15 ottobre 2010

Berlinen

Eccoci qua, di ritorno da una bellissima vacanza a Berlino, 7 giorni e 7 notti per girare completamente la città e vederla da tutti gli angoli.
Il volo aereo è stato Alitalia con partenza da Torino, non c'erano voli diretti né da Firenze, né da Pisa, né da Bologna. Dopo un'oretta e mezza atterriamo all'aereoporto di Tegel. Presa la borsa cerchiamo il bus TXL che farà capolinea ad Alexanderplatz, dove abbiamo l'albergo. La macchinetta automatica dei biglietti è ovviamente davanti alla fermata del bus (perché solo qui è impossibile trovare i biglietti?).
In ogni caso arriviamo all'albergo (volo e albergo prenotati con lastminute.com, mi sono trovata molto bene tant'è che penso riprenoterò con loro), il Park Inn Alexanderplatz (che consiglio a tutti perché è spettacolare). Impossibile sbagliarsi, è la struttura più alta della piazza dopo la torre della tv. In albergo senza nessun problema ci tengono le valigie così possiamo andarcene in giro tranquilli fino alle 15, ora del check in. Ci daranno poi i passpartout con cui aprire la nostra stanza e usare l'ascensore (la stanza è al 12° piano di 37).

In 7 giorni Berlino mi è piaciuta molto, forse nei primi giorni un po' meno. Sono abituata a guardarmi intorno in tutte le città in cui vado e a Berlino è stato tutto ricostruito. Come a dire che bellezze architettoniche "antiche" non ce ne sono. Almeno nel centro ci sono solo grattacieli e l'unica cosa che mi ha colpito è stato il duomo, costruito in stile rinascimentale italiano (?).
Tuttavia Berlino ha un sacco di musei, e sono tutti enormi.
Quindi se proprio non sapete cosa fare, ecco qualche chicca.

Museo della medicina: per stomaci forti. Il penultimo piano contiene feti in barattolo e per chi ha mai visto rotten sa cosa intendo. Molte spiegazioni sono solo in tedesco ma questa è una cosa che noteremo in diverse altre strutture.

Museo della tecnologia: se avete una giornata piovosa qui dentro potrete passarci una giornata intera. E' talmente enorme che contiene diverse locomotrici di treno, diversi aeri (alcuni distrutti), qualche barca, e un sacco di piani dove poter soddisfare tutte le curiosità sulla tecnologia. Noi ci siamo soffermati al reparto informatico soprattutto, dove abbiamo scritto i nostri nomi in binario (eeeeeeh!!)



Il Reichstag: è gratuito (cosa rara visto che a Berlino si pagano anche le toilette all'interno dei centri commerciali) e salire su è abbastanza vertiginoso. Inoltre anche l'audioguida è gratuita e permette di sapere molte cose sui palazzi che poi si vedono dall'alto. Cosa buffa: Berlino è piena di gente con piercing e capelli colorati, anche di una certa età (sopra i 50 anni per esempio), roba che qui diresti "ahhh ma non si guarda prima di uscire di casa?". E invece è bello abbestia sentirsi liberi di conciarsi come si vuole. Dico questo perché al Reichstag ci ha aperto la porta una ragazzotta con i capelli rosa. Da noi quasi nessun lavoro al pubblico sarebbe permesso con quel colore di capelli. Potrei andare a vivere a Berlino ed avere finalmente i miei bellissimi capelli viola.

Il memoriale sull'Olocausto: una serie di parallelepipedi (sono ben 2711) in calcestruzzo che formano una sorta di labirinto.



Lì accanto c'è anche il Centro di documentazione degli ebrei morti nella shoah (ingresso gratuito), assolutamente da vedere.

Il Duomo: molto carino. Ha un organo con nonsoquantecentinaia di canne e spesso ci fanno concerti. Sulla guida era presentata come stile rinascimentale ma wikipedia lo presenta con stile neobarocco. Dire che non ci capisco nulla è dire poco.

Il museo di scienze naturali: fate largo al più grosso scheletro di Brachiosauro meglio conservato del mondo. Insieme ad altri scheletri di dinosauro e un sacco di altre cose (e i soliti animali impagliati)



Il campo di concentramento di Sachsenhausen: è stata la visita più toccante, anche se la struttura è stata trasformata in un vero e proprio museo che raccoglie i racconti di alcuni detenuti, camici, mobilio, foto dei prigionieri.



