Sottotitolo: Post post-Masino.
Masino, ovvero la 3 giorni per il giardino, fiera che si tiene sempre il primo weekend di maggio vicino a Ivrea, è uno degli appuntamenti quasi irrinunciabili per me. Alla fine si tratta di tenere uno stand di piante carnivore e rispondere alle solite domande: ovvero no, no, no e ancora no. No che non mangiano dita, no che non bisogna imboccarle, no, non sono pericolose e via dicendo. Roccio ha imparato in poco tempo, tant'è che ha risposto anche ai curiosi visitatori che gli facevano qualche domanda. Due giornate trascorse tranquille se non fosse che è ripartita la scimmia della falconeria. Non ci stavo quasi più pensando, per quanto i rapaci mi siano sempre piaciuti, sempre sempre, quando io e Roccio, girando per la fiera, ci siamo imbattuti in alcuni falconieri che avrebbero tenuto, nel pomeriggio, una piccola dimostrazione. Ho cominciato a calpestarmi gli alluci per non fare domande ma, nonostante il dolore, non sono riuscita a trattenermi. "Esiste una scuola di falconeria nei paraggi?" "No, ma noi teniamo un brevissimo corso di una giornata, ecco il foglio, scrivici se vuoi così ti teniamo aggiornata".
Non siamo riusciti a vedere la dimostrazione, perché l'altro ragazzo che teneva lo stand insieme a noi era andato via nel primo pomeriggio, ma prima di uscire siamo ripassati allo stand dei falconieri. E lì è successo che la scimmia non solo mi ha rincorso ma mi ha anche raggiunto. Sul trespolo era posata una bellissima Poiana di Harris (Roccio si è letteralmente innamorato di questo rapace perché ha la faccia davvero buffa). Ho chiesto al tizio che specie fosse e lui mi ha detto "Tieni, prendila in mano", porgendomi il guantone. Ora, io che mi commuovo guardando un film-documentario sui pinguini, me la sono quasi fatta addosso. Così ho avuto i miei 5 minuti di gloria tenendo quella bestia fantastica (e il suo temutissimo becco a uncino) a 5 cm dagli occhi. Decisamente inquietante. Ma sicuramente bello. Si faceva accarezzare tranquillamente e intanto ci spiegava come si imprintano, che loro hanno un allevamento, che, specie i barbagianni che io adoro, non sono difficili da tenere. Ovviamente appena arrivata a casa gli ho scritto per avere informazioni su questo minicorso che dovrebbe tenersi i primi di giugno. Ora Roccio è sul treno che va verso casa. Questo weekend non è stato fortunato, per quel che riguarda la macchina. Aspetto che la guardi e mi dica. Aspetto qualche mese e arrivo.
Curiosità della giornata. Alla fiera c'è sempre una signora piemonteisa che non si fa i fattacci suoi. Così quando Rita chiede a Marco di fare le foto allo stand (io mi ero allontanata un attimo) questa piemonteisa dice loro "Ma fotografate lui (indicando Roccio) che è così pittoresco". Roccio un po' imbarazzato prende il cellulare ma lo prende dal verso sbagliato puntandosi la fotocamera del cellulare addosso. E sempre lei "Ma cosa fai, ti fotografi da solo?". E lui "Sì, io faccio un sacco di cose da solo". Il doppio o triplo senso non l'ha zittita ancora perché ha commentato "Eh bhe, mi dispiace che tu non abbia compagnia.."
"Ma sì che ho compagnia, c'è lei (indica me). Dicevo che faccio un sacco di cose da solo: cucino, faccio il letto, il caffè.."
p.s. abbiamo comprato altri due Arum cornutum. Detti lingue di suocera. Sono piante che puzzano di carne marcia e attirano le mosche della carne.
Le potete vedere qui.
3 commenti:
Salve, sono un post di badguy che si dissocia dal suo autore. Posso usare questo blog per salutare il buon roccio? Se sì, esisto, altirmenti mi cancello. Il mio autore invece si limita a complimentarsi per la fantasia delle bambine borderline!
Ciao post di badguy, la bambina borderline ha letto in diretta il tuo post e anche Roccio ti saluta. La fantasia dei borderline non ha limiti. Buon tutto! Carla e Roccio
Ringrazio commosso e saluti da badguy
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