21 maggio 2022

Non so disegnare (ma mi ci impegno)

 Io e Cliff ogni tanto ci scriviamo delle lettere.

Nelle ultime ho preso l'abitudine di disegnare qualcosa sulla busta, in genere bestiacce, visto che mi diverto solo quando rappresento loro.

In verità ho acquistato (e anche seguito) un po' di corsi di disegno che mi hanno convinta di una cosa: un po' ci devi essere portato. Esattamente come per la musica.

Puoi studiare, ma se manchi di senso del ritmo, orecchio, musicalità ci riesci, ma devi impegnarti il triplo di chi è dotato in partenza. Mi sarebbe sempre piaciuto essere in grado di disegnare bene (come di cantare bene, altra dote che manca) ma qualcosa manca.

Però scrivo questo post non a caso: l'ultimo disegno è stato intaccato malamente solo all'ultimo, dal disegno delle ali.

Ma, come già detto nel post precedente, si tratta solo di avere pazienza. E di fallire meglio.

(Oggi è il 5 maggio ma questo post sarà pubblicato solo alla ricezione della missiva che per esperienza può metterci dai 4 ai 15 giorni per arrivare. Grazie Poste Italiane per farci tornare indietro nel tempo a quando la posta si consegnava con carrozze e cavalli).

il primo disegno

loro sono Huginn e Muninn, i due corvi di Odino

bacarozzo

e qui si parte con Ecce Bombo









Sono contenta di aver preso questo nuovo set di 72 matite acquerellabili. Lo osservavo da un po', che faccio, lo prendo, non lo prendo, un'altra roba inutile, oh mio dio, sono scontate, ma no aspetto e via dicendo.

Alla fine ho ceduto quando lo sconto era abbastanza consistente e le mie mani bucate non potevano far finta di niente.

(Sì lo so è da diabete scriversi le lettere nel 2022, ma che ci potete fare, siamo adorabili).

2 commenti:

giorgio giorgi ha detto...

Ma quanto è bello permettersi di essere ciò che veramente sentiamo di essere? Siamo dei diversi, ma tutti sono dei diversi, solo che molti non si permettono di esserlo fino in fondo (e non sanno cosa si perdono!).

Carla ha detto...

Ci siamo abituati a etichettare le persone e finisce che ci inseriamo noi stessi in quei cluster, chiusi. La verità è che tutti abbiamo potenzialità infinite. Ci consigliano sempre di scegliere una cosa e portarla avanti, ma mi sento di consigliare il contrario: spaziare, imparare a suonare uno strumento, disegnare, cantare. È limitante essere una cosa sola. Si può essere tante cose. Magari sperimentando riusciamo a capire cosa ci piace davvero e chi realmente noi siamo. https://youtu.be/jQYqUGkHCig