20 maggio 2022

The Wonderful Wizard of Oz
La ricerca dell'Anima

 Accadono tante cose, è sufficiente sapere questo. Stai serena ****. Fregatene. Sei una persona magnifica.

 L'altroieri ho lasciato il mio nuovo violino al liutaio. Non ha ancora un nome (il violino, non il liutaio) ma comunque mi piangeva il cuore lasciarlo.

In verità il negoziante (da cui l'ho comprato ma online) mi aveva consigliato di fargli dare un occhio subito. Ma con la fregola di accordarlo e portarlo a casa ho declinato cortesemente l'offerta.

Dopo qualche giorno ho pensato che però avrebbe avuto senso farlo controllare, così lo porto.

Do' sempre per scontato che le persone si ricordino di me per i miei capelli: 

 - Ciao, ti ricordi di me? Ho ritirato qui il violino la settimana scorsa, mi avevate detto che potevo portarlo per farlo guardare.

Sguardo spaesato.

 - Bhe comunque vorrei montare gli altri 3 tiracantini e ti chiedo se puoi controllare perché sembra frizzare quando suono.

Sì, ho detto proprio frizzare.

Ammiro tanto i liutai perché il loro lavoro è arte. Prende il violino, lo gira, lo controlla, sentenzia.

AH.

 - Cosa?

Le corde sono troppo alte. E qui vicino al ricciolo invece sono praticamente attaccate. Per la vibrazione che senti quando suoni, vediamo.

Prende una pinza, smonta il tiracantino del mi, l'unico presente all'appello, lo rimonta, stringe. Mi si stringe anche un po' il cuoricino.

Prova a suonare ora.

Sapevo che sarebbe accaduto, prendo l'archetto, lo tiro e nella mia testa un solo mantra

nonfarfischiarelecordenonfarfischiarelecordenonfarfischiarelecorde

LaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaMiiiiiiiiiiiiiiiReeeeeeeee (non appoggio le dita per non stonare e mi dedico alle corde vuote)

 - Ok sembra non frizzare più.

Allora, direi che diamo una sistemata alle corde, le abbassiamo un po', poggiamo meglio il ponticello, mettiamo un piccolo tubicino di plastica attorno a ciascuna corda all'altezza del ponticello per proteggere corde e ponticello - molti violinisti non lo vogliono mettere perché dicono che attutisca il suono ma non è vero, conosco molti violinisti che lo hanno e non se ne lamentano...

 - Mhm ok per questo sentirò il mio Maestro

... ok, allora per quello ci risentiamo, e poi diamo una sistemata all'anima. Venerdì sera dovrebbe essere pronto.

Insomma, il violino ha un'anima, possiamo toccarla, spostarla, in modo da rendere il suono migliore. È strano usare la parola anima per qualcosa di fisico e tangibile, in questo gli archi sono "persone migliori". Un buon liutaio può magicamente sistemarli, noi invece abbiamo bisogno di un lavoro continuo e silenzioso, anche gli specialisti migliori ci mettono del tempo e comunque senza il lavoro personale non si approda a nulla.

Invece il buon liutaio questa sera mi renderà uno strumento migliore che purtroppo avrà bisogno di tempo per essere suonato decentemente. Se non mi sta insegnando ad avere pazienza questo strumento, non so chi altri può farlo.

La lezione di ieri è stata un continuo stonare ma soprattutto sbagliare i tempi. Chi ha inventato i 3/4 probabilmente è stato messo al rogo, ma soprattutto questo passaggio:

non mi farà dormire la notte.

Tornando a casa ho dovuto riascoltare il pezzo cinquecento volte per assimilarlo, riprovarlo a casa e nonostante questo qualcosa non mi torna.

Dopo il saggio ho proposto alle ragazze di continuare a suonare insieme e preparare pezzi che ci piacciono, al Sensei è piaciuta la cosa, tanto che ha ventilato anche l'ipotesi di un'eventuale partecipazione di un violoncellista (Sì ma deve essere incapace come noi, se no è finita).

Come sempre è accaduto nella mia vita, due cose mi portano in salvo. La musica e i libri. 

Isolarmi dal contesto, trovare una dimensione personale o parallela, concentrarmi su altro. E cercare di suonare uno strumento così complicato porta dietro tutta una serie di altre cose: perseveranza, pazienza, costanza, cose che mi sono sempre mancate ma che sto imparando.

Anni fa (direi ormai 19 circa) qualcuno mi disse di trovare una cosa che fosse mia, e solo mia. Chissà che non l'abbia trovata.

Il pezzo in questione:

2 commenti:

alberto bertow marabello ha detto...

Invidio moltissimo i liutai che sono per metà artigiani e per metà musicisti e hanno pure un'altra metà di magia.
Bravi
E brava te che suoni e impari

Carla ha detto...

Li invidio tantissimo anche io, è un lavoro complicato, con strumenti complicati.
Cerco di imparare ma dopo 7 mesi mi sembra di avere fatto 10 passi avanti e 100 indietro. Però continuo, insisto, lo faccio per lo più per divertirmi altrimenti sarebbe solo frustrante.