Venerdì dopo il lavoro siamo partiti per Torino. Il tempo di gettare due cose in valigia, di fare un breve check, di prendere i cd necessari e via. Io sto passando degli stati comatosi in questo periodo, e arrivata a una certa ora della sera ho proprio necessità di prendere un caffè o, più semplicemente, dormire. Per cui ad un certo punto del viaggio (più o meno in mezzo a uno dei miei pezzi preferiti degli Iron Maiden, The Phantom of the Opera) ci siamo dovuti fermare perché io prendessi un caffè. Io e Roccio siamo complementari, lui guida e io guardo la strada. Non siamo esseri multitasking, soprattutto alla guida.
Ci fermiamo, si piglia un caffè e si riparte. La strada è buia, la luce è andata. Gli Iron Maiden ci tengono compagnia fino quasi a sotto casa. Eddie è punk, ora ne ho la certezza.
Comunque sia andiamo a dormire perché ci aspetta un sabato bello pienotto.
Infatti sabato mattina ci svegliamo e decidiamo di andare al magazzino musicale Merula. Un po' perché ci piacciono gli strumenti (avevo scritto "gli stupendi" che ci starebbe anche bene, ma poi la frase avrebbe avuto un po' meno senso) e un po' perché essendo stati la settimana scorsa all'emporio musicale senese volevamo fare un confronto diretto. In effetti l'emporio (avevo scritto l'empiorio, avrei quasi bisogno di un caffè) ha molte più chitarre e bassi, mentre merula ha un sacco di pianoforti e di batterie. Decidiamo che l'emporio musicale senese è molto meglio, se non altro ha i bassi cort. Torniamo per pranzo, il magazzino musicale Merula dista (avevo scritto "costa", cazzo!) circa 80 km. Mangiamo come dei pascià e rimaniamo un po' a casa a cercare di fare fungere il masterizzare sotto windows installato su virtualbox sotto linux. Se è complicato dirlo, immaginate farlo. In ogni caso rinunciamo perché comincia a essere tardi, così andiamo da Scavino, negozio di strumenti musicali "quasi" in centro a Torino, e daje. Un altro.
La verità è che siamo andati a riportare il bass v-amp che non funge tanto bene. O meglio non fungeva tanto bene ma additavamo il basso perché pensavamo fosse lui. Ora non funziona un cazzo e sappiamo che il basso funge benissimo quindi... Colpa sua. Ma Scavino ci dice che dobbiamo scrivere proprio alla Behringer. Lui ritira quello che non funge e ci da' quello che funge.
Dato che siamo lì facciamo due passi al parco del Valentino. E' un posto dove giovani fanciulli andavano a limonare (o come diceva un mio amico "a fare le spremute"). Ora niente limoni e niente spremute ma ogni tanto qualche giovincello che corre c'è, spesso inseguito da uno spacciatore che vuole i soldi. Ma sono dettagli. L'amico che parlava di spremute tralaltro ho scoperto benerdì che il 26 si sposa e vive a 60 km da Londra. E lavora per la Microsoft. Così gli chiedo "E' colpa tua allora Windows Vista". "No, è colpa mia Windows Mobile". Bene.
Nonostante chi afferma il contrario lui dice che si vive piuttosto bene e che non costa così tanto come si dice. Paga poco più di noi per l'affitto e ha una stanza in più con giardino. E almeno i trasporti pubblici funzionano!
Ritorniamo al Valentino, c'era il ragazzo inseguito dallo spacciatore, mi sembra. Sì.
Andiamo al borgo medioevale. Qui, qualche anno fa, ho comprato l'anello che porto sempre, e non esco di casa se non l'ho.
Comunque è un castello finto, è stato costruito nel 1882 e doveva essere demolito nel 1942, dopo l'esposizione internazionale che la vide protagonista. Invece lo hanno mantenuto e han fatto bene. Chi sa distinguere un castello finto da uno vero? E a me piace tantissimo.
Comunque Roccio soffre un po' per l'umidità causata dal vicino Po, allora andiamo all'8 gallery, centro commerciale all'interno della strutture del Lingotto. All'entrata laterale dell'8 Gallery si può ammirare l'arco olimpico, scultura di benvenuto per chi arrivava a vedere le olimpiadi 2006.
