Stanotte ho sognato di rubare un treno per andare a Bologna. Mica male, eh? Il mio neurone mi ha totamente abbandonato.
Ieri sera era ancora un po' intatto, ma proprio poco. Siamo andati a cena da Giorgio e Melania dove ci attendeva tutta la combriccola di ex-studenti universitari di informatica e io per l'occasione decido di mettermi un vestitino. Insomma, qui non fa proprio caldo caldo, anzi, la sera fa abbastanza freschino. Per di più Giorgio è fuori, non di testa, abita proprio fuori fuori e un po' più in alto. E io ero seminuda, e ovviamente abbiamo cenato in terrazza.
Però dopo i primi secondi mi sono abituata e sono stata abbastanza bene. Finalmente ho conosciuto Yuri e sua moglie BayBey. Ho visto una stella cadente e mi sono dimenticata di esprimere un desiderio (si può?).
Buoni propositi per i prossimi giorni:
cercare di ricordare i nomi delle persone che conosco senza per forza affibbiargli nomignoli.
Basta, mi sembra già un proposito abbastanza faticoso. Adesso chiudo qui e me ne vo' in centro (non posso essere qui a Firenze e starmene in casa), penso di comprarmi il famoso libro cazzuto del pubblicitario, o il famoso libro del pubblicitario cazzuto che dir si voglia e poi vedo se tornare qui a mangiare o cazzeggiare a Santa Croce a leggere. Magari finisce che domani vado sul serio a Bologna se Snoopy non è in ferie: senza rubare il treno però. Che mi avevano spiegato i comandi ma io i sogni non me li ricordo molto bene.
2 commenti:
Non penso proprio ci fosse tutta la combriccola di informatica.. casomai un gruppo diverso...
>:\
Cinfa
Pardon.. ;)
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