledì) e ieri ho provato l'ebbrezza di lavarmi i capelli scaldando l'acqua col microonde.
La fatica però è stata ampiamente ripagata.
E sono certa che sarà sempre meglio.
Presto le foto. Appena abbiamo la.connessione...
12 ottobre 2011
Sogni e segreti
Maya è tornata ad essere la simpatica rompiscatole di sempre. Corre infilandosi tra le gambe, mentre cammini, attentando ad entrambe le vite, salta sul tavolo facendo cascare i bicchieri e fa gli attentati alle caviglie quando meno te lo aspetti. Ovvio, le zampe posteriori non vengono poggiate bene, ma in ogni caso è un quasi-miracolo.
Io e Fry siamo impegnati nel trasloco perché andremo ad abitare per conto nostro in una casetta molto carina (senza soffitto, senza cucina) e ci sembra di essere abbastanza indietro perché sabato dobbiamo liberare la stanza per il nuovo coinquilino che verrà.
Ieri però ho finalmente avuto risposta dall'associazione "terra del fuoco" e finalmente ho la reale opportunità (è la terza mail che mando) di partecipare al "treno della memoria". Partiranno dei treni in diverse città che porteranno a Cracovia (il viaggio dura 24 ore). Da lì la visita proseguirà ad Auschwitz.
È un percorso diverso rispetto ad andarci da soli. E sicuramente sarà un'esperienza straziante per come sono fatta io, ma necessaria. Perché puoi leggere un'intera biblioteca sull'olocausto ma sentire la voce di chi ci è stato, vedere i luoghi, respirarne l'aria è un'altra cosa. Già quando ho visitato Sachenhausen ero rimasta molto colpita. Questa visita sarà assolutamente devastante ma ripeto, necessaria.
Soprattutto quando custodisci un segreto e senti la necessità di comprenderlo.
08 ottobre 2011
07 ottobre 2011
Io, vittima del marketing.
Ecco il mio nuovo telefono. Non ne avevo assolutamente bisogno, e nonostante la mia attuale lettura "i persuasori occulti" mi sono lasciata convincere che il mio telefono fosse ormai un oggetto obsoleto e che dovesse essere cambiato. Gli aggiornamenti lo rendevano lento, molti programmi non potevano più essere installati perché non compatibili ed eccomi qui col mio samsung galaxy s. Io a dirla tutta puntavo sul nexus s, ma era ancora troppo caro, e quando hanno annunciato la vendita di questo, scontato del 50% sono diventata vittima del marketing!
Però posso dire una cosa? È un oggetto davvero meraviglioso e mi ci trovo molto bene.
Vedremo.
06 ottobre 2011
R.I.P. #SteveJobs
Del resto cosa vogliono? Non solo hanno il mio conto bancario, ma c'è anche mia mamma che fa da garante.
Oggi è morto Steve Jobs. Premetto che non sono un'amante del marchio Apple anzi, ho una resistenza psicologica alla mela morsicata, tant'è che proprio oggi ho acquistato il mio primo telefono Android (e ho progettato di acquistarlo oggi da circa due giorni pertanto non sapevo assolutamente della notizia). Detto questo bisogna un po' separare l'uomo dal logo che tanto lo ha reso famoso. Steve Jobs era, in primo luogo, una persona con grandi idee. In un certo senso una persona che ha anticipato i tempi, almeno nella tecnologia. Un uomo che sapeva guardare al futuro.
Mi spiace, mi spiace a livello umano e mi spiace perché era molto giovane. Sono certa però che quando vivi così la tua vita, davvero la morte non esiste.
Vi lascio con il discorso ai laureandi di Stanford del 2005, di Steve Jobs.
"Stay hungry, stay foolish"
05 ottobre 2011
Spugna emotiva
Così mi spiace e anche se non mi intrometto mai, confesso loro che anche io ho fatto un paio di chemio.
Loro sono sorpresi e quasi confortati dalla cosa. E mi dice la signora che però ora sto bene, che si vede, mentre lui (che intanto aveva tirato fuori un fazzolettino e si asciugava gli occhi), bhe per lui non c'è niente da fare. Quando ho cominciato l'università desideravo diventare medico: aiutare gli altri per liberarmi dal senso di colpa di essere guarita e avere passato tutto, lasciando indietro chi, invece, non ce l'aveva fatta.
Ma non era soltanto questo, quello che secondo me mi avrebbe differenziata dagli altri sarebbe stata la mia empatia. La capacità di entrare in sintonia con gli altri, la capacità di comprendere davvero la sofferenza che può causare una malattia. Sofferenza estesa anche ai familiari del paziente.
Non è la strada che alla fine ho intrapreso, ma posso, nel mio piccolo, comprendere le persone e aiutarle, per quanto in mio potere.
Il signore è andato via e mi ha stretto la mano, seguito dalla sua mamma che intanto mi raccontava alcune situazioni personali che non riporto.
Un po' mi sono turbata, e allora sono tornata indietro al pensiero di diventare medico.
Non sarei stata un ottimo medico. Sarei crollata ogni volta, avrei pianto, sarei caduta in depressione e alla fine avrei mollato.
Sono una spugna emotiva.