11 luglio 2021

Il tarocco del Tarocco

Ieri mattina mi sono concessa la colazione al bar. Non lo faccio mai, non da quando sono tornata in città. In genere bevo un the, o il mate, e basta. Ma avevo bisogno di zuccheri ed energie per affrontare la giornata, non la prima né l'ultima di una serie di giornate faticose, fisicamente e mentalmente. Ci sono dei tavolini all'aperto, pochi, sistemati alla bell'e meglio sul marciapiede che si affaccia sul corso trafficato. Mi siedo su quello che strategicamente è più lontano dal traffico, vicino alla vetrata del bar/pasticceria.

Caffè americano, cornetto alla crema e ebook reader, certo.

Quando riesco finalmente a concentrarmi sulle pagine del mio libro, lo vedo.

Un signore anziano che cammina con un bastone e un cane al seguito, molto piccolo, che non fa che mordicchiargli le caviglie mentre procede.

Questa scena non mi è nuova.

Il cervello è straordinario: non ricordo cosa ho fatto/detto qualche ora prima, ma fotografa quell'immagine e va a ripescare in un catalogo solo mio per confrontarla con altre simili.

È il dettaglio del cane che gli morde le caviglie che mi ha incuriosito.

In pochi secondi l'illuminazione: è Il Matto.

L'iconografia classica dell'Arcano maggiore numero 0, il Matto per l'appunto, è la seguente. Un uomo (giovane o vecchio, vestito di pezze colorate, un viandante o un mendicante) che cammina seguito da un cane. In alcune immagini il cane è festoso, in altre gli morde il polpaccio, come ad avvertirlo di un pericolo imminente:



Fonte: https://tarotwheel.net/history/the%20individual%20trump%20cards/il%20matto%20-%20the%20fool.html


Il vecchietto ha anche un sacchetto della spesa che insieme al bastone e al cane mordace rende l'immagine quasi simbolica e surreale.

Il Matto è la carta della libertà: il viandante cammina verso una nuova meta, è simbolo di energia originaria, senza limiti. È una carta del cambiamento che suggerisce di proseguire sulla strada già intrapresa, nonostante gli ostacoli. Simboleggia anche il coraggio della novità: è capace di decisioni e partenze improvvise. 


Il Matto nei tarocchi di Jodorowsky

Ma come tutte le carte ha il suo letterale rovescio. Il tarocco al contrario rappresenta follia, alienazione dalla realtà, indifferenza, depressione, vuoto. 

Io, che ho ormai perso quell'energia che mi ha sempre mosso e scosso nella vita, cedo volentieri alla seconda intepretazione. 

Alienazione. Depressione. Vuoto.

Guardo il vecchio incedere cauto con il suo bastone in una mano, il sacchetto di plastica e il guinzaglio con cui porta il cane nell'altra. Osservo il cane che gli saltella intorno, che nervosamente pinza con i suoi piccoli denti aguzzi le caviglie dell'uomo e mi chiedo quanto lui sappia di essere Matto.

Ma non uno qualsiasi: è il Matto.

9 commenti:

giorgio giorgi ha detto...

Carissima, un'interpretazione junghiana vede il susseguirsi degli arcani maggiori come una rappresentazione del processo di individuazione. Nella storia dei Tarocchi, il Matto spesso è contrassegnato dal numero 0 ma a volte anche dal 22 viene cioè messo per ultimo. Che senso ha questa cosa dal punto di vista simbolico? Che posto all'inizio del processo di individuazione il Matto è paragonabile a chi inizia un percorso di conoscenza di sé, mentre quando è posto alla fine simboleggia il fatto che quando uno è diventato sufficientemente consapevole di sé stesso può anche fare il Matyo quando gli pare!!! Non è carina come idea?

giorgio giorgi ha detto...

Matto

Carla ha detto...

Molto carina, il fatto che possa essere rappresentato all'inizio o alla fine mostra una certa circolarità, come se la fine del percorso coincidesse con l'inizio. Ovvero quando sei alla fine del percorso, o per lo meno pensi di esserlo, la consapevolezza raggiunta per strada ti porta a una riflessione: in realtà nulla è ancora finito, perché tutto ti riconduce all'inizio di un nuovo percorso, in un susseguirsi infinito di crescita.

alberto bertow marabello ha detto...

Il cane che morde è per allontanare il matto, che chi è "normale" è incapace di confrontarsi con prospettive diverse
Per me

Carla ha detto...

Può essere anche questo. Perché no?

alberto bertow marabello ha detto...

Guardare le cose da un'angolatura diversa è fondamentale, per questo ho sempre parteggio per i don Chisciotti più che per i ben più concreti e solidi mulini a vento.
...ed è anche più divertente
😀

Carla ha detto...

Ahaha mi trovi molto d'accordo! Ahah

Moon ha detto...

Proprio ieri leggevo degli Archetipi di Jung (a parte i tarocchi) e il Matto, anche lì, mi sembra la figura più interessante.

Carla ha detto...

Ah ecco, vorrei informarmi bene anche in questo senso