Di questo sogno mi ricordo solo un pezzo...
Ero in viaggio e dovevo attraversare una gola abbastanza profonda usando una sorta di carrucola attaccata a un filo, in cui si stava appesi nel vuoto.
Mi sa che c'era anche il babbo di Fry con la sua compagna.
Ma io avevo paura.
E non volevo farlo.
Però lei non aveva paura e io pensavo "ma che cacasotto sono se non riesco a farlo io, e lei sì?"
Poi però ho visto un ragazzino che era riuscito ad andare dall'altra parte senza usare questo sistema.
E allora ci ho provato e quando sono arrivata dall'altra parte tutti a chiedermi come avessi fatto..
La mia testa sta cercando di dirmi forse che anche se ho paura a prendere una strada, per arrivare allo stesso risultato posso usare un'altra strada meno paurosa. Ma quale strada? E quale risultato?
26 gennaio 2016
C'è sempre un'altra strada
20 gennaio 2016
9/10/2015: a colazione con le blatte [ma anche Ranomafana: il parco dei sogni]
a colazione non siamo soli (blatta volante)! |
Anche ieri sera si era accollato e non la smetteva di parlare. E' bello condividere ma ogni 10 minuti si apprezza almeno un minuto di silenzio!
Andiamo al parco dove ci attende Luigi, la nostra guida che parla italiano. Da lì abbiamo fatto una faticosissima passeggiata di 3 ore e mezza: lo so non sembra molto, ma credetemi.. avrei voluto del voltaren per le gambe!
SALITEDISCESESALITEDISCESE era un continuo.
Sono arrivata a non riuscire a sentire più le cosce!
Abbiamo visto un sacco di animaletti, una rana che si chiama Bofisia che ora non riesco a trovare online quindi probabilmente non è il suo vero nome o forse non l'ho capito bene io. Comunque carinissima.
Abbiamo visto anche il tenerissimo Lemure dorato del bambù che vive solo in questo parco, il lemure fulvus che abbiamo già conosciuto all'isola dei lemuri, il prolemure dal naso grande (ha davvero un naso grande!), l'Uroplatus phantasticus, che la guida ha definito satanique. E poi il lemure dalla pancia rossa, il Sifaka di Edward che come comportamento è simile all'Indri indri (è monogamo) e difatti appartiene alla stessa famiglia, una Brookesia (non potete capire la mia felicità nel vederla! E' la specie di camaleonte più piccola del mondo) e due insetti stecco spinoso.
Il lemure del bambù mangia solo la parte tenera delle foglie e butta il resto a terra mentre il lemure dalla pancia rossa mangia anche i tronchi. Insomma quando casca qualcosa dal cielo o è sterco o qualche foglia che cade!
Dato che le foglie del bambù contengono piccole quantità di cianuro, i lemuri ogni tanto scendono a mangiare un po' di terra per pulirsi dal veleno.
La ranocchietta senza nome |
Lemure del bambù, non siamo riusciti a fargli una foto decente! |
Uroplatus phantasticus, ovvero geco foglia. Perfettamente mimetico e notturno. Ho dovuto fargli la foto col flash perché era davvero molto buio |
Ranocchietta senza nome |
Liane (sì anche io me le immaginavo più piccole...) |
Eulemur fulvus, è proprio un furbacchione! |
prolemure dal naso grande |
altro Uroplatus |
Insetto stecco spinoso |
Sifaka di Edward |
Splendida vista della foresta di Ranomafana |
e si cammina! |
ecco come sono i miei capelli senza stiraggio! |
Ambalavao |
Le onnipresenti galline: le caricano persino sul tettuccio dei taxi brousse dopo averle immobilizzate per bene |
Il mercato: le gonne che si vedono addosso alle donne sono in realtà dei lamba che sono anche pratici trasportabebè |
tipica architettura degli altipiani centrali, della tribù merina |
12 gennaio 2016
Stranezze e coincidenze
Che strano. È vero che le persone trovano le coincidenze quando le cercano. Però...
Ieri ho visto un film che si intitola "Magdalene"; è tratto da una storia vera.
Le strutture Magdalene ospitavano ragazze madri, o stuprate, o che avessero fatto sesso prima del matrimonio... O delle quali anche solo si sospettasse mancanza di integrità morale. Ovviamente erano tenute da suore le quali non mancavano di umiliare, picchiare e far lavorare senza compenso le ragazze alla lavanderia. Per non parlare di abusi sessuali attuati dai preti di passaggio alle strutture.
Nel film una di queste ragazze ha un santino appeso al collo, San Cristoforo.
