13 agosto 2022

Giorno 1: Colonia mi ha adottato - 12 Agosto 2022

 Ha un po' ragione la mia amica V. viaggiare è un cosa lunga, e anche se la sua è verità, a me il viaggio lungo piace. Forse più dell'arrivare nel luogo di destinazione.

Questo perché per arrivare a Colonia alle 18 (senza calcolare che Ryanair - la Trenitalia dei cieli - ha ritardato la partenza di un'ora come al solito) ho preso il bus da Torino alle 11, che è arrivato a Orio al Serio alle 14, con l'aereo alle 16.10 che poi, come scritto sopra è slittato. Mettiamoci anche in conto il fatto che una volta passati i controlli di sicurezza (stranamente veloci, a nessuno frega più un cazzo del covid, degli attentati, ecc (tranne per i liquidi, quelli mammamia, come se un tubetto di dentifricio potesse contenere l'esplosivo peggiore del mondo) per cui in effetti alle 14:15 non sapevo più cosa fare. Sapevo solo di avere una immensa fame. Così mi sono messa in coda per il McDonald's. Una coda esagerata, tanto che ho rinunciato per cercare altro. Ma nulla costava meno di 8 euro. C'era addirittura una pizzeria finto romana (del gruppo Autogrill se non erro) la cui pizza più economica veniva 14 euro.

Mi rimetto in coda al Mc, per una mezz'ora buona, ma alla fine almeno mangio. 

Visto che come si dice nel gruppetto di amiche, questo è l'anno dei cambiamenti (io stranamente in anticipo avendo cominciato l'anno scorso) decido di mettere il mio zaino (al solito viaggio sempre con il mio inseparabile zainetto da 20 litri, per l'occasione questa volta davvero pieno) nella cappelliera - mai successo, di solito affronto i viaggi col zaino ai miei piedi che guai a mollarlo per un secondo. E fu così che dormii. Ho dormito tantissimo, appena mi sono seduta al mio posto sono crollata. E per fortuna avevo la mascherina (forse una delle due in tutto l'aereo) perché svegliandomi mi rendevo conto di avere la bocca spalancata.

Per dirla tutta sono anche partita con la cistite, il che mi ha portata a cercare di fare pipì ogni 5 minuti, immaginate che divertente in aereo. Ma alla fine tutto bene salvo l'atterraggio. Da che si vedevano i tetti delle case dai finestrini, mi sono voltata un attimo e ho sentito forte l'impatto col terreno, poi una bruschissima frenata che ha fatto scivolare in avanti qualsiasi borsa riposta per terra. Una signora spaventata si è aggrappata al vicino sconosciuto. Poi siamo scoppiati tutti a ridere.

Sul treno S19 per andare in centro a Colonia ho incontrato una ragazza con un tatuaggio di tre kodama. Le ho mostrato il mio, mi ha sorriso e ha detto "cute".

La prima impressione di Colonia non ha avuto lo stesso impatto olfattivo che ha avuto Berlino, odore di ruggine, metallo, e asfalto. Non ha odore particolare. Di sicuro l'impatto con la loro cattedrale è molto forte. Dire che è bellissima è assai poco.

La cattedrale, anche Colonia è un cantiere unico, come Berlino


E Milano muta.
Arrivare in albergo è stato semplice nonostante la via chiusa per lavori in corso (e ridaje). Inutile dire che l'albergo più economico che ho trovato non è l'Hilton: è centrale, è privo di qualsivoglia aria condizionata, il bagno non vede uno straccio dal 1998 (meno male questa volta mi sono portata le ciabatte) ma non mi importa. Peccato per il mal di testa.

Primo obiettivo: trovare un supermercato e comprare dell'acqua da tenere in stanza. Mi servirà per prendere le pastiglie o più semplicemente per bere. Già in questa prima fase di ricerca un simpatico senzatetto ha detto qualcosa sui miei capelli. L'ho capito solo perché ha detto "blu" ma va bhe, per il resto potrebbe anche avermi insultata, non so.

Ho comprato una bottiglia d'acqua cicciona, mi sono dovuta far aiutare da una signora perché non capivo quale fosse senza gas, ma alla fine primo obiettivo raggiunto.

Alla fine ne ho presa un'altra perché questa, come suggerito dalla gentile signora, era con blackberry (ma perché?)


Infine la cosa decisiva, scegliere un posto dove mangiare.

Con Google maps avevo trovato un posto vicino aperto fino a mezzanotte ma passandoci davanti non ero rimasta colpita così ho continuato a camminare finché non ho trovato un pub pieno di tedeschi. Mi sono seduta all'esterno e il solerte cameriere è già arrivato con una birretta.

Questa mattina lo avevo letto sulla guida. Qui a Colonia, la birra tipica, la kölsch, viene servita in bicchieri piccoli, da 0.2, alti e stretti. Ma non temete, una volta terminata la birretta ve ne sarà portata subito un'altra. 

Io ovviamente contentissima, nemmeno l'avevo ordinata e già sono arrivati con una birra. Il cameriere, sentendomi parlare in inglese, mi ha chiesto di dove fossi. Il suo fenotipo non proprio germanico avrebbe dovuto aiutarmi, sua mamma è mezza siciliana. Così Maurizio quella sera mi ha consigliato lo Schnitzel (aggiungendo poi porco) e mi ha rimpinzata di birra. 

Il menù

Birrettina

Lo Schnitzel

Ottima senape


A un certo punto un signore di una certa si è avvicinato al mio tavolo e mi ha chiesto in tedesco se la sedia davanti a me fosse libera. Io ho capito solo frei, e gli ho risposto sì.

Si è seduto e ha cominciato a parlarmi in tedesco, a nulla sono valse le mie parole in mezzo inglese in cui gli comunicavo che non capivo una sega di cosa dicesse. Quando è arrivato Maurizio mi ha chiesto se lo conoscessi e ho detto che non avevo idea di chi fosse, così ha cominciato a parlargli, dapprima in tono pacato, poi sempre più nervoso, finché non lo ha strattonato e portato via. Non ho idea di cosa si siano detti, e sebbene mi sia spiaciuto per il signore, forse è stato meglio così. Magari sarebbe rimasto lì tutta la sera, magari mi avrebbe accompagnata in albergo, boh, non so.

Comunque il mal di testa, presente dal mattino, mi ha costretta a prendere una pastiglia. Breve doccia in albergo che domani si comincia sul serio. Flânerie a me!


P.S. Per un attimo ho temuto che in albergo mi vendessero gli organi perché il primo impatto è stato questo:




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