Trovare un modo per aggirare i problemi è un po' come risolverli in parte. Giustifichi te stesso dicendo che per ora va bene così e domani se ne riparla.
Quando descrivo le mie paure alle persone mi guardano come se fossi alienata, senza ricordare che le loro paure spesso sono più incomprensibili delle mie. La paura dei ragni o degli insetti è ancora più irrazionale della mia paura di guidare. Vincere l'ansia al volante è il mio obiettivo primario da quando ho preso la patente.
Giorno dopo giorno l'ansia, come tutti invece affermavano, non è passata. Ogni volta che salgo in macchina il mio cervello meccanicamente pensa a ciò che il mio corpo deve eseguire nell'istante successivo. Temo di dimenticare uno dei processi, temo i pedoni che attraversano senza guardare e i motorini che mi sorpassano a destra. Temo di sbagliare strada e di trovarmi nel nulla e di non riuscire più a tornare indietro e ho paura di sbagliare manovre cercando la strada e di distrarmi pericolosamente.
Bene o male a Torino potevo sempre girare a destra, essendo gli isolati perfettamente quadrati. A Firenze gli isolati non esistono, e girare a destra può voler dire non ritrovare la strada parallela. Potrebbe anche non esserci una strada parallela.
Questo getta il mio cervello in panico così sono costretta a chiedere ogni volta la strada a Roccio che, pazientemente, me la mostra e solo dopo procedere da sola. Ieri però sono riuscita a fare una nuova strada e questo, che per tutti è nulla, per me vale tanto. E' come se chi ha paura dei ragni o degli insetti, riuscisse a farsene camminare uno addosso senza provare panico.
Una piccola vittoria.
Canzone del giorno: Triathlon Cristina Donà & Samuel
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