Ecco, è l'unica cosa che ha, perché il suo figliolo è cresciuto dalla sorella e lei non lo può vedere...
Stamani dal panettiere trovo per terra un santino, identico a quello del film. Non guardo bene, non so che santo è. Chissà se è un segnale, chissà di cosa, ma mi ha impressionato.
02 gennaio 2016
8/10/2015: partenze, arrivederci e il primo hotely.
Gaby ci illustra il nuovo programma di viaggio. Lo abbiamo dovuto modificare perché inizialmente a fine viaggio saremmo dovuti tornare all'aeroporto di Antananarivo con un aereo locale da Tulear.
Però Gaby non si fida, spesso gli aerei annullano voli o modificano gli orari senza preavviso e l'ultima volta si era trovato costretto a cambiare programma di viaggio all'ultimo. Così abbiamo annullato un paio di tappe per poter rientrare per tempo in macchina. Ha aggiunto anche un percorso tra i Baobab, a Sud.
Domani partiamo alle 9 per un viaggio di circa 6 ore per Ranomafana: la "o" in malgascio si legge "u", quindi si pronuncia Ranumafana (e mora mora si legge mura mura) e significa "acqua calda" (rano significa acqua, si troverà anche in altre località nel nome) perché c'erano (e ci sono ancora, mi pare) le terme.
Prima di partire Fry si accorge di non trovare più il passaporto. Dopo aver avvisato Gaby che intanto si è messo a controllare nella jeep e dopo il mio incazzo perché abbiamo comprato i portapassaporti non a caso - mentre lui teneva sempre il passaporto in tasca levandolo spesso - per fortuna Gaby lo trova sotto ai sedili e possiamo partire.
Salutiamo Gaby, lo rivedremo il 17, proseguiamo il viaggio con Mami ed Eric.
I paesaggi sono quelli degli altipiani centrali: risaie, zebù, donne e uomini che trasportano immensi carichi, penso per chissà quanti km. La colonna sonora malgascia del viaggio, e infine la sosta per mangiare.
Ci siamo fermati in un villaggio che si chiama Camp Robin e abbiamo assaggiato il nostro primo pasto in un Hotely.
Il nostro primo Hotely |
L'hotely è una cucina dove si mangia a poco. E' usata per lo più dai malgasci nelle soste durante i loro lunghissimi viaggi in taxi brousse. La cucina malgascia è composta principalmente da zuppe, o piatti di carne accompagnati da un altro enorme piatto di riso. In questo hotely abbiamo mangiato una sorta di piccolo stufato di zebù (dentro c'erano un po' tutte le parti, Fry ha trovato un pezzo di lingua e l'ho mangiata io perché non se la sentiva - molto buona!) con non so quanto riso.
Il riso scrocchiava perché lo mettono ad asciugare all'aperto e si riempie di sabbia.
L'hotely non ha i nostri standard di pulizia, ma si mangia davvero bene (immaginate tavoli appicicaticci di pasti passati). I malgasci erano incuriositi di vedere due Vazaha seduti lì. Io ho mangiato splendidamente e il nostro piatto è costato solo 3000 Ar (circa 70 centesimi di euro).
Spesso a fine pasto servono il Ranovola, significa "acqua di soldi", è acqua lasciata bollire nella pentola bruciacchiata dal riso cotto prima. Non lo abbiamo assaggiato (ma lo assaggeremo nei prossimi giorni). Eric ci comunica che è utile se ti scappa di andare in bagno!
Noi in queste situazioni beviamo birra, non sappiamo se hanno acqua in bottiglia quindi non rischiamo.
l'interno dell'hotely (sotto al tavolo ci sono montagne di carote) |
il menù |
Ovviamente prima di ripartire mi tocca andare in bagno anche perché non so quando mi potrò fermare. Il bagno è di fronte all'hotely ed è letteralmente un buco per terra. A volte qualche scarafaggio osserva le mie mosse.
Ma fottesega.
il bagno |
Radio Maria everywhere. Purtroppo. |
il ponte crollato |
venditore di vaniglia. penso, |
Durante il viaggio siamo stati fermati due volte dai militari che ci hanno chiesto anche i passaporti, secondo Eric era la prima volta che accadeva ma ci accadrà altre volte durante il viaggio.
chioschetti come questo si trovano sempre lungo le strade. vendono caffè, dolci, ma anche pasti. economici e ottimi per uno spuntino. a destra panni stesi sugli alberi |
il ponte in legno costruito successivamente |
il ponte costruito dai francesi in condizioni devastanti |
scarafaggio alato al ristorante |
dimensioni |
Canzone del giorno: Soary Sareraka