15 maggio 2023

La fabbrica di orologi

 Sono le 12 e vieni in ufficio. Dici che mi devi portare in qualche posto, che non so. Spero ci mettiamo poco, devo rientrare, non posso stare fuori dall'ufficio troppo tempo.

Così ci incamminiamo e la strada è lunga, io sono visibilmente agitata. Devo rientrare al lavoro, ma non dico nulla.

Forse lo capisci, allora mi dici che posso stare tranquilla, che è la mia ora di pausa pranzo e abbiamo tutto il tempo. Camminiamo per strade che non conosco, attraversiamo un ponte sul fiume, ma non so qual è, e arriviamo a una fabbrica gigante con un soffitto altissimo.

Solo a quel punto spacchetti una specie di regalo, ma mi dici "Avevo scelto questo per te, ma preferirei che ne scegliessi uno che senti tuo" e tra le mani hai una pecie di orologio a cucù, moderno e tutto colorato. Mi guardo intorno e l'interno della fabbrica è tappezzato di orologi da parete. Grandi, piccoli, a cucù, con altri meccanismi, colorati o solo in legno.

È una fabbrica di orologi.

Io resto a bocca aperta, è un posto bellissimo. C'è l'odore del legno, un incessante ticchettare, ne individuo uno. Ha la forma di una casetta, mi sembra intima e dolce.

Porta praticamente la nostra firma.

Ho scelto. Prendo lui.