09 agosto 2025

Armenia

 Sono sempre un po' agitata prima della partenza, soprattutto quando il posto è sconosciuto. A volte penso di farlo apposta, mettermi alla prova, sfidarmi. Morire di ansia il giorno prima perché Oh mio dio avrò fatto tutto? Come farò a farmi capire? Riuscirò a prendere i mezzi quasi inesistenti per spostarmi tra le varie città? E se appena atterrata non riesco a comprare la sim?

Poi passa. Non sono da sola, per dire, sulla cima dell'Everest (chiedo scusa, è il periodo delle storie di montagna e sto leggendo il libro di Messner, di quando ha scalato l'Everest da solo e senza ossigeno). Cioè sono da sola, sì, ma potrò interagire. Anche se non parlano inglese ho la tecnologia dalla mia (del resto con Cliff, in Russia, è stato complesso uguale).

Nei due zaini ho la macchina fotografica, tre ottiche, il drone con le tre batterie e vestiario. E ovviamente il tablet da cui scrivo e l'immancabile ebook reader. In questo viaggio avevo previsto tante, troppe tappe. Alla fine le ho ridotte al minimo e ho aggiunto due visite guidate per vedere cosa non posso raggiungere con i mezzi.

Ma sono emozionata, vedrò un posto assolutamente sconosciuto per me, ho portato anche la pipa per provare i tabacchi che hanno lì. Nel frattempo attendo il gate e mi sento un po' più pronta di un istante fa...