Decidiamo di appropinquarci a Collegno, dove assistetemo alla tappa SuperMassiccio Tour di Elio e le Storie Tese. Arriviamo presto e scopriamo che non è più come due anni prima. Niente punti verdi, niente bancarelle, niente cibo, nulla di nulla. Un muro chiuso dove c'è la coda (pochissima) per entrare nell'area concerti.
Il concerto doveva iniziare alle 21, ma EELST si fanno attendere fino alle 22. La nerditudine della gente che ci circonda è spaventosa. Un po' ci sentiamo nerd anche noi.
Due tizi col kilt ci ricordano che, tutto sommato, siamo gente piuttosto comune e felici di esserlo. Loro che vogliono fare gli scozzesi, di scozzese non hanno nemmeno il pelo pubico, e sono pronta a scommettere che sotto quei kilt ci fossero anche un bel paio di mutandine rosa salmone. La loro è la compagnia più sfigata di tutto il pubblico (che comunque fino all'inizio del concerto rimane piuttosto misero). C'è una rossa alta e magra che vuole fare la figa. Ci sono i due finti scozzesi. C'è uno che parte già ubriaco, si scontra con Roccio andando a prendere l'ennesima birra. Poi torna, si scusa e chiede a Roccio di prendere una birra insieme. Roccio lo sberleffa. Lui ride e non capisce. Roccio lo sberleffa. Lui ride e va via. "Niente birra?" insiste. "Vai" gli dice Roccio secco.
Vi anticipo che durante il concerto lui grida come un forsennato e si becca (con nostra grande felicità) anche un bel Vaffanculo da Cesareo.
Alle 22 circa arrivano. Vestiti come solo loro possono, non riesco a descriverlo. Faso ha un basso a sei corde, scoprirò domenica sera che si tratta di uno Yamaha. Tra me e me penso che davvero la marca a volte fa poco. Del resto... Yamaha e basso non sono due parole che possono stare nella stessa frase. Ovazione quando suonano e cantano Parco Sempione e Suicidio con Sorpresa. La canzone di chiusura è Tapparella. Come potrebbe non esserlo? Abbiamo gridato "Forza Panino" per un quarto d'ora. Roccio un po' si è annoiato, non è un genere che gli piace. Ma almeno sono bravi, così è rimasto basito dalla bravura di Faso e da quella di Meyer (che comunque già aveva avuto modo di apprezzare).
Una nota di bravura anche alla cantante che si è esibita con loro, una voce incredibile.
Alla fine del concerto, come in ogni loro concerto c'era il cd in vendita. Il cd della serata.
Peccato, hanno levato il Vaffanculo detto al tipo.
Comunque mi sono divertita, per la prima volta ero praticamente di fronte al palco.
Tornare al lavoro oggi mi ha un po' scazzato. Poi ero proprio oberata, tant'è che ho lasciato della roba da fare ancora per domani ma non mi andava di rimanere lì. Così me la becco, come dice Roccio.
Al ritorno, ieri pomeriggio, ci hanno tenuto compagnia i Megadeth con Rust in Peace.
E le canzoni di oggi sono proprio:
Megadeth Hangar 18
Elio e le Storie Tese Suicidio a Sorpresa
Elio e Le Storie Tese Fossi Figo
Iron Maiden The Phantom Of The Opera
4 commenti:
Mannaggia mi spiace un sacco non essere riuscita a venireeeee!! Ti lancio un abbraccio!! Sere
Mannaggia a te! Ma più che un concerto dobbiamo organizzare una serata per bene! Anche con la Dani alla fine siamo riusciti a fare 4 chiacchiere velocissime!
Un abbraccione a te!
bello il concerto di elio. anche se gli scozzesi mi hanno fatto ridere molto di più (soprattutto l'idea delle mutande rosa).
Il tuo senso dell'umorismo è proprio invidiabile :) io riesco a scrivere solo cose tragiche :D eppure mi piace tantissimo ridere!!!!
w carla :D
Zion
Eheh grazie, capo. Sarà che scrivo le cose con un po' di ritardo e allora mi rimangono in mente solo le cose buffe. Come quando litighi con qualcuno e poi ci ripensi e dici "certo che cazzo, si è proprio discusso per una cazzata". A me non capita mai, però dev'essere così. No? Eheh. Mi rendo conto di avere fatto numerosi errori ora cerco di correggerli.
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