06 marzo 2011

Al solito, treni

Questo weekend sono stata a Bologna. Ma non sono qui per raccontarvi il weekend, più che altro il viaggio.
Che è stato spettacolare.

Per andare a Bologna ho preso un frecciasminchiola. Ma non era giornata. Il treno è partito in ritardo e si è fermato poco dopo porta Susa. Pare che un omino si sia gettato da un ponte, schiantandosi sul treno. Sono indelicata, lo so.
Ma questo è quanto. Il treno ha atteso la polizia e siamo rimasti fermi per circa tre ore prima di ripartire. Arriviamo quindi a Milano Centrale dove ci annunciano che dovremo cambiare treno, peccato che il treno in questione era appena partito da Torino e sarebbe arrivato a Milano alle 00.15 (sarei dovuta essere a Bologna alle 20.20). Rabbia generale.
Ci mandano all'assistenza clienti che è chiusa e un povero capro espiatorio viene da noi a spiegarci la situazione. Ma c'è poco da spiegare, siamo lì al freddo ad attendere un treno che arriverà da lì a un'ora e mezza.
Uh guarda bravi, ci preparano un sacchettino per la cena. Apro e dentro c'era una bottiglietta d'acqua e una confezione di loacker. Come direbbe un nerd, fail abbestia.
Arriva un senzatetto che approfitta della confusione per portarsi via 4-5 sacchettini. Massimo rispetto ma chissà che non ne rimanga deluso anche lui.
Meno male il treno arriva alle 23.45 e alla fine all'opportunissima ora dell'una di notte arrivo a Bologna.
Ma vogliamo parlare del ritorno?
Al ritorno avevo un IC alle ore 14.46. In ritardo di un'ora. Decidiamo di fare un giro in centro a Bologna ma calcoliamo male i tempi e perdiamo il treno, perdiamo anche quello successivo e prendo il treno delle 16.40. Poco male.
Tempo in più.
Bella Bologna. Il fascino della città piccina senza l'orda di turismo che invade altre città.
La storia dei portici è piuttosto buffa: ecco qui una breve spiegazione.

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