Ieri sera abbiamo visitato Pontassieve, da una parte volevamo vedere la mostra di Ligabue, ma era tardi. Così ci siamo chiusi in un bar a prendere qualcosa di caldo e poi siamo andati a fare due passi per la cittadina medievale.
Era tardi anche per tornare a casa a mangiare, così siamo andati allo Stony Pub, di strada per tornare a casa. Così oltre a noi, al primo cavaliere e alla principesse nera, si sono aggiunti Esse ed Effe. Dopo esserci strafogati di patatine, polletto fritto, hamburger e hot dog e aver chiacchierato come bravi guaglioni decidiamo di tornare a casa.
Ho messo il forward veloce sulla serata perché tornando Roccio mi dice "Ti faccio vedere un posto" e parcheggia in una piazzola.
Siamo a Girone, nei dintorni di Fiesole. Camminiamo sul ciglio della strada finché arriviamo a un grosso cancello.
E' il cimitero americano di guerra. Roccio sa quanto mi piacciono i cimiteri, luoghi di pace, dove la gente dorme davvero.
Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
e figlie infrante dalla vita,
e i loro bimbi orfani, piangenti -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Il cancello è chiuso ma di lato c'è una recinzione bassa.
Scavalchiamo, dico.
No, dice, e se c'è qualcuno, e se ci sono allarmi?
Scavalchiamo, dico.
E scavalchiamo.
La pace surreale che si respira in un cimitero che dorme accanto al fiume e quanto di più surreale ci possa essere. Respiriamo ancora qualche secondo quel fresco odore di sonno eterno, ci voltiamo.
E torniamo via.
Torneremo un'altra volta al tramonto, con passi felpati sull'erba bagnata. Per non svegliare nessuno.
Ti Amo Roccio.
2 commenti:
è la prima volta in vita mia che mi sfiora l'idea di visitare un cimitero.
Caspita.
Eheh.
...
è un male?
eheh
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