Per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_di_concentramento_di_Sachsenhausen_(Oranienburg). Ci si arriva comodamente con un treno e una camminata di 20 minuti. Non ho fatto molte altre foto al campo, l'unica cosa che ricordo è che, nonostante i turisti e le gite scolastiche (i ragazzi sembravano divertiti dalla visita, dovrebbero invece ricordarsi che sono cose fatte dai loro nonni...), c'era un silenzio incredibile. Si sentiva solo il vento che muoveva le foglie sugli alberi.

La torre della tv: non l'abbiamo visitata (quando eravamo lì si era diffusa la notizia di un possibile attentato proprio alla torre medesima), ma è stato un punto di riferimento fisso per tutta la permanenza. La torre della tv si vede da tutta la città, e dato che noi dovevamo andare in quel senso, per lo meno conoscevamo la direzione in cui incamminarci.


questa foto è stata scattata dalla terrazza del nostro albergo, la quale era a pagamento. Come tutto, del resto.

Quest'altra foto, in un rarissimo momento di sole:

Si vedono Duomo e torre della tv. Ho circa 50 foto della torre della tv, era davvero ovunque.

Porta di Brandeburgo:


Madame Toussaud: costa tantissimo, ma ne vale la pena. Almeno per farsi fare una dichiarazione dal Giorgio Clooney.


Oppure per fare le corna al papa:


Altre cose da vedere sono il museo ebraico, il museo della DDR (la repubblica democratica tedesca, per vivere il bello della DDR - e se proprio vi piace sarebbe bene controllare anche la prigione della Stasi, la polizia segreta della Berlino Est durante gli anni della guerra fredda), il KaDeWe, la loro "rinascente" grossa il doppio di un nostro qualunque centro commerciale, il checkpoint Charlie, dove quasi si scontrarono carri armati sovietici e americani, vari pezzi del muro, i migliori al Mauerpark (dove di domenica c'è un mercatino favoloso) e all'East side gallery, nel quale il muro è diventata la più grande opera d'arte a cielo aperto, parte del bunker ancora visibile che faceva parte della rete dei bunker sotterranei al quale era annesso anche quello di Hitler. In questo museo c'è anche una specie di casa della paura dove robot-manichini vengono squartati e signori in costume vi fanno "buh" da angoli bui.

Cosa mangiare a Berlino. Come in tutte le grandi capitali europee a Berlino si mangia di tutto. Dall'etnico, al locale, all'italiano. Da loro va un sacco il Currywurst, un wurstel cotto alla piastra, tagliato a pezzetti e inondati di ketchup e curry. Molto buono ma uno al giorno basta e avanza.
Fuori dalla stazione della metro di Alexanderplatz troverete omini che vi cuoceranno al volo un wurstel nel panino con la salsa che preferite. E a solo un euro e 20!


Se volete un ottimo burrito c'è Dolores, sempre vicino ad Alexanderplatz, io mi ci sono innamorata. Fa delle squisitezze quasi impossibili da terminare però strabuone!

Come ristoranti tedeschi ne abbiamo provati due e abbiamo mangiato in entrambi i casi molto bene. I piatti sono pesanti, ma come potrebbero esserlo da noi se mangiati al ristorante, le porzioni anche, molto abbondanti. Ma come da noi: nessuno a casa si prepara le vagonate di pasta che ti fanno mangiare al ristorante.

L'ultima sera abbiamo provato un ristorante americano. Si chiama Bird e fa solo ciccia. Bistecche e hamburger fatti di vera carne (come li pubblicizzano loro). Sono molto carini e chiedono sempre che taglio di carne vuoi e che tipo di cottura. Costa molto ma è davvero buono. Purtroppo non c'è mai posto se non si prenota e abbiamo mangiato al bancone come molti altri avventori dell'ultimo momento. Uno dei camerieri quando stavamo andando via ci ha chiesto di dove eravamo e ci ha offerto uno shottino, gentile direi!

Per quanto riguarda la birra abbiamo trovato ottima birra bavarese ma mi sembra che questa storia della birra tedesca sia un po' una leggenda. Più che altro bevono coca cola. L'acqua è carissima e fa schifo.

Ultimamente i berlinesi sono diventati attenti al biologico. Quindi mangiamo sì wurstel e patatine, ma certificate biologicamente. In alcuni chioschi anche le salsine sono biologiche, così ingrassi (ho preso almeno 2 kg) ma almeno hai l'impressione di mangiare sano!

I berlinesi: in generale sembrano sopportare loro malgrado le diversità. Ma amano i loro spazi. Abbiamo assistito a due scene incredibili.
Sale su un treno un ragazzotto un po' alternativo, si siede di fronte a un signore ben vestito e poggia lo zaino per terra. Lo zaino però, cadendo su un lato, tocca la gamba sinistra dell'omino benvestito il quale lancia all'altro una malevola occhiata. Il ragazzo, accortosi di ciò, chiede scusa e tira su lo zaino (da noi probabilmente si sarebbe risolta con il signore che cambia posto o il ragazzo che dice "che cazzo vuoi!").
La mattina del volo di ritorno riprendiamo il bus TXL per tornare all'aeroporto. Quando saliamo noi è vuoto, ma piano piano che va in là, com'è ovvio, si riempie di persone con valigie che non sanno più né dove sistemare i bagagli, né dove sistemarsi essi stessi. Una ragazza, credo americana, in particolare ha una valigia enorme che piazza, mancando posto, in mezzo al corridoio. Poi lei si siede accanto al finestrino in un posto doppio. Un signore si siede nel posto vuoto accanto a lei e accanto anche alla valigia enorme. Le persone fanno una grossa fatica a scavalcare l'enorme bagaglio e lui si sente in estremo imbarazzo, forse perché teme che gli altri possano pensare che sia sua la valigia. Così chiede alla ragazza se può spostarla, ma lei gli fa notare che non c'è posto. Lui non si da' pace, continua a guardare la valigia, poi guarda la ragazza e glielo chiede di nuovo ma nulla. Dopo un terzo tentativo ed evidentemente scocciato (chissà come si sarebbe comportata la ragazza se fosse stata berlinese?) tira su la valigia, la mette al suo posto e lui rimane in piedi.

In ogni caso Berlino è segnata dalla storia. Anche se credevo fosse più profondamente segnata. Nonostante tutto alla fine i ragazzi non capiscono qual è stato il risultato della loro storia nazionale. Tant'è che al museo ebraico alcuni ragazzini hanno scritto sul guestbook "SS". Anche Roccio ha notato che in realtà sembra che Berlino non sia stata colpita profondamente dall'Olocausto o meglio, che stia cercando di dimenticare quel brutto momento, quasi a dirsi "Ok c'è stato, ora basta, bisogna andare avanti".

Trovi più che altro segni del muro e delle sue vittime. Sì, decisamente Berlino ha una storia del tutto particolare.

I trasporti: una volta capito il metodo è facilissimo spostarsi e devo dire sono davvero efficienti i mezzi. C'è la metro che fermate molto più rade ed è più veloce. C'è il treno che fa più soste e ci sono pullman e tram. Noi ci siamo spostati solo con treno e metro e ci siamo trovati benissimo (a parte quando sbagliavo direzione o fermata).

A Mauerpark abbiamo inoltre trovato una band funky fantastica, con i quali ci siamo fermati a parlare e abbiamo anche comprato il loro cd. Se volete ascoltarli ecco il link.

Un'altra cosa: i berlinesi usano tantissimo la bici. In ogni angolo se ne trovano a noleggio e su treno e metro ci sono i posti prenotati per persone che hanno le bici. Favoloso.

La sera eravamo morti, pertanto non abbiamo provato la vita notturna di Berlino. C'è da dire che in albergo prendevamo, come canali italiani, solo raiuno e raitre. Abbiamo guardato "Chi l'ha visto" proprio mentre parlavano di Sarah Scazzi e abbiamo appreso la notizia in diretta. E' davvero una cosa devastante. Ma non mi faccio capace di ciò che può essere in grado di fare l'Uomo.



Canzone del giorno: The Say Rupert's Kitchen Orchestra

2 commenti:

silvietta ha detto...

io credo abbiano cercato e, forse ancora oggi, di nascondere e/o dimenticare ciò che è successo. si respira un'atmosfera molto particolare...

Zion ha detto...

io Berlino l'ho vista di sfuggita dopo un afterhour da paura, ma mi è piaciuta moltissimo.
Più che altro, dopo i bombardamenti hanno raso a zero mezza città. Cos'altro potevano fare se non ricostruire? L'hanno fatto anche molto bene!