Il mio sensei ben predisposto alla lezione di domani |
Sto guardando un horror talmente coinvolgente che ho pensato di scrivere sul blog.
Oggi riflettevo sulla mia fortunata realtà lavorativa in un periodo, questo, di crisi per tutti. L'azienda di Maleventum sta licenziando con scuse assurde, dopo tutta la fatica di stare lì, accettare eventuali trasferimenti, e via discorrendo. Sembra che a nessuno interessi la salute psicologica delle persone.
Ho solo un problema coi miei attuali colleghi: loro si conoscono da una marea di anni e io non mi sto facendo conoscere; il mio terapeuta, David Gnomo, si è raccomandato di andare a pranzo con loro, di farmi conoscere, ma io nada. Me lo hanno chiesto qualche volta poi si sono (giustamente) chiusi in un silenzio tombale.
Io passo la pausa pranzo in un bar accanto a una palestra dove fanno arrampicata. Dalle vetrate trasparenti vedo gente di ogni età che sale e cade, sale e cade, mentre mi bevo un (vero) caffè americano e leggo.
A dire la verità sto leggendo enne miliardi di libri tutti insieme, il che mi porta a mollare delle cose e continuarne altre per poi tornare indietro. Il caos.
I due principali che stavo leggendo ora sono:
- La scorciatoia
- Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche (gentilmente regalato dalla mia ex coinquilina per il mio compleanno).
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