08 giugno 2023

Aria Sottile

Aria sottileAria sottile by Jon Krakauer
My rating: 5 of 5 stars

Mi piacciono le storie di montagna, come quelle di mare. Tant'è: io e la montagna non andiamo d'accordo. Ho provato ad affrontare camminate più o meno lunghe, ma quando si tratta di avere a che fare con la roccia, ecco che viene fuori il lato meno romantico di me.
Qualche anno fa mi capitò di vedere il film del 2015 "Everest" e poi mi trovai a riguardarlo ancora, e ancora una volta. Appena ho appreso che era tratto da un libro scritto da Jon Krakauer (che scrisse anche il libro da cui è stato tratto "Into the Wild" che ho amato molto), mi sono detta che non poteva mancare questa lettura all'appello.

La scrittura di Krakauer è visiva, scorrevole e appassionante, quasi ci si scorda di avere a che fare con una storia vera: narra della tragica scalata sull'Everest avvenuta nel 1996, in cui persero la vita ben 8 persone. Considerando che in questa stagione del 2023 (l'algoritmo di Google ormai mi ha intercettata e mi propone queste notizie) sono morte 17 persone cercando di arrivare alla vetta, capite bene che in un'unica spedizione la perdita di 8 persone è importante.

I problemi nell'affrontare un'impresa del genere sono tanti: freddo, fatica, compagni di scalata che non conosci (la fiducia è una questione importante in montagna), valanghe, crepacci da superare con diverse scale attaccate le une alle altre (e guardare di sotto è d'obbligo se volete essere certi di mettere bene i piedi), ma soprattutto la mancanza di ossigeno. Cercare anche solo di camminare in piano in ipossia è quasi impossibile, nonostante le bombole di ossigeno. Krakauer stesso scrive che in alcuni momenti riusciva a fare due passi per volta, per poi fermarsi, riposare e ricominciare. Quel 10 maggio volevano salire in vetta troppe persone, almeno 34, su diverse spedizioni, creando ingorghi che hanno ritardato l'arrivo in cima. Come se non bastasse, una tempesta ha bloccato la discesa di alcune persone, portandole lentamente al congelamento.

Questo libro mi è piaciuto così tanto che ne sto leggendo un altro suo, sempre agghiacciante: "Senza consenso".

View all my reviews

Nessun commento: