Finalmente ce la faccio a scrivere qualcosa.
In questi giorni ho avuto tanto da fare, anche in pausa. Sto cercando di risolvere ogni cosa prima di partire e lo voglio fare in meno tempo possibile. Ieri mi sono informata per l'asl, per le mie visite specialistiche che voglio continuare a fare qui. Ho spedito un auricolare bluetooth che non funziona più all'SBS (ho perso lo scontrino ma me lo riparano ugualmente, gentilissimi). Quindi sono andata in posta a fare mezz'ora di coda per spedire una bustina.
Poi dovevo inviare un fax per il subentro del contratto telecom, che ora sarà intestato alla mia mamma (per poi disdire e fare adsl+voce con tiscali, questo perché voglio che mia mamma impari a usare skype per videochiamarci e non voglio che paghi più il canone).
Altra cosa da fare, attivare l'internet banking sul suo conto. Se ha bisogno di qualche movimento particolare è possibile farla accedere da web (se con calma ci si mette a imparare).
Insomma un po' di roba.
Domenica sono uscita con RagnoB, era parecchio indietro sulle news. Non sapeva del basso, della rimozione del neo (2 grammi in meno, poco male, li ho ripresi tutti con gli interessi del 10000%). Poi mi ha chiesto della casa, è contenta per me anche se le spiace che vado via. Credo che alcuni rapporti possano rinforzarsi quando uno va via.
Noi ad esempio ci conosciamo dalla prima elementare. In quarta elementare, per motivi familiari, la sua famiglia si sposta in Sicilia. Quindi anche lei.
Da quella quarta elementare fino al 2000 circa ci siamo sentite solo per lettera. Ci si scriveva un sacco e a rileggerle adesso chissà che vita, che diari, che storie.
Poi pensando all'università ha deciso di tornare a Torino, città di cui era rimasta innamorata. Ma tornando ha capito che poi non era sto granché, che un po' le mancava Palermo, città dove ha studiato.
Eppure lei è una che si adatta ovunque e non si è fatta problemi. Ha riallacciato i contatti con me e un'altra compagna di classe con cui credo però non si senta più.
Piano piano e con mille cose che fa ha creato una rete fitta di conoscenze, e ora fa mille cose.
Ora chissà che succede, ritorneremo a scriverci molto probabilmente!
La cosa non mi dispiace, le lettere cartacee mi piacciono molto (ricevo ancora qualche lettera e devo dire che fa piacere selezionarle dallo spam quotidiano della mia buca delle lettere).
Oltre a cancellare voci da una lista rimasta troppo tempo in sospeso mando anche un sacco di email. Ogni giorno mi viene in mente qualcuno che vorrei avvisare della mia partenza. E scrivo.
Ho avvisato addirittura un mio professore delle superiori, abbiamo mantenuto un ottimo rapporto e ogni tanto ci sentiamo via mail. L'ho visto l'ultima volta poco prima di conoscere Roccio, ero andata a trovarlo nella struttura dove ora lavora.
Ha scritto una cosa molto bella e cioè che mi ha sempre stimato e continua a farlo.
Questo attaccamento infantile e quasi paterno verso il professore mi ha ricordato di quanto mi piacerebbe avere mio padre vivo oggi perché veda quanto sono felice. E per riappacificarmi un po' con lui.
Ma questa è un'altra storia.
Ieri Roccio è andato a casa nostra a incollare i nostri nomi sul campanello. Manca davvero poco.
P.s. abbiamo comprato l'ultimo libro di Remo Bassini. Forse nessuno se lo ricorda ma tempo fa mi aveva offerto un lavoro di grafica nella sua piccola testata giornalistica locale. Però sarei dovuta recarmi ogni giorno a Vercelli ed era davvero lunghissima, peccato. Era un lavoro che mi piaceva. Scopro così che sto comprando solo libri sulla morte. Sto leggendo un libro che si intitola Un lavoro sporco. Abbiamo comprato questo di Remo Bassini intitolato La donna che parlava con i morti e poi un libro intitolato Le intermittenze della morte. Vanno ad aggiungersi alla mia bellissima Antropologia della morte, testo infinito che ogni tanto apro senza mai davvero leggerlo.
Sapevo di essere un po' macabra ma così è troppo.
Canzone del giorno: Beautiful Stranger Madonna
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