Dopo essermi dedicata appassionatamente alla PNL (dormendoci davvero sopra, un libro così soporifero non l’avevo mai provato) e all’arte della persuasione, ora mi sta appassionando la materia più “bastarda” del Mindfucking. Per chi volesse scoprirne di più c’è un bel libro dal medesimo titolo edito dalla Castelvecchi (eh, lo so, non si può voler tutto dalla vita). E c’è anche il seguito, “Mindfucking 2”. Inutile dire che li abbiamo acquistati entrambi. Una volta finiti pensate che riuscirò a resistere all’impulso di comprare anche “Brainwashing”?
E’ il periodo della comunicazione occulta, della persuasione e della coercizione di pensiero. E, conoscendomi, non farò nessuna delle tre cose. E’ fondamentale la libertà di pensiero, anche e soprattutto la mia, ecco perché mi incazzo enormemente quando le mie ideologie non vengono rispettate.
Il rispetto delle ideologie per me si fonda su diversi presupposti:
- si può e si deve assolutamente favorire il confronto e il dialogo;
- si può e si deve assolutamente scendere a compromessi e trovare un punto di incontro;
- non si può (ma proprio no) a tutti i costi convincere direttamente o indirettamente una persona a subire le proprie ideologie;
- quando il confronto e il dialogo non sono possibili per divergente totali e visioni di vita diametralmente opposte si possono evitare argomenti “pericolosi”;
ogni violazione di uno o più presupposti mi genera ansia e sensazione di soffocamento che sfociano in manifestazioni psicosomatiche più o meno gravi.
La mente umana è davvero strana: quando la resistenza dell’individuo è particolarmente forte, ogni tentativo di maneggiarlo rinforza la resistenza a meno di non farlo regredire a uno stato infantile tale da permettere una totale resa.
Diverse sperimentazioni hanno individuato una componente molto curiosa nel comportamento umano. In alcuni individui (con una percentuale del 33% circa) il pensiero individuale viene totalmente surclassato dall’idea del gruppo. Ovvero: se il gruppo da’ una risposta palesemente sbagliata ad una domanda banale, il 33% delle persone risponderà in maniera errata seguendo il gregge.
Io faccio parte di quel 33%.
Però qualcosa potrebbe essere cambiato negli ultimi anni. Mi rendo conto di avere acquisito sicurezza su alcune cose e, a meno di non toccare argomentazioni di tipo politico, i pilastri non cedono tanto facilmente. Soprattutto se la tesi opposta è avvalorata da tanti “ho sentito dire che”.
Oltre a leggere queste robine interessanti ogni tanto mi dedico alla cucina. Ieri ho fatto il pane e i muffin (che sono venuti particolarmente buonini).
In questa settimana non ho usato cibi precotti e ho cucinato tutto con le mie zampette, triglie alla griglia con aglio e limone, scaloppine di trota salmonata e prosciutto crudo, fagioli alla campagnola, risotto con radicchio e gorgonzola, pasta con sugo alle polpettine. Ci siamo imposti di bere mezzo bicchiere di vino a pranzo e/o a cena (fa così bene, dicono).
Ora ci manca solo tornare a correre ma con questo freddino.
Ieri abbiamo preparato l’alberino di Natale. Io avevo poca voglia però devo dire è venuto bellino.
Dopodomani saliamo a Torino, nel pomeriggio avrò la visita medica dall’endocrinologo e spero di fare in tempo per vedere la lauretta specialistica di MinchiettaUno che proprio quel giorno discute la sua tesi.
In bocca al lupo MinchiettaUno.
Ho seminato le gemmine di drosere pigmee.
Rimango in attesa di una nascita.
2 commenti:
ops ho sbagliato posto dove commentare...ho scritto un in bocca al lupo sul post del 27 novembre. sono fusa!!!
baci
Zion
ps in ogni caso in bocca al lupo, spaccati una gamba, in culo alla balena etc etc...
:-P
leggo solo ora..
per fortuna è andato tutto bene!
grazie di essere venuti!
ps oggi se ho tutto ciò che mi serve provo a fare qlc ricettina dei vostri libri!
un bacio grande!
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