Sono in un luogo tipo Far West, in una casa tutta di legno. C'è anche una sorta di porticato, io sono vestita con abiti tipo anni '50.
Sono a letto con un uomo, è Fry ma non ha l'aspetto di Fry.
Vedo in corridoio mia mamma, in penombra. Entra nel letto dicendo: "mi sono stancata di O. (un mio collega). È qui da diverse settimane non se ne va, per cui dormo qui"
Separiamo il letto matrimoniale in due singoli.
Il giorno dopo mi sveglio. C'è il sole. Corro incontro a Fry (ma è lui?). Ha una tuta da meccanico. Una salopette di jeans e una camicia a quadri bianca e rossa. Si gira sorridendo ma ha uno sguardo triste e mi abbraccia.
Cambio scena.
Di nuovo la stessa.
È mattina e c'è il sole. Corro sotto al porticato e vado verso Fry (ma è lui?). Si gira e ha lo sguardo triste. Qualcosa non va. Il sole sparisce, ci sono nuvole nere, un vento terribile. Mi stringe, mi dice che dobbiamo scappare. È come se i giorni che stavano scorrendo sempre uguali siano stati spazzati da una tempesta terribile. Una cosa non in programma. In effetti non è molto distante dalla realtà.
Secondo sogno. Premetto, sto giocando a un gioco abbastanza angosciante che si chiama "Alien Isolation"
Sono in un vicolo buio, ho una pistola. Sento dei passi avvicinarsi, vedo solo un'ombra. È Alien.
Sono terrorizzata e mi accuccio a terra sperando di non essere né vista né sentita.
In effetti mi supera e va via ma io sono paralizzata. Trovo dei gradini e ci striscio sopra. Piangendo rimango lì